venerdì 29 agosto 2014

Inseparabili (Cronenberg 1988)

Per una volta voglio iniziare dalla fine, poiché l'immagine della Pietà che chiude il film va al di sopra di ogni giudizio: un'inquadratura bellissima, forse manierata, ma degna di un dipinto di Sebastiano del Piombo, nelle cui fredde tonalità c'è tutta la storia narrata nelle circa due ore precedenti e che costituisce il degno finale di quello che, a tutt'oggi, è probabilmente il miglior lungometraggio di David Cronenberg.

martedì 26 agosto 2014

The Good Shepherd - L'ombra del potere (De Niro 2006)

Robert De Niro, alla seconda regia, dopo il bellissimo Bronx (1993), realizza un buon film confezionato in maniera davvero pregevole, ma che nella narrazione non scorre così agilmente, anche per via del soggetto, un incredibile groviglio di storie di spionaggio tra Stati Uniti, Unione Sovietica, Germania e Cuba, tra la fine della Seconda guerra mondiale e l'inizio degli anni sessanta in piena Guerra Fredda.
Fa da sfondo all'intrigo uno dei casi più spinosi della storia del Novecento, l'invasione statunitense di Cuba avvenuta tra 17 e 19 aprile 1961, meglio nota come "Baia dei Porci", e conclusasi con una delle più cocenti sconfitte della CIA, per alcuni persino alla base dell'omicidio Kennedy di due anni dopo.

sabato 23 agosto 2014

La legge del mitra (Corman 1958)

Altro titolo che non rende giustizia al più evocativo originale Machine Gun Kelly, che invece riportava il soprannome del protagonista George Kelly, appunto, un gangster realmente vissuto nell'epoca del proibizionisimo, che qui viene interpretato da un giovane Charles Bronson.
Il grande attore americano, con il volto duro e segnato, che lo renderà una maschera del cinema americano negli anni seguenti, a questa data, però, pur avendo esordito solo sette anni prima, aveva all'attivo già poco meno di trenta film...
Corman, in soli otto giorni, realizza ancora un film low budget in questo suo primo periodo, che si chiuderà solo con I vivi e i morti (1960), che segnerà l'inizio dell'avventura Poe.

domenica 17 agosto 2014

Il mostro del pianeta perduto (Corman 1955)

Primo film di fantascienza di Roger Corman, come dimostra maggiormente il titolo originale, Day the world ended, rispetto a quello italiano, che invece ha preferito mettere l'accento sull'aspetto orrorifico della pellicola, è un'opera che mostra i difetti di molti dei primi lungometraggi del regista indipendente di Detroit, realizzati pressoché a costo zero.
Con un soggetto semplice ed una sceneggiatura ridotta all'osso, è un perfetto B-movie da drive in degli anni Cinquanta...

giovedì 14 agosto 2014

I vivi e i morti (Corman 1960)

Con questo inspiegabile titolo uscì in Italia il primo film di Roger Corman tratto da Edgar Allan Poe, in realtà adattamento del racconto La caduta della casa degli Usher, e infatti in inglese più correttamente intitolato The Fall of the House of Usher.

Leggi la trama:
Philip Winthrop (Mark Damon), dopo aver conosciuto Madeleine (Myrna Fahey) a Boston, arriva nella sua casa con l'intenzione di chiederla in sposa. Qui, in un maniero circondato da paludi fumose e spettrali, conosce prima Bristol (Harry Ellerbe), il maggiordomo, e poi il fratello della ragazza, Roderick Usher (Vincent Price), che fa di tutto per allontanarlo dalla casa e da Madeleine.

mercoledì 13 agosto 2014

Saluto a Lauren Bacall (16/9/1924 - 12/8/2014)

Tutti in piedi, come il 14 novembre 2009, quando le venne consegnato l'Oscar alla carriera!
Il giorno dopo la scomparsa di Robin Williams, si spegne anche Lauren Bacall, ma stavolta nella maniera più naturale possibile, ad un passo dal raggiungimento dell'invidiabile traguardo dei novant'anni.

Saluto a Robin Williams (21/7/1951 - 11/8/2014)

Forse bisognerebbe sdrammatizzare, ora che dopo soli sei mesi dal suicidio di Philip Seymour Hoffman, se ne aggiunge un altro, quello di Robin Williams, e nel provare a farlo il pensiero va all'indimenticabile scena de I soliti ignoti (Monicelli 1958), in cui Vittorio Gassman, Totò, Tiberio Murgia e Carlo Pisacane alternano i luoghi comuni più scontati in simili occasioni, "oggi una buona notizia, domani una cattiva", "pare che dorma", "meglio ricordarlo da vivo", "sono sempre i più meglio che se ne vanno..." "eh, è la vita, oggi a te, domani a lui" "ah, ma tocca a tutti, o presto o tardi..." "per quello che mi riguarda, è meglio dopo che prima...".
Ma proprio la saggia conclusione di Dante Cruciani, interpretato dal principe de Curtis, non sembra spesso essere un obiettivo di chi dalla vita ha ricevuto tanto, quasi tutto, ma di cui non riesce proprio ad accontentarsi...

lunedì 11 agosto 2014

Il conquistatore del mondo (Corman 1956)

Visto oggi è difficile credere che questo film, dalla trama semplice e lineare, con effetti speciali artigianali e una sceneggiatura profondamente didascalica, abbia fatto epoca e sia stato un punto di riferimento per tanto cinema di fantascienza degli anni seguenti, eppure Il conquistatore del mondo (noto anche come Conquistò il mondo) è un caposaldo del genere, opera di uno dei padri del New American Cinema, l'indipendente Roger Corman.

sabato 9 agosto 2014

Mulholland Drive (Lynch 2001)

Si tratta forse del film più lambiccato di Lynch, in assoluto il regista più lambiccato di Hollywood, e per questo amato o odiato senza appello in entrambi i casi, a seconda che a giudicarlo siano i suoi sostenitori o detrattori.
Come ha detto lo stesso David in diverse interviste, è inutile cercare un senso razionale alla storia, ma è così piacevole perdersi e lasciarsi trasportare dalle sue perverse suggestioni e dalla sua perfezione formale e perché no, provare comunque a rimettere in ordine tutti i pezzi di questo intricatissimo puzzle...

giovedì 7 agosto 2014

Risate di gioia (Monicelli 1960)

Pur se da considerare un Monicelli minore, questo film, restaurato nel 2013 da Cineteca di Bologna e Titanus in collaborazione con Rai Cinema, è comunque un piccolo gioiello della commedia italiana, con un ribaltamento nell'importanza dei ruoli in cartellone che, dati i tempi, risulta davvero sorprendente: Totò, infatti, si ritrova a fare da spalla ad una fantastica Anna Magnani, che stramerita il ruolo di protagonista indiscussa della pellicola nonostante, oltre al principe de Curtis, reciti al suo fianco anche un giovane e bravissimo Ben Gazzara.

martedì 5 agosto 2014

Radio Days (1987)

Sicuramente uno dei migliori di Woody Allen, Radio Days è uno dei grandi film degli anni '80, capace di catapultare lo spettatore nella vita quotidiana di una famiglia ebraica di cinquant'anni prima, quando gli eventi ruotavano attorno alla radio...
Neanche a dirlo, i protagonisti vivono a New York, nel Queens e, più precisamente, nella zona di Rockaway Beach, che il giovane narratore, il piccolo Joe (Seth Green, attore ancora oggi  e, per gli appassionati, voce originale di Chris ne I Griffin), ricorda nelle giornate di pioggia che preannunciavano l'inverno. Joe non solo racconta la storia al passato, segno che l'intera vicenda si basa sui suoi ricordi di infanzia, ma egli stesso è, di fatto, per età, contesto e inconfondibile capigliatura rossa, Woody Allen bambino (trailer).