sabato 31 dicembre 2022

EO (Skolimowski 2022)

Bresson e il suo Au Hasard Balthazar tornano dopo cinquantasei anni grazie a questo gioiello di Jerzy Skolimowski, che ci regala una sorta di road movie asinino etico e sociale, poetico e grottesco, visivamente impeccabile, e vincitore del premio della giuria a Cannes.
L'asino del cinema d'autore francese si sposta dalla Francia alla Polonia e torna a farci vivere le emozioni di allora nei panni di EO, titolo onomatopeico che rimanda al raglio dell'animale, protagonista assoluto della storia. Il regista polacco con toni surrealisti ne racconta le vicissitudini e lo segue con la mdp, che è spesso in soggettiva dagli occhi di EO, talvolta anche in movimento forsennato per seguirlo nella corsa o, in analogia con il moto del mondo circostante, come quando inizia a ruotare a 360° come le pale eoliche che sta inquadrando/vedendo (trailer).

lunedì 26 dicembre 2022

Rumore bianco (Baumbach 2022)

Noah Baumbach, dopo il bellissimo Storia di una matrimonio (2019), affronta di nuovo le dinamiche familiari in un disaster movie il cui attore principale è ancora l'ottimo Adam Driver. Stavolta, però, la famiglia protagonista non deve affrontare la propria disgregazione, almeno non da subito, bensì un fenomeno di impatto sociale, come un incidente con enormi conseguenze ambientali (trailer).
In anni di pandemia e di chiusura degli spazi sociali, il regista di Brooklyn, con questo film, che ha aperto la 79ª Mostra del cinema di Venezia, sembra volerci far riflettere su tutto questo andando a recuperare e adattando l'omonimo romanzo di Don DeLillo del 1985.

martedì 20 dicembre 2022

New York New York (Scorsese 1977)

Un Martin Scorsese d'annata, con al fianco una coppia di attori in stato di grazia: uno straordinario Robert De Niro, che, dopo Taxi Driver (1976), dove il suo Travis tornava dal Vietnam, interpreta di nuovo un reduce di guerra, e Liza Minnelli, cui il regista newyorchese regala una parte nella quale fa rivivere la madre, Judy Garland (trailer). 
New York New York è un film-manuale, un melodramma musicale metacinematografico, due ore e mezzo di amore assoluto per la settima arte, che si aprono e si chiudono, in maniera circolare, con un'inquadratura che parte dalle scarpe del protagonista e arriva fino al volto.

martedì 13 dicembre 2022

Chiara (Nicchiarelli 2022)

Santa Chiara come Miss Marx. Susanna Nicchiarelli gira il suo film su Chiara d'Assisi, ma non sembra esserci soluzione di continuità dal suo precedente lavoro del 2020, se non per l'inevitabile riduzione della componente punk. D'altronde l'assenza nel titolo dell'aggettivo "santa" dà certezze sin da subito sul fatto che la pellicola analizzerà la figura di Chiara come donna, soprattutto come ribelle alla gerarchia ecclesiastica e, ancor di più, a quella classista dei monasteri del tempo, in cui chi entrava non smetteva di essere nobile o serva. C'è poco, praticamente nulla, del suo rapporto con Dio, del suo fervore religioso, e qualche episodio miracolistico fa solo da contorno quasi folkloristico alla storia, fondata in maniera determinante sulla componente politico-sociale e sull'interpretazione femminista della storia di Chiara (trailer).

giovedì 8 dicembre 2022

Bones and all (Guadagnino 2022)

Un cannibal road movie. Potremmo definire così l'ultimo film di Luca Guadagnino, che stavolta cerca di tenere a bada la componente estetizzante del suo cinema, punta sulla sceneggiatura e sulla metafora tra amore e cannibalismo, e tra cannibalismo e minoranze lgbtqia+. Resta invece salda la componente identitaria del regista palermitano, la sua predilezione per l'ambiguo, per il gender crossing, che in questo caso si associa ad un film difficilmente inscatolabile: un horror, un racconto di formazione, una storia sentimentale per adolescenti (trailer).

giovedì 1 dicembre 2022

Il Colibrì (Archibugi 2022)

Con una mdp che si muove sulla costa toscana e continua a farlo entrando sulla terraferma e nelle due ville dei protagonisti, inizia Il Colibrì di Francesca Archibugi, adattamento dall'omonimo romanzo di Sandro Veronesi (2019 e Premio Strega 2020), che racconta le vicende private e intrecciate di due famiglie tra gli anni '70 e i giorni nostri. 
Il film, che ha aperto la Festa del Cinema di Roma, è perfettamente circolare e strutturato attraverso una serie di flashback, che danno dinamismo alla storia e portano lo spettatore continuamente a spasso per il tempo, per poi tornare alla stessa sequenza iniziale, ma girata in controcampo, e quindi rivelatrice di ciò che all'inizio non potevamo immaginare (trailer).

sabato 26 novembre 2022

La stranezza (Andò 2022)

Roberto Andò e Luigi Pirandello, passando per Leonardo Sciascia, il trait d'union tra i due, amico di Andò e allievo di Pirandello. Non poteva che essere lui il regista de La stranezza, che con tanta cultura, ironia, filologia e inventiva racconta una serie di potenziali antefatti che avrebbero potuto ispirare il capolavoro di Luigi Pirandello, Sei personaggi in cerca d'autore, che il 9 maggio del 1921 andò in scena al Teatro Valle di Roma, dividendo completamente il pubblico tra entusiasti sostenitori e inferociti detrattori, che arrivarono quasi alle mani (trailer).

martedì 22 novembre 2022

Il piacere è tutto mio (Hyde 2022)

Nonostante il brutto titolo dell'edizione italiana, che peraltro riprende un vecchio sottotitolo dato a un film cult degli anni Ottanta come Skin Deep di Blake Edwards (1989) e il più recente film di Isabelle Broué (2004), Good Luck to You, Leo Grande è un'operetta di impostazione teatrale, totalmente ambientata all'interno di un albergo, piacevole, divertente, che fa riflettere sull'identità e stimola la sex positivity, e che, soprattutto, scorre con grande eleganza nonostante l'insidioso tema trattato (trailer).
Una gigantesca Emma Thompson si mette in gioco a 63 anni accettando di interpretare la vedova Nancy Stokes, insegnante di religione in pensione, che decide di ingaggiare uno splendido gigolò, Leo Grande (Daryl McCormack), per lasciarsi andare alle gioie del sesso, fino ad allora mai conosciute.

giovedì 17 novembre 2022

Triangle of sadness (Östlund 2022)

Dopo aver vinto il premio Un Certain Regard con il bellissimo Forza maggiore (2014) e la Palma d'oro del 2017 con The Square, lo svedese Ruben Östlund, a 48 anni, torna a vincere Cannes con questo film, il primo in lingua inglese, sicuramente meno rigoroso, forse anche un po' troppo allungato, ma che arriva forte e chiaro come un macigno in una sala da pranzo. Che quella sala, poi, sia in uno yacht e che la cena si svolga con il mare ingrossato, rende tutto a un passo dai Monty Pyhton, come suggerisce il gadget che viene fornito agli spettatori prima di entrare in sala, un sacchetto con l'avvertenza “questo film può farti sentire sottosopra” (trailer).

domenica 13 novembre 2022

Amsterdam (Russell 2022)

David O. Russell e il rischio del nazismo negli Stati Uniti, quello che avrebbe portato ad un mondo come quello paventato in The man in the high castle. Il regista newyorchese, così, oscilla tra Philip Dick e François Truffaut, poiché il racconto vede protagonista un triangolo amoroso-amicale costituito da due reduci della Prima guerra mondiale, il medico Burt (Christian Bale) e l'avvocato Harold (John David Washington), e dalla bellissima infermiera Valerie (Margot Robbie) che li ha curati dalle schegge nel 1918 in Francia (trailer).

lunedì 7 novembre 2022

Gli orsi non esistono (Panahi 2022)

Notte. Esterno. La luce giallastra di un lampione illumina la strada. La mdp riprende a grande distanza i due uomini che parlano, mentre uno dice all'altro di proseguire tranquillo perché "Gli orsi non esistono", "sono storie inventate per spaventarci".
Si tratta probabilmente dell'unica concessione estetica ad un film rigoroso, durissimo, che racconta un episodio di follia condivisa, in cui il contesto sociale determina l'aberrazione del pensiero e l'assurda situazione di difficoltà che si ritrova a vivere il protagonista. Meritato premio speciale della giuria alla 79° mostra del cinema di Venezia (trailer).

giovedì 3 novembre 2022

La risposta (Napoli 2021)

"Alcune volte dobbiamo accettare cose non decise da noi"... è quello che dice la madre alla figlia che tiene per mano e che fa le domande scomode e illuminanti come solo i bambini sanno fare.
L'unica risposta è che sia così, "è così" si ripetono tutti i personaggi in difficoltà di questo cortometraggio di Marco Napoli, prodotto per il festival CinemadaMare, in cui percepiamo il disagio, il dolore, la mancanza, la malinconia di ciò che è irrecuperabile (vedi il corto).

lunedì 31 ottobre 2022

Broker - Le buone stelle (Kore-eda 2022)

Hirokazu Kore-eda, dopo Le verità (2019), che lo aveva portato in Francia, resta lontano dal Giappone e gira questo film coreano, senza smettere di affrontare i temi che lo hanno reso famoso, la famiglia, le relazioni tra le persone, i sentimenti umani, con tanta empatia per i suoi personaggi e con un tocco leggero eppure così profondo da far scomodare importanti paragoni con un gigante come Yasuhiro Ozu (trailer).
Stavolta la famiglia protagonista è quanto di più lontano da quella tradizionale, ma la magia del racconto di Kore Eda, che firma anche la sceneggiatura, è che nonostante questo funzioni a meraviglia.

lunedì 24 ottobre 2022

Dante (Avati 2021)

"Dedicato a tutti i dantisti di ieri e di oggi".
Così Pupi Avati chiude il suo film per il centenario dantesco, che parte dal Trattatello in laude di Dante di Giovanni Boccaccio (1351-1372) e monta in maniera alternata le immagini della vita del protagonista a quelle del suo più grande ammiratore trecentesco, chiamato da Firenze per andare a Ravenna e consegnare un risarcimento in fiorini alla figlia di Dante, rimasta lì nel convento di Santo Stefano degli Ulivi.
Il regista bolognese parte dalla morte del poeta e racconta in flashback la sua vita, attraverso la voce off del personaggio di Boccaccio (Sergio Castellitto).

venerdì 14 ottobre 2022

Siccità (Virzì 2022)

Paolo Virzì tra distopia, Roma, la crisi pandemica e Robert Altman.
Siccità, scritto dal regista toscano insieme a Francesca Archibugi, Paolo Giordano e Francesco Piccolo, è orchestrato alla perfezione, con una miriade di personaggi che incrociano le proprie esistenze dall'inizio alla fine, proprio come nei capolavori del regista statunitense, America oggi (1993) su tutti.
La fotografia di Luca Bigazzi - per tutti i cinefili, non ce ne vogliano gli altri, soprattutto il direttore della fotografia di Paolo Sorrentino, da Le conseguenze dell'amore (2004) a The New Pope (2019) - è davvero eccezionale come sempre e dà alla pellicola una qualità visiva decisamente superiore alla media. 
"Roma ce la farà" è lo slogan che leggiamo sui cartelli dei manifestanti e nelle scenografie degli eventi culturali.

mercoledì 5 ottobre 2022

Nido di vipere (Yong-Hoon 2020)

Una borsa di Yves Saint Laurent, probabilmente una falsa borsa di Yves Saint Laurent, piena di banconote, viene seguita dalla mdp, come la borsa di Marion in Psycho, per i soldi, o la gabbietta con gli inseparabili di Melania Daniels ne Gli uccelli, per l'inquadratura. Poi viene chiusa nell'armadietto di una sauna, il n. 47. Ma, a parte questa doppia suggestione hitchcockiana, Nido di vipere deve tanto al cinema di Quentin Tarantino, per struttura, toni e personaggi.
Il film si divide in sei capitoli, in cui il montaggio è il vero protagonista, poiché gioca a raccontarci eventi precedenti e successivi alla prima sequenza. Questo disorientamento cronologico, unito alle storie dei diversi personaggi che si intrecciano, complica volutamente la comprensione dello spettatore, che fino alla fine sgranerà gli occhi per cercare di capire le relazioni di tutti coloro che si muovono sullo schermo con quella borsa (trailer).

venerdì 30 settembre 2022

Moonage daydream (Morgen 2022)

Brett Morgen, documentarista statunitense che aveva realizzato, tra gli altri, Kurt Cobain: Montage of Heck, torna alle stelle della musica e stavolta sfodera un intenso, lisergico e ipnotico documentario dedicato a David Bowie, la cui caratteristica più sorprendente è che a parlare di David Bowie sia praticamente solo e sempre David Bowie stesso. Motivo per il quale, più del solito, se ne consiglia la visione in lingua originale (trailer).
Il film, di oltre due ore, inanella una lunga serie di interviste al Duca Bianco, solo filmati d'archivio con cui attraversiamo la sua vita e la sua carriera, dall'infanzia a Brixton, dov'era nato l'8 gennaio del 1947, fino all'uscita del suo venticinquesimo ed ultimo album, Blackstar, dell'8 gennaio 2016, due giorni prima che morisse.

sabato 24 settembre 2022

Il signore delle formiche (Amelio 2022)

Il cinema di Gianni Amelio è un cinema importante, dai contenuti mai banali e capace di affrontare storie che meritano di essere raccontate al grande pubblico, troppo spesso ignorate.
Stavolta, con Il signore delle formiche, narra una vicenda dell'Italia bigotta e conformista, quella del caso di Aldo Braibanti, intellettuale di Fiorenzuola d'Arda (Piacenza), omosessuale già torturato durante il Ventennio, che alla fine degli anni '60 venne coinvolto in un terribile e ingiusto processo per plagio di persona, rimasto allora il modo più semplice per assecondare le spinte omofobe, una consuetudine che rimase tale fino al 1981, quando venne cancellato dall'ordinamento penale italiano.
1965. Roma. Aldo (Luigi Lo Cascio) ed Ettore (Leonardo Maltese) parlano di poesia e si scambiano frasi sentimentali sulla punta meridionale dell'Isola Tiberina, in uno dei luoghi più romantici della città, di fronte a Ponte Rotto (trailer).

martedì 20 settembre 2022

L'immensità (Crialese 2022)

Emanuele Crialese ha realizzato il suo I quattrocento colpi, ambientato nella Roma agli inizi degli anni '70. Il risultato? Un gran bel melodramma autobiogafico, alla Douglas Sirk, in cui trama, interpretazione degli attori, scenografia, musica, filmati d'epoca alla tv e movimenti di macchina contribuiscono ad incollare lo spettatore alla poltrona.
La pellicola, presentata al 79° festival di Venezia, è stata accompagnata dal coming out del regista romano d'origine siciliana, che ha dichiarato, solo ora al grande pubblico, di essere nato femmina e di aver poi assunto negli anni la sua identità di genere, quella maschile (trailer).

giovedì 15 settembre 2022

Saluto a Jean Luc Godard (3/12/1930 - 13/9/2022)

La scena con Michel Piccoli e Brigitte Bardot all'inizio de Il disprezzo (vedi), la lunga corsa di Anna Karina, Sami Frey e Claude Brasseur nelle sale del Louvre in Bande à part (vedi), la scena di ballo nello stesso film (vedi), i dialoghi, i baci e i sorrisi tra Jean Paul Belmondo e Jean Seberg in Fino all'ultimo respiro...
Se, come per i lirici greci, fra mille anni rimanessero solo questi brani della filmografia di Jean Luc Godard, i posteri potrebbero ugualmente capire la grandezza di questo autore e collocarlo in un contesto che andrebbe definito senza ombra di dubbio "età dell'oro del cinema francese".

martedì 13 settembre 2022

Brian e Charles (Archer 2022)

Una bella fiaba ambientata nella campagna britannica, piena di tenerezza e solitudine che si trasforma in compagnia, riprende la triade letteraria Pigmalione-Frankenstein-Pinocchio, e di fatto si presenta come un Frankenstein privo degli accenti gotici di Mary Shelley o un Pinocchio tra toni sentimentali e grotteschi.
Jim Archer gonfia il cortometraggio del 2017 e ne fa un film, che risente con evidenza di questa operazione, ma in fondo resiste allo stiracchiamento.
In un minuscolo paese del Galles, Brian (David Earl) vive da solo e passa le giornate nella stalla in cui ha sistemato la sua bottega da inventore, in cui crea oggetti ai limiti del nonsense, come rompicapi con palline da ping pong, reti a strascico da scarpe (sic), borsa di pigne, un turbo scovolino, oltre a un potenziale velivolo che ha come cabina un carrello della spesa (trailer).

martedì 30 agosto 2022

Crimes of the future (Cronenberg 2022)

In Inseparabili (1988) uno dei gemelli Mantle interpretati da Jeremy Irons si chiedeva perché non esistessero concorsi di bellezza per l'interno dei corpi e perché l'uomo non abbia dei canoni estetici anche per quello. In Crimes of the future, tutto questo diventa realtà. La chirurgia torna ad essere protagonista in un film del maestro canadese, ma stavolta torna ad ammantarsi di grande sensualità, al pari di Crash (1996) e non solo (penso a Il demone sotto la pelle, 1977, e a tanti altri). D'altronde un paio di anni fa Cronenberg aveva dichiarato senza mezzi termini che "i film sono fatti per il sesso, non c’è alcun dubbio" (leggi), e non a caso una delle frasi portanti della sceneggiatura di questo nuovo lavoro è "la chirurgia è il nuovo sesso". Sarà una dottoressa, peraltro, a dire al protagonista, Saul Tenser (Viggo Mortensen), che "creare la bellezza interiore non può essere un incidente" e a consigliargli di iscriversi ad un concorso di bellezza interiore (trailer).

venerdì 26 agosto 2022

Nope (Peele 2022)

Dopo Get Out (2017) Us (2018), Jordan Peele realizza il suo terzo horror, ma pur mostrando diversi elementi interessanti, tra cui l'incessante cinefilia e i significati allegorico-sociali, il risultato non è alla pari dei due precedenti.
Il grande merito della pellicola è indubbiamente la capacità di fondere generi e di presentarsi come una complessa opera metacinematografica: ogni fotogramma racconta cinema, ma non riesce a incollarci alla poltrona, caratterizzandosi piuttosto come un film da studiare, una sorta di manuale di filosofia cinematografica e dell'intrattenimento moderno (trailer). Tanto più che la frase posta in esergo, tratta dalla Bibbia (Nahum, 3:6), ci dà una chiave di lettura molto chiara: "I will cast abominable filth upon you, make you vile and make you a spectacle" ("Ti getterò addosso immondizie, ti svergognerò ti metterò alla berlina").

lunedì 22 agosto 2022

Una famiglia vincente - King Richard (Green 2021)

Il film di Reinaldo Marcus Green, regista newyorchese al suo quinto lungometraggio senza particolari acuti, narra la l'inizio delle carriere di Venus e Serena Williams in maniera tradizionale, priva di alcun brano degno della parola cinema con la c maiuscola, fatta eccezione per la grande prova di Will Smith, nei panni dell'ingombrante padre delle ragazze, Richard Williams, artefice del loro successo. Strameritata la statuetta per l'attore di Philadelphia, nonostante tutto il polverone di polemiche per il pugno a Chris Rock in difesa di sua moglie durante la cerimonia degli Oscar (trailer).

giovedì 28 luglio 2022

La donna del fiume - Suzhou River (Lou Ye 2000)

Camera a mano e soggettiva esasperata per questo bel film romantico ed enigmatico di Lou Ye, regista cinese, che racconta la sua Shanghai attraverso una storia che unisce in maniera molto evidente Hitchcock a Wong Kar Wai, con un immancabile tocco di Nouvelle Vague
"Se un giorno ti lasciassi ... mi cercheresti per sempre? Lo faresti per tutta la vita?" chiede una voce femminile all'inizio del film al suo uomo, e al sì di lui controreplica "stai mentendo". Non vediamo la coppia, ma grazie alla struttura circolare della pellicola, capiremo nel finale chi sono e perché stanno facendo quel discorso così romantico e malinconico (trailer).

domenica 24 luglio 2022

La viaccia (Bolognini 1961)

Tra campagna toscana, Firenze ed evocazioni pittoriche francesi, la fine '800 di Mauro Bolognini ha un incredibile fascino figurativo ispirato dal romanzo, L'eredità di Mario Pratesi (1889), da cui la pellicola è liberamente tratta.
L'esergo che apre la storia - "raccontami una storia: allegra o mesta? Allegra più che puoi. C'era una volta un cimitero" (sonetto di William Shakespeare) - la dice lunga sul tono e sull'atmosfera che aleggia sul film (guarda il film).
La "viaccia" che gli dà il titolo, infatti, è un podere che confina con il camposanto e che sta per passare in eredità, data l'imminente morte del pater familias Casamonti (Giuseppe Tosi), che prima di spirare pronuncia frasi di grande pragmatismo contadino come "si mòre quando si deve".

sabato 16 luglio 2022

Una vita violenta (Heusch - Rondi 1962)

La Roma del secondo romanzo di Pier Paolo Pasolini, pubblicato da Garzanti nel 1959, adattato per il cinema e messo in scena da due registi poco noti, ma che restituiscono molto bene quel contesto e quell'atmosfera: il romano Paolo Heusch, per anni documentarista, e il lombardo Brunello Rondi, sceneggiatore di Fellini, qui alla sua prima regia (trailerguarda il film).
Una bella panoramica da uno dei belvedere più tipici della città, la terrazza del Gianicolo, con la mdp che per avvicinamenti progressivi arriva in zona Ostiense, inquadra il gazometro e scende nella baraccopoli nota come “Piccola Shangai” (Tor Marancia), in cui Lello (Angelo Maria Santiamantini) sta cercando Tommaso Puzzilli (Franco Citti).

lunedì 11 luglio 2022

Elvis (Luhrmann 2022)

Baz Luhrmann rimonta l'ottovolante di Moulin Rouge (2001) e ci porta tutti in un altro viaggio psichedelico, fatto di musica, colori e movimenti di macchina incessanti. La storia di Elvis Presley si trasforma così in una giostra che corre per due ore e mezzo, senza rallentare mai, a ritmo forsennato, perfettamente in consonanza con l'immagine usata nella sceneggiatura per la vita del re del rock dell'uccello senza zampe che non poteva atterrare mai (trailer).

lunedì 4 luglio 2022

Esterno notte - I e II parte (Bellocchio 2022)

Diciannove anni dopo Marco Bellocchio torna sul caso Moro, narrando e approfondendo tutto ciò che è accaduto attorno al rapimento tra politica, opinione pubblica, Vaticano e tanto altro ancora (trailer). Al punto di vista dei rapitori, utilizzato in Buongiorno, notte (2003), stavolta il regista emiliano, che infatti ha definito questo "il controcampo" del film di allora, dedica solo il quarto dei sei episodi che costituiscono la pellicola, che sarà anche una miniserie tv, in sala divisa in due parti, di tre capitoli ciascuna.
Bellocchio ha realizzato un altro capolavoro, fornendo un'analisi asciutta e, per quanto possibile, oggettiva di quanto accadde in quel terribile periodo pasquale del 1978, un evento che ha sconvolto l'Italia e di cui si sente ancora forte l'eco. La regia del cineasta di Bobbio, che dirige gli attori in maniera sopraffina, è ottima, e questo non sorprende, nulla è lasciato al caso e, molto spesso, singoli dettagli nelle inquadrature appaiono così significanti da suggerire ulteriori visioni del film.  

giovedì 30 giugno 2022

Sgomento (Ophüls 1949)

Max Ophüls, il grande regista tedesco naturalizzato francese, punto di riferimento dichiarato di registi come Stanley Kubrick e Paul Thomas Anderson, arrivò a Hollywood subito dopo la Seconda guerra mondiale e, dopo aver girato un primo film, Re in esilio (1947), realizzò quello che può essere considerato il suo massimo capolavoro, Lettera da una sconosciuta (1948), per poi chiudere l'esperienza statunitense, prima di tornare in Francia, con due noir: Presi nella morsa Sgomento (guarda il film).
Nei quattro film americani, peraltro, il suo cognome, già pseudonimo in luogo di Oppenheimer, venne trasformato in Opuls, come infatti compare anche nei titoli di testa di Sgomento, per evitare l'assonanza con l'aggettivo inglese awful (orribile).

sabato 25 giugno 2022

La bestia umana (Lang 1954)

Il treno e il cinema... un connubio proficuo e romantico che, partendo da L'arrivée d'un train a la ciotat (1896), ha conosciuto infiniti momenti indimenticabili, tra i quali di diritto entra La bestia umana, film che Fritz Lang realizzò adattando per la Columbia Pictures, con la sceneggiatura firmata da Alfred Hayes, il celebre romanzo di Émile Zola (1890). 
Si tratta di una seconda versione della storia sul grande schermo, dove fu già trasposto da Jean Renoir ne L'angelo del male (1938), rispetto al quale Lang si mostra molto più indipendente al modello letterario. Come la pellicola francese, però, anche quella hollywoodiana modificò il titolo del libro, stavolta dandogli una forte carica passionale tradotta in Human desire (trailer; guarda il film).

sabato 18 giugno 2022

Saluto a Jean-Louis Trintignant (11/12/1930 - 17/6/2022)

Se ne va anche lui, un anno dopo Jean Paul Belmondo, tre dopo Anna Karina, cinque dopo Emmanuelle Riva, con la quale nel 2012 aveva interpretato l'eccezionale Amour di Michael Haneke. Pezzi di Nouvelle Vague ci lasciano, alcuni dei grandi interpreti di quell'età dell'oro cinematografica ormai saranno ancor di più figure immortali della celluloide...
Jean-Louis era nato 91 anni fa nel piccolo centro provenzale di Piolenc, figlio di Raoul, industriale delle maioliche e membro attivo della resistenza contro i nazisti (fu anche sindaco socialista di Pont-Saint-Esprit), mentre la madre, Claire Tourtin, nello stesso periodo, aveva accettato il compromesso frequentando un soldato tedesco, generando profonde ripercussioni sulla famiglia e sul figlio allora adolescente.

mercoledì 15 giugno 2022

Top Gun: Maverick (Kosinski 2022)

Gli anni '80 son tornati, come ce li ricordavamo, forse persino amplificati rispetto ad allora, nella pellicola diretta da Joseph Kosinski, regista architetto che negli ultimi dieci anni David Fincher ha contribuito a lanciare a Hollywood, dove ha realizzato pellicole d'azione come Tron: Legacy (2010), Oblivion (2013) e Fire Squad (2017).
Tom Cruise non si arrende e, ormai sessantenne, torna a solcare i cieli nei panni di Pete Mitchell, per tutti "Maverick", come recita anche il casco personalizzato ripescato dall'iconografia del primo indimenticabile film del 1986, diretto da Tony Scott, scomparso nel 2012 e alla cui memoria è dedicato questo sequel (trailer). A produrlo, come allora, la Paramount.

mercoledì 8 giugno 2022

Marcel! (Trinca 2022)

È un grido quel Marcel!, e a dimostrarlo non c'è solo il punto esclamativo nel titolo, ma l'urlo triste, perduto e disperato di Alba Rohrwacher che cerca il suo cane.
C'è il dolore e la passione nell'opera prima di Jasmine Trinca alla regia, una sorta di autobiografia trasfigurata in fiaba. L'attrice romana, che riprende ampliandolo quanto era in nuce nel cortometraggio Being My Mom (2020, vedi), in cui le due stesse protagoniste giravano per Roma trascinando una grande valigia, ha girato una storia surreale e allegorica. Il racconto è quello di una famiglia a dir poco fuori dagli schemi, in una Roma anni '80 in cui i due palesi riferimenti cinematografici sono Charlie Chaplin, quello de Il monello (1921), dichiarato dalla regista stessa, e Federico Fellini, per le atmosfere oniriche e circensi (trailer).

sabato 4 giugno 2022

Nostalgia (Martone 2022)

“La conoscenza è nella nostalgia. Chi non si è perso, non possiede”. Con questa frase di Pier Paolo Pasolini, si apre il gran bel film di Mario Martone, intitolato e incentrato su uno dei sentimenti umani più reconditi, più ancestrali e, forse, più dannosi.
Eppure, difficilmente, in alcuni periodi della vita, ciascuno di noi non la prova e può evitare di esserne attanagliato. Così accade a Felice Lasco (Pierfrancesco Favino), cinquantacinquenne che ha lasciato la propria città, Napoli, per quarant'anni e, dopo aver fatto fortuna in Medio Oriente, tra Libano ed Egitto, torna per prendersi cura di sua madre ma anche per un passato non limpidissimo che gli grava sulle spalle (trailer).

sabato 21 maggio 2022

Ritrovarsi (Sturges 1942)

Preston Sturges è indubbiamente uno dei primi nomi da fare subito dopo i grandissimi rappresentanti della commedia sofisticata del cinema hollywoodiano, figure del calibro di Ernst Lubitsch, Frank Capra, Howard Hawks e George Cukor.
Il regista di Chicago, nato sceneggiatore e passato alla regia nel 1940, con immediati riconoscimenti come il premio Oscar alla sceneggiatura per il suo primo film dietro la mdp, Il grande McGinty, in quel decennio si impose come maestro della commedia e come uno dei primi a Hollywood, insieme all'Orson Welles di Quarto Potere, a cui venne concesso di controllare l'intero progetto filmico, dalla scrittura alla direzione fino alla produzione (trailer; guarda il film). 

venerdì 13 maggio 2022

Parigi, 13Arr. (Audiard 2021)

Gran bel film Parigi, 13arr., ultima fatica di Jacques Audiard, che sembra rivisitare le dinamiche narrative di Eric Rohmer, in cui caso, destino e sincronicità, in base a come scegliamo di chiamarli, determinano le vicende dei personaggi. A ricordarci i corti, e non solo, di uno dei maestri della Nouvelle Vague contribuisce anche la scelta di Audiard di girare in bianco e nero. Tratta dalla graphic novel Killing and Dying del fumettista Adrian Tomine, la pellicola affronta le relazioni e i rapporti di coppia come pura essenza della vita, attorno ai quali ruota la nostra esistenza e quella dei protagonisti di questa storia. Il tutto, peraltro, viene anticipato da una sequenza iniziale notturna, bellissima, in cui la mdp osserva le finestre degli appartamenti del palazzo di fronte, che ovviamente evoca La finestra sul cortile (Hitchcock 1954): tante vite come le nostre sono lì, a pochi metri di distanza (trailer).

sabato 7 maggio 2022

Tromperie - Inganno (Desplechin 2021)

Due anni dopo Roubaix, che analizzava un caso di cronaca nera, Arnaud Desplechin torna dietro la mdp con questo bell'adattamento da Deception di Philip Roth (1990) - in Italia uscito con lo stesso titolo dell'edizione italiana di questo film, Inganno (1991) - con cui scandaglia l'amore, i rapporti di coppia, il tradimento e quella che viene definita la "ingannevole illusione che il matrimonio sia una questione di amore".
Presentata a Cannes nella sezione Première, la pellicola riesce molto bene a tradurre in immagine un romanzo dello scrittore di Newark, una cosa finora davvero rara, soprattutto se si pensa all'ultimo mediocre tentativo di Ewan McGregor con American pastoral (2016).
Londra, 1987. Una donna inglese (Lea Seydoux), trentatreenne, di cui non sapremo mai il nome, è l'amante di Philip (evidentemente Roth; Denis Podalydès), scrittore ebreo americano di venticinque anni più grande di lei. Entrambi sposati, ma stanchi del corpo dei propri compagni di vita, trovano nella nuova relazione non solo la passione sessuale ormai persa da anni in casa, ma anche una tensione intellettuale che li elettrizza (trailer).

martedì 3 maggio 2022

Ero uno sposo di guerra (Hawks 1949)

Vedere Howard Hawks in sala è un privilegio raro e, in questi mesi, lui ed altri grandi maestri tornano sul grande schermo grazie alla bella iniziativa del cinema Quattro Fontane di Roma, in collaborazione con il Centro Sperimentale - Cineteca Nazionale, grazie alla rassegna “XX Secolo. L’invenzione più bella”, che ha messo in programma la proiezione di 150 pellicole degli anni d'oro di Hollywood.
Ero uno sposo di guerra, prodotto dalla Twentieth Century Fox, è uno dei rappresentanti della miglior commedia hollywodiana a cavallo tra gli anni '40 e '50. Si tratta di una commedia bellica ambientata in Germania nel 1945, con la guerra che fa da sfondo scenografico (con gli edifici distrutti) ad un soggetto liberamente tratto dalla biografia di Henri Rochard (che è anche il nome del protagonista), nome d'arte del belga Rogier Charlier, che sposò un'infermiera militare americana.

lunedì 25 aprile 2022

Una vita in fuga (Penn 2021)

Settima volta dietro la mdp per Sean Penn. 
Una vita in fuga, presentato a Cannes 2021, dramma familiare, tratto dal libro di Jennifer Vogel, Flim-Flam Man: The True Story Of My Father's Counterfeit Life, non convince in nessun modo. La pellicola, che nel cast annovera i due figli che Penn ha avuto da Robin Wright, è farraginosa, affastellata di numerose sequenze di montaggio, che a lungo andare stancano, così come il continuo ricorso alla voce off che spiega anche l'evidenza. A tutto questo si unisca un costante ricorso al sentimentalismo, che cerca di ottenere la lacrima dello spettatore, che però, nelle quasi due ore di durata, difficilmente può riuscire a empatizzare con i personaggi di questa storia vera, resa piatta e prevedibile da regia e sceneggiatura, che in fondo prima condanna il sogno americano e poi lo esalta, attraverso le storie di padre e figlia (trailer).

martedì 19 aprile 2022

Flee (Rasmussen 2021)

La pellicola del danese Jonas Poher Rasmussen è un'esperienza emozionante ed empatica, in cui disperazione e voglia di vivere liberi, nonostante le avversità, si contrappongono virtuosamente. Un documentario che alterna il cinema d'animazione a filmati di repertorio, un esperimento indubbiamente interessante dal punto di vista formale, ma che poi, grazie al suo contenuto, andrebbe portato nelle scuole e utilizzato come occasione di riflessione su tematiche rilevanti come la guerra e il diritto all'autodeterminazione. Il tutto riconosciuto dalle candidature agli Oscar 2022 come miglior film d'animazione, miglior documentario e miglior film internazionale, oltre alla vittoria del premio della giuria al Sundance film festival (trailer).

lunedì 11 aprile 2022

Il ritratto del duca (Michell 2020)

Nel 1961, Kempton Bunton, tassista britannico in pensione, rubò il Ritratto del duca di Wellington di Francisco Goya dalla National Gallery di Londra. A questa incredibile vicenda Roger Michell ha dedicato il suo ultimo film (The Duke), una commedia tipicamente inglese, tra ironia arguta, satira sociale e situazioni surreali.
La pellicola è strutturata secondo lo schema dei film giudiziari: si apre con il protagonista alla sbarra, per il processo, e da lì si sviluppa in un lungo flashback che alla fine ci riporterà nella stessa aula di tribunale (trailer).

mercoledì 6 aprile 2022

Stop-Zemlia (Gornostai 2021)

In un momento del genere, una storia che ci fa conoscere meglio gli adolescenti in Ucraina, grazie all'Istituto Svizzero di Roma, che ne ha promosso la proiezione alla Casa del Cinema di Villa Borghese.
Il primo lungometraggio della giovane Kateryna Gornostai, classe 1989, vincitore dell'Orso di cristallo nella sezione Generation a Berlino, è un film non politico, un film che avrebbe potuto avere come protagonisti i giovani di ogni paese del mondo, ma che, visto ora, non può non farci pensare che attualmente tutti quei ragazzi - giovani attori non professionisti - sono coinvolti, in un modo o nell'altro, nella guerra con la Russia, una sensazione che aumenta quando li vediamo caricare un fucile per semplice esercitazione scolastica (trailer).

venerdì 1 aprile 2022

Spencer (Larraín 2021)

Dopo Jackie Kennedy, Pablo Larraín affronta un altro personaggio femminile, un'altra first lady che ha segnato il secolo scorso. E lo fa con "una favola tratta da una tragedia vera", come dice la frase in esergo.
Come nel caso di Jackie (2016), in cui la storia era circoscritta ai quattro giorni che intercorrevano tra l'omicidio di John e la partenza dalla Casa Bianca, il regista cileno ha scelto una breve unità di tempo e di luogo, rinunciando anche al minimo appiglio con la narrazione del reale. Stavolta ha immaginato tre giorni a corte, tra la vigilia di Natale e Santo Stefano, a Sandringham House, la splendida villa di campagna reale nel Norfolk, tra regole e ritualità inderogabili, con cui pellicola e sceneggiatura - scritta da Steven Knight - intendono catapultare lo spettatore nella morsa della gabbia dorata, angosciante, in cui Diana è imprigionata (trailer). 

martedì 29 marzo 2022

Notte degli Oscar 2022

Non certo un'edizione indimenticabile quella degli Oscar 2022, che doveva essere quella segnata dalla guerra in Ucraina, ma anche di ritorno alla normalità, dopo il Covid e senza mascherine. E invece rimarrà alla memoria come la serata dello schiaffo in pieno di volto di Will Smith a Chris Rock e della vittoria di un film indubbiamente minore come C.O.D.A. - I segni del cuore, adattamento statunitense del francese La famiglia Bélier (Lartigau 2014).

domenica 27 marzo 2022

After Love (Khan 2020)

La vita, quella vera, che ti sorprende e ti fa male all'improvviso, trasformando tutto ciò che credevi il tuo mondo stabile in qualcosa di magmatico e caotico.
L'opera prima di Aleem Khan, scrittore e regista britannico di origine pakistana, cresciuto in una famiglia mista, contiene inevitabili elementi autobiografici, ma è soprattutto un pugno allo stomaco, ben assestato, e, una volta usciti dalla sala, non è possibile non avvertirne ancora la potenza e la capacità di muovere le corde più recondite di ognuno di noi.
Presentato alla Semaine de la critique a Cannes 2020, After Love è un film in cui la gelosia fa spazio all'amore e in cui l'amore supera anche la morte, il lutto, e si dispiega verso coloro che non ti aspetteresti, dimostrando che l'amore può essere pluralità e non solo esclusività (trailer).

mercoledì 23 marzo 2022

Licorice Pizza (Anderson 2021)

Due ragazzi non fanno che rincorrersi per tutta la durata del film, per poi abbracciarsi sotto a un cinema, dove proiettano 007, Vivi e lascia vivere (Hamilton 1973).
Si potrebbe riassumere così la trama di Licorice Pizza, ultima fatica di Paul Thomas Anderson, una storia d'amicizia e d'amore con i toni della commedia surreale, dissacrante, degna dei fratelli Coen (trailer). Un romanzo di formazione anni '70, tra colori, musiche, personaggi mirabolanti e tanta cinefilia, in cui si respira la stessa atmosfera da età dell'oro, rassicurante e malinconica, che si respirava in C'era una volta Hollywood (Tarantino 2019).

giovedì 17 marzo 2022

Voyage of time: life's journey (Malick 2016)

Il sublime fatto cinema.
Finalmente, dopo cinque anni, il documentario di Terrence Malick esce anche in Italia e la sua forza sullo schermo è dirompente.
Il regista texano, che al progetto pensava sin dagli anni Settanta col provvisorio titolo di Q, unisce le sue grandi doti visive e la sua formazione filosofica, mettendo in immagine concetti che troviamo nelle pagine di filosofi come Burke e Kant, nell'arte di Turner e Friedrich, nel cinema di Herzog e Kubrick.
Prodotto tra gli altri da Brad Pitt (che nella versione IMAX, di 40 minuti, prestava anche la voce), il film, in questa edizione di 90 minuti, con la voce narrante di Cate Blanchett, è un'elegia filosofica e spirituale che inneggia panteisticamente alla natura (trailer).

sabato 12 marzo 2022

Belfast (Branagh 2021)

Che gran film Belfast!
È questo il coro di voci che si sente una volta alzatisi dalla poltrona della sala, dopo aver visto la pellicola di Kenneth Branagh, bellissima, girata splendidamente, con un'ottima fotografia in bianco e nero, che narra la storia in parte autobiografica del regista da bambino, con la sua famiglia, nella capitale dell'Irlanda del Nord, sconquassata dagli scontri religiosi, tra identità, senso d'appartenenza, affetti, ricordi e malinconia (trailer). Le 7 candidature agli Oscar, tra cui film, regia e sceneggiatura,  sono meritate.

domenica 27 febbraio 2022

Ennio (Tornatore 2021)

Bianco e nero. Ennio Morricone suona la sua tromba in una sala del conservatorio di Santa Cecilia, l'inquadratura si sposta alla finestra e mostra dall'alto la direttrice di via del Babuino in direzione sud, verso piazza di Spagna.
C'è tanto del grandissimo musicista scomparso il 6 luglio 2020 (leggi) in questo breve filmato dell'Istituto Luce, che Giuseppe Tornatore ha inserito nel suo Ennio, opera che ha già vinto il Nastro d'Argento come miglior documentario. La musica e la città, i primi due grandi amori del maestro, a cui qualche anno dopo si unirà Maria, la donna che lo ha accompagnato fino alla fine.