martedì 30 giugno 2020

La tragedia di un uomo ridicolo (Bertolucci 1981)

"Lo so che sono ridicolo, l'ho scoperto quando avevo cinque anni... però c'ho il mio stile".
Con questa frase pronunciata davanti allo specchio, Primo Spaggiari, industriale caseario parmense d'origini contadine, interpretato da uno splendido Ugo Tognazzi, che per questo ruolo vinse il premio come miglior attore a Cannes e ai Nastri d'argento, si presenta a se stesso e a noi, evidenziando il titolo del film. La sua voce off ci accompagnerà per tutto il racconto (guarda il film).

venerdì 26 giugno 2020

L'uomo invisibile (Whannell 2020)

Leigh Whannell, noto soprattutto come sceneggiatore per aver creato la saga di Saw insieme a James Wan, stavolta, oltre a scrivere un soggetto che aggiorna un mito dell'horror classico, passa dietro la mdp per la terza volta. Il risultato è discreto, con ottime punte di tensione e alcune parti meno riuscite; il film, però, che ha un evidente calo nella seconda parte, vive un'ulteriore impennata nel finale, con una serie di colpi di scena avvincenti (trailer).
Su tutto brilla la stella di Elisabeth Moss, protagonista costantemente in scena, bravissima come sempre dall'inizio alla fine.
La Universal prosegue nel suo progetto Dark Universe, compiendo, per ora, una trilogia che rilegge tre suoi mostri sacri - è il caso di dirlo - anni '30 e, dopo Dracula Untold (Shore 2014) e La mummia (Kurtzman 2017), tocca a L'uomo invisibile. Del romanzo di fine Ottocento di H.G. Wells, infatti, la nuova pellicola non ha pressoché nulla, se non l'idea del grande fisico, qui genio dell'ottica, capace di grandi invenzioni. Non c'è traccia nemmeno dei successivi adattamenti cinematografici, né delle bende di Claude Rains del capolavoro di James Whale (1933). E così, al centro della trama, non ci sono le vicende dello scienziato, bensì quelle della sua compagna, oppressa e vessata da lui, in un pieno adeguamento (strategico?) a tematiche socialmente più attuali.

lunedì 22 giugno 2020

I miserabili (Ladj Ly 2019)

Che potenza il film di Ladj Ly!
Cento minuti intensi, duri, fatti di realismo ma anche di grande estetica cinematografica.
Tanti i riconoscimenti ottenuti, dal Premio della Giuria a Cannes a quello per la Miglior Rivelazione agli European Film Awards, oltre ai numerosi César e alla candidatura all'Oscar come Miglior Film Straniero. Tutti meritatissimi (trailer).
I miserabili inizia con un gruppo di ragazzini della banlieue di Bosquets, quartiere di Clichy Montfermeil, che raggiunge Parigi per la finale dei mondiali del 2018. I festeggiamenti per il secondo titolo dei Bleus culminano sugli Champs Elysées con l'Arc de Triomphe a fare da sfondo scenografico... sono le uniche immagini della capitale che vedremo fino alla fine della pellicola, poiché il resto della storia si svolgerà esclusivamente a Bosquets, tra strade, piazze, campi da gioco dove si ritrovano i ragazzi, enormi palazzi alveare, in un paesaggio in cui il cemento si alterna ai rifiuti, elemento immancabile di buona parte delle inquadrature del film.

giovedì 18 giugno 2020

Da 5 Bloods - Come fratelli (Lee 2020)

Spike Lee ci regala il suo film sul Vietnam, ma saggiamente si distanzia dalla narrazione degli eventi bellici veri e propri, su cui sono stati creati fin troppi capolavori, e incentra il tutto su una storia ambientata ai nostri giorni, pur se con tanti rimandi ad allora, con un frequente ricorso al flashback. Come ha quasi sempre fatto nella sua filmografia, racconta gli eventi dal punto di vista della comunità afroamericana, cosicché la vicenda portante vede protagonisti quattro reduci neri che combatterono quella guerra, perdendo un loro compagno, Norman, nel dicembre del 1971 (trailer).

giovedì 4 giugno 2020

The Lighthouse (Eggers 2019)

Al suo secondo lungometraggio, dopo The Witch (2015), Robert Eggers gira un film claustrofobico, sperimentale, in bianco e nero e in 4:3, con due interpreti di livello, ma il risultato non è sempre all'altezza (trailer).
Anni ottanta dell'Ottocento. Thomas Howard (Robert Pattinson), boscaiolo per sua stessa ammissione stanco degli alberi, raggiunge un'isola del New England per lavorare per un mese come guardiano del faro al fianco del più anziano Thomas Wake (Willem Defoe). I loro rapporti non saranno facili e le iniziali ingenuità del primo verranno sistematicamente annichilite dal più anziano, evidentemente segnato da anni di isolamento all'interno del faro, iracondo e dedito a libere flatulenze, oltre a non tollerare nessuno al suo fianco.