lunedì 25 aprile 2022

Una vita in fuga (Penn 2021)

Settima volta dietro la mdp per Sean Penn. 
Una vita in fuga, presentato a Cannes 2021, dramma familiare, tratto dal libro di Jennifer Vogel, Flim-Flam Man: The True Story Of My Father's Counterfeit Life, non convince in nessun modo. La pellicola, che nel cast annovera i due figli che Penn ha avuto da Robin Wright, è farraginosa, affastellata di numerose sequenze di montaggio, che a lungo andare stancano, così come il continuo ricorso alla voce off che spiega anche l'evidenza. A tutto questo si unisca un costante ricorso al sentimentalismo, che cerca di ottenere la lacrima dello spettatore, che però, nelle quasi due ore di durata, difficilmente può riuscire a empatizzare con i personaggi di questa storia vera, resa piatta e prevedibile da regia e sceneggiatura, che in fondo prima condanna il sogno americano e poi lo esalta, attraverso le storie di padre e figlia (trailer).

martedì 19 aprile 2022

Flee (Rasmussen 2021)

La pellicola del danese Jonas Poher Rasmussen è un'esperienza emozionante ed empatica, in cui disperazione e voglia di vivere liberi, nonostante le avversità, si contrappongono virtuosamente. Un documentario che alterna il cinema d'animazione a filmati di repertorio, un esperimento indubbiamente interessante dal punto di vista formale, ma che poi, grazie al suo contenuto, andrebbe portato nelle scuole e utilizzato come occasione di riflessione su tematiche rilevanti come la guerra e il diritto all'autodeterminazione. Il tutto riconosciuto dalle candidature agli Oscar 2022 come miglior film d'animazione, miglior documentario e miglior film internazionale, oltre alla vittoria del premio della giuria al Sundance film festival (trailer).

lunedì 11 aprile 2022

Il ritratto del duca (Michell 2020)

Nel 1961, Kempton Bunton, tassista britannico in pensione, rubò il Ritratto del duca di Wellington di Francisco Goya dalla National Gallery di Londra. A questa incredibile vicenda Roger Michell ha dedicato il suo ultimo film (The Duke), una commedia tipicamente inglese, tra ironia arguta, satira sociale e situazioni surreali.
La pellicola è strutturata secondo lo schema dei film giudiziari: si apre con il protagonista alla sbarra, per il processo, e da lì si sviluppa in un lungo flashback che alla fine ci riporterà nella stessa aula di tribunale (trailer).

mercoledì 6 aprile 2022

Stop-Zemlia (Gornostai 2021)

In un momento del genere, una storia che ci fa conoscere meglio gli adolescenti in Ucraina, grazie all'Istituto Svizzero di Roma, che ne ha promosso la proiezione alla Casa del Cinema di Villa Borghese.
Il primo lungometraggio della giovane Kateryna Gornostai, classe 1989, vincitore dell'Orso di cristallo nella sezione Generation a Berlino, è un film non politico, un film che avrebbe potuto avere come protagonisti i giovani di ogni paese del mondo, ma che, visto ora, non può non farci pensare che attualmente tutti quei ragazzi - giovani attori non professionisti - sono coinvolti, in un modo o nell'altro, nella guerra con la Russia, una sensazione che aumenta quando li vediamo caricare un fucile per semplice esercitazione scolastica (trailer).

venerdì 1 aprile 2022

Spencer (Larraín 2021)

Dopo Jackie Kennedy, Pablo Larraín affronta un altro personaggio femminile, un'altra first lady che ha segnato il secolo scorso. E lo fa con "una favola tratta da una tragedia vera", come dice la frase in esergo.
Come nel caso di Jackie (2016), in cui la storia era circoscritta ai quattro giorni che intercorrevano tra l'omicidio di John e la partenza dalla Casa Bianca, il regista cileno ha scelto una breve unità di tempo e di luogo, rinunciando anche al minimo appiglio con la narrazione del reale. Stavolta ha immaginato tre giorni a corte, tra la vigilia di Natale e Santo Stefano, a Sandringham House, la splendida villa di campagna reale nel Norfolk, tra regole e ritualità inderogabili, con cui pellicola e sceneggiatura - scritta da Steven Knight - intendono catapultare lo spettatore nella morsa della gabbia dorata, angosciante, in cui Diana è imprigionata (trailer).