giovedì 29 maggio 2014

Solo gli amanti sopravvivono (Jarmusch 2013)

L'ultimo film di Jim Jarmusch è un'opera di grande maniera, quella con la M maiuscola, nella quale, per apprezzarla a sufficienza, bisogna lasciarsi trasportare, apprezzandone soprattutto le atmosfere, l'ironia e gli innumerevoli riferimenti culturali, rinunciando di fatto alla trama a dir poco striminzita.

martedì 27 maggio 2014

Snatch (Ritchie 2000)


Ed ecco, dopo essersi aggiudicato il primo sondaggio votato dai lettori di questo blog, la recensione di Snatch...

È il film che ha consacrato Guy Ritchie come regista, dopo Lock & Stock (1998). Presentato in Italia con il sottotitolo Lo strappo, la cui inutilità è confermata dal fatto che non credo ci sia persona che lo ricordi con quello e non con il titolo inglese, il film alla sua uscita divenne subito un cult.

domenica 25 maggio 2014

Non dico altro (Holofcener 2013)

La pellicola passerà alla storia come l'ultima interpretazione di James Gandolfini, scomparso poco dopo le riprese...
L'ottimo attore, indissolubilmente legato al Tony Soprano dell'omonima serie, ma anche allo splendido marito proletario di Romance and cigarettes, chiude la carriera con un personaggio che gli permette di evidenziare una fragilità e una sensibilità, che vanno ben oltre quelle del boss della malavita in psicoterapia nella serie che l'ha reso celebre e del marito in crisi coniugale con Susan Sarandon nella fantastica commedia musicale di John Turturro del 2005.

giovedì 22 maggio 2014

Il nastro bianco (Haneke 2009)


Con un tagliente e implacabile bianco e nero, Michael Haneke racconta la storia di un villaggio della Germania del nord negli anni immediatamente precedenti la Prima guerra mondiale.
La piccola comunità rurale ha i suoi punti di riferimento sociali: il medico, vedovo e padre di due figli (Rudolph e Anne), che ha una relazione con la levatrice Clara, madre di Karl, un bambino con problemi; il pastore protestante, sposato e con ben sette figli; il barone, vero e proprio feudatario, con la moglie e il figlio Sigmund (Siggy); la nuova bambinaia dei baroni, Eva, di cui il maestro si innamora a prima vista. È proprio la voce off di quest'ultimo che ci narra le vicende da un punto temporale privilegiato, il futuro, quando la distanza dagli avvenimenti permette una maggiore obiettività e un'amara riflessione: i successivi passi della Germania (Repubblica di Weimar e Nazismo) avevano dei prodromi allarmistici sin dai primissimi anni del secolo.

lunedì 19 maggio 2014

Il posto (Olmi 1961)

Un film-gioiellino di Ermanno Olmi, che con quest'opera firma il suo secondo lungometraggio, presentato a Venezia, dove vinse il premio della critica e diede di fatto inizio alla sua lunga carriera.

venerdì 16 maggio 2014

Lovelace (Epstein - Friedman 2013)

Un'inquadratura metacinematografica, in cui vediamo una sala gremita a tutto schermo, dà inizio al film che mette in scena la biografia di quella che può essere definita la meno convinta regina del porno, Linda Lovelace, al secolo Linda Susan Boreman (1949-2002), che divenne celeberrima in tutto il mondo grazie al ruolo di protagonista in Gola profonda (Damiano 1972).
I due registi, Robert Epstein e Jeffrey Friedman, però, dimostrano di non limitarsi a riprodurre i fatti e la storia che Linda narra nell'autobiografia eloquentemente intitolata Ordalia (1980).

giovedì 15 maggio 2014

The german doctor - Wakolda (Puenzo 2013)

Una pellicola che andrebbe inserita nei futuri programmi scolastici...
Complimenti a Lucia Puenzo, la giovane regista argentina (classe 1976), al suo terzo lungometraggio, che ha realizzato un gran bel film basato su un tema davvero difficile e, peraltro, abusato.
La storia di Josef Mengele, medico nazista che fece esperimenti di eugenetica ad Auschwitz trattando come cavie i deportati ebrei e che, dopo il processo di Norimberga, visse con diverse identità nei paesi sudamericani dove continuò la sua assurda attività di ricerca, infatti, aveva già offerto spunti letterari che avevano portato a riduzioni cinematografiche in passato.

domenica 11 maggio 2014

Alì (Mann 2001)

Uno dei più importanti film sportivi degli ultimi decenni, forse anche perché va ben oltre i confini del mondo dello sport...

Un montaggio serrato introduce il personaggio Muhammed Alì (Will Smith), alternando momenti in età diverse del più grande campione della storia del pugilato, fino a giungere nel presente, quando Drew "Bundini" Brown (Jamie Foxx) diventa il suo allenatore e soprattutto all'inizio dell'incontro del 25 febbraio 1964, quando, ancora col nome di Cassius Clay, raggiunge il primo titolo mondiale battendo per ritiro Sonny Liston a Miami (totalmente ignorata la medaglia d'oro vinta alle Olimpiadi di Roma, sempre poco considerata negli Stati Uniti e qui in Italia punto basilare dell'epopea di Alì per tutti coloro che erano ragazzi in quel 1960).

giovedì 8 maggio 2014

Locke (Knight 2013)

Un film-esperimento per il secondo progetto da regista (dopo Redemption, 2013) di Steven Knight, certamente più conosciuto finora per i suoi lavori di sceneggiatura e soprattutto per Piccoli affari sporchi (Frears 2002) e per La promessa dell'assassino (Cronenberg 2007).

martedì 6 maggio 2014

Shame (McQueen 2011)

New York, Brandon si alza dal letto: lo vediamo dall'alto e, oltre l'evidente bellezza di Michael Fassbender (che per l'interpretazione ha vinto anche la Coppa Volpi), l'inquadratura indugia sulle lenzuola azzurro ghiaccio, stropicciate, anche dopo che l'attore è uscito di campo.
Da lì seguiamo il protagonista nella serialità dei suoi gesti quotidiani: accendere la segreteria telefonica, farsi la doccia mentre ascolta distrattamente i messaggi registrati, per lo più di donne che lo cercano, masturbarsi sotto l'acqua per dare inizio alla giornata.

domenica 4 maggio 2014

Irma la dolce (Wilder 1963)

Una delle più grandi commedie di Hollywood nasce da una doppia scomparsa...
Due dei tre protagonisti scelti dal grande Billy Wilder, infatti, dovettero essere sostituiti proprio per questo motivo: la prostituta Irma avrebbe dovuto essere interpretata da Marylin Monroe e Moustache, il gestore "filosofo" del bistrot parigino che fa da punto di ritrovo della vicenda, sarebbe stato addirittura Charles Laughton, ma i due morirono rispettivamente nell'agosto e nel dicembre del 1962, poco prima dell'inizio delle riprese.
Per i due ruoli vennero così scritturati Shirley MacLaine e Lou Jacobi, mentre per quello di Nestore, l'altro protagonista, non ci furono problemi e la prima scelta del regista rimase tale, con il suo attore-feticcio Jack Lemmon.

giovedì 1 maggio 2014

Il cinema e il mondo del lavoro

L'uscita dalle officine Lumière
Oggi, Festa dei lavoratori, come per altre occasioni festive, Il cinema secondo Begood ha deciso di regalare ai suoi lettori un approfondimento sull'argomento che faccia riflettere e perché no, dopo le più tradizionali gite per parchi soleggiati, passare una serata a guardare, magari in gruppo, un film che tratti di lavoro... quello che nobilita l'uomo, no?