giovedì 29 ottobre 2015

I pugni in tasca (Bellocchio 1965)

Cinquant'anni e non sentirli! L'opera prima di Marco Bellocchio, appena restaurata per il cinquantesimo anniversario, resta un grande film ancora oggi, dopo tanti anni da quell'Italia ante-contestazione del '68 di cui rappresenta un'ideale premessa.
Naturalmente, però, pensare oggi all'impatto devastante che dovette avere una pellicola del genere alla metà degli anni Sessanta è d'obbligo e aumenta il valore di una pellicola che ha fatto storia e che, proprio per la sua forza dirompente e per la sua apparente mancanza di modelli (né il neorealismo, né la nouvelle vague), nella storia del cinema italiano può essere paragonata solo a ciò che rappresentò Roma città aperta venti anni prima.

lunedì 26 ottobre 2015

Io sono Ingrid (Björkman 2015)

"Non pensa che le radici siano necessarie?" "No!"
È questo scambio di battute tra un giornalista e una Ingrid Bergman ormai anziana che meriterebbe di essere il sottotitolo del prezioso documentario di Stig Björkman, perché questa risposta, netta, diretta, senza appello, racconta meglio di tante parole la personalità di una delle più grandi attrici di sempre. 
Nata in Svezia nel 1915, dove visse i primi ventiquattro anni della sua vita, esordendo sul grande schermo a sedici e diventando una star nazionale. Perdute troppo presto le figure genitoriali - la madre nel 1918 e il padre nel 1929 -, Ingrid passò dieci negli Stati Uniti, messa sotto contratto da David O. Selznick, otto in Italia, dopo la celeberrima lettera a Roberto Rossellini, venti in Francia, e gli ultimi anni in Inghilterra.

venerdì 23 ottobre 2015

Per amor vostro (Gaudino 2015)


L'intera pellicola di Giuseppe Gaudino gioca sull'ambiguità: non solo quella che vediamo negli occhi di Anna "capasciacqua" (in napoletano chi fa cose senza pensare alle conseguenze), continuamente divisa tra realtà e immaginazione, realtà e onirismo, ma anche quella degli altri personaggi, le cui azioni non corrispondono sempre a ciò che sembrano essere...

martedì 20 ottobre 2015

Non essere cattivo (Caligari 2015)

Il film, dalla difficile gestazione, è uscito nelle sale dopo la scomparsa del suo regista, Claudio Caligari, e grazie all'interessamento, tra gli altri, di Valerio Mastandrea che ha svolto il ruolo di produttore. Proprio l'attore romano, già protagonista de L'odore della notte (Caligari 1998), nell'ottobre del 2014, aveva scritto una lettera a Martin Scorsese per supportare la pellicola del regista, senza ottenere il risultato sperato (leggi). E, nonostante l'ambientazione pasoliniana - la storia si svolge a Ostia e vede protagonisti ragazzi del proletariato urbano, in quella che è piuttosto una compiaciuta autocitazione di Amore tossico (1983) -, in effetti, la pellicola ricorda molto più da vicino dinamiche di alcuni film del cinema del cineasta italo-americano e in particolar modo Mean Streets (1973).

domenica 18 ottobre 2015

Bobby Fischer Against the World (Garbus 2011)

Pochi avvenimenti furono così strumentalizzati negli anni della Guerra Fredda quanto la sfida del 1972 a Reykjavík tra il campione del mondo di scacchi Boris Spasskij e lo sfidante Boris Fischer.
Liz Garbus incentra il suo documentario su quell'evento, approfondendo il contesto della partita, le conseguenze che causò, cosa significò per gli Stati Uniti, fino ad addentrarsi nella complessa personalità di Bobby Fischer e raccontando velocemente anche il resto della sua vita, dall'infanzia alla scelta di isolarsi dopo quel momento di ribalta, fino alla morte.

mercoledì 14 ottobre 2015

Sopravvissuto - The Martian (R. Scott 2015)

Ironia, americanismo stemperato da irriverenza, Rambo, disco music, Cast Away, un ottimo cast, ovviamente 2001 Odissea nello spazio, parecchio MacGyver, fino ad Ironman: mescolate tutto insieme e guarnite con il faccione di Matt Damon in cima e otterrete l'ultimo film di Ridley Scott, capace di incollarvi alla poltrona per quasi due ore e mezza in cui lo schermo sarà il vostro unico problema.

Tratto dall'omonimo romanzo The martian (trad. it. L'uomo di Marte) di Andy Weir, la storia di Robinson Crusoe o, se preferite, di Cast Away (Zemeckis 2000), non è certo la più originale anche se trasferita nello spazio, ma la vicenda di Mark Watney (Matt Damon) abbandonato su Marte dall'equipaggio della navicella Ares 3 poiché creduto morto in seguito ad una tempesta, funziona e funziona bene.

lunedì 12 ottobre 2015

Banat - Il viaggio (Valerio 2015)

Co-prodotto tra Italia, Romania, Bulgaria e Macedonia, e girato nei primi due paesi, il film d'esordio di Adriano Valerio, presentato a Venezia nella Settimana Internazionale della Critica, non lo vedremo prima di gennaio-febbraio nelle sale italiane. "È sempre più difficile trovare il periodo giusto per distribuire una pellicola come questa, che avrà quindici copie in giro per l'Italia, ma per un film che è prima di tutto un film d'amore il momento migliore potrebbe essere quello", precisa uno dei produttori italiani, Emanuele Nespeca, intervenuto alla proiezione romana del film, grazie all'invito di Francesco Crispino e Anna Maria Pasetti che hanno portato a Roma la Settimana Internazionale della Critica nello storico Cinema Garbatella (Innocenzo Sabbatini 1926-27), da anni meglio noto come Teatro Palladium.

giovedì 8 ottobre 2015

Mommy (Dolan 2014)

Steve in un momento di massima libertà e di gioia si avvicina alla mdp e allarga fisicamente l'inquadratura...
Il film è iniziato da oltre un'ora e per tutto questo tempo la pellicola ha avuto uno strano formato quadrato, un rapporto di 1:1 che il regista dice di preferire perché non distrae lo spettatore dai personaggi, e così tornerà ad essere, fatta eccezione per un solo altro momento in cui accadrà nuovamente quanto descritto. Mai il formato della pellicola aveva avuto una relazione espressionistica con lo stato d'animo dei protagonisti di un film.

lunedì 5 ottobre 2015

L'attesa (Messina 2015)

Uscite dal cinema e cercate di pensare, oggi, ad un'attrice più brava di Juliette Binoche... A chi scrive sembra un'impresa pressoché impossibile, perché l'indimenticabile protagonista,
 tra i tanti, di Film blu (Kieslowski 1993), non sembra avere rivali attualmente e lo dimostra con un'interpretazione straordinaria nel bel film girato da Piero Messina.
E bastano i primi minuti per capire che l'ex assistente alla regia di Paolo Sorrentino (This must be the place La grande bellezza) è ormai un buon regista e deve molto al suo maestro: inquadrature ricercate, slow motion e sottofondi musicali di grande impatto sono le caratteristiche principali anche del suo cinema (trailer).

venerdì 2 ottobre 2015

Obsession - Complesso di colpa (De Palma 1978)

Più hitchcockiano di Alfred Hitchcock, come solo Brian De Palma può esserlo!
Obsession, che in origine doveva intitolarsi Deja vu, nacque dopo un pomeriggio in cui il regista statunitense e lo scrittore e sceneggiatore Paul Schrader avevano rivisto Vertigo (1958).