martedì 31 gennaio 2017

Saluto a Emmanuelle Riva (24/2/1927 - 27/1/2017)

Cinquantotto anni di carriera cinematografica, non moltissimi i film girati, ma è difficile trovare un'altra attrice che abbia interpretato da protagonista capolavori assoluti di epoche diverse come lei.
Emmanuelle, nata Paulette Germaine Riva a Cheniménil novanta anni fa, da famiglia di origine italiana, e solamente quando era già ventiseienne giunse a Parigi e si iscrisse all’Accademia teatrale di Rue Blanche, convinta di voler diventare un'attrice e rinunciando in maniera lucida e sicura ad una sua famiglia, non certo per mancanza di proposte ("perché mi sarei dovuta ingabbiare con un marito e dei figli?").

lunedì 30 gennaio 2017

Saluto a John Hurt (22/1/1940 - 25/1/2017)

All'età di 77 anni, stroncato da un tumore al pancreas, ci ha lasciato John Hurt, uno dei più grandi attori inglesi.
Nato nella piccola città di Chesterfield nel Derbyshire, nel cuore dell'isola britannica, si appassionò alla recitazione sin da bambino e la coltivò nonostante il parere contrario dei genitori, dei quali assecondò la volontà iniziando a studiare per ottenere un diploma di insegnante d'arte. Nel 1960, però, a vent'anni, essere arrivato a Londra lo avvicinò definitivamente alla sua prima passione e si iscrisse alla Royal Academy of Dramatic Art.

venerdì 27 gennaio 2017

Allied - Un'ombra nascosta (Zemeckis 2016)

Robert Zemeckis si diverte a giocare con i generi e con la storia del cinema, in un film ben girato, decisamente hitchcockiano e con due ottimi interpreti come Brad Pitt e Marion Cotillard, catapultati in una vicenda di spie durante la Seconda guerra mondiale. Fa la sua parte anche la sceneggiatura di Steven Knight, già autore di Piccoli affari sporchi (Frears 2002) e de La promessa dell'assassino (Cronenberg 2007), che aveva avuto grande successo anche come regista con Locke (2013).
Meglio soprassedere sul consueto quanto fastidioso sottotitolo italiano che snatura il bello ed ambiguo titolo originale che fa proprio dell'ambiguità la sua forza.

sabato 21 gennaio 2017

Silence (Scorsese 2016)

Un'anziana donna giapponese esce dall'ombra avanzando verso uno dei protagonisti; tre gesuiti camminano su una lunga scalinata in una vertiginosa ripresa dall'alto; uno splendido e velocissimo dolly dal dettaglio di un uomo disperato si alza per mostrarci gli effetti della persecuzione anticristiana in Giappone, tra roghi e crocifissioni... basterebbe vedere questi brevi frammenti di Silence per accorgersi che dietro la mdp c'è Martin Scorsese!

mercoledì 18 gennaio 2017

Liberami (Di Giacomo 2016)

"E il Signore disse a Satana: 'Da dove vieni?'. E Satana disse al Signore: 'Ho fatto dei giri sulla terra in qui e in là' " (Gb 1, 7). Con questa citazione biblica tratta dal libro di Giobbe, inizia il film documentario della spezzina Federica Di Giacomo, vincitore della sezione Orizzonti al festival di Venezia.
La pellicola racconta il rapporto che alcuni strati sociali hanno con il maligno, prendendo ad esempio il movimento esorcista siciliano, entrando nelle parrocchie, nelle sacrestie e nelle aule delle chiese affollate di fedeli con disturbi vari, che sperano in una guarigione miracolosa.

domenica 15 gennaio 2017

Les amours imaginaires (Dolan 2010)

Noto anche con il titolo inglese, Heartbeats, il secondo film dell'enfant prodige canadese, allora appena ventunenne, segue di un solo anno il folgorante esordio di J'ai tue ma mere (2009). Stavolta il tema portante non è quello del rapporto madre-figlio, sempre centrale nel regista, ma l'amore, affrontato attraverso la storia principale, quella di Marie (Monia Chokri) e Francis (Xavier Dolan), amici e confidenti, ma entrambi innamorati di Nicolas (Niels Schneider), e le interviste ad altri ragazzi che raccontano le proprie esperienze e soprattutto i propri fallimenti, mentre uno di loro cita i sette gradini della scala di Alfred Kinsey sull'orientamento sessuale (Il comportamento sessuale dell'uomo, 1948).

mercoledì 11 gennaio 2017

Il profeta (Risi 1968)

Pur se non può essere annoverato tra i migliori film di Dino Risi, qui vittima di una critica sociale non troppo convincente e spesso farsesca, Il profeta, scritto dal regista insieme a Ruggero Maccari ed Ettore Scola, riserva non pochi motivi di interesse, a cominciare da un magnifico Vittorio Gassman.
È lui il Pietro Breccia che si è ritirato in montagna, sul Soratte, dove vive da eremita da cinque lunghi anni in cui ha rinunciato a tutto ciò a cui era abituato in città. Qui lo raggiunge una troupe televisiva per intervistarlo: i suoi modi non proprio accoglienti mettono in fuga giornalisti e operatori, ma questo non impedirà alla tv di mandare in onda il pezzo, che basterà per mettere in moto i carabinieri...

domenica 8 gennaio 2017

Sully (Eastwood 2016)

Che noia, e che delusione!
L'ultimo film di Clint Eastwood potrebbe essere stato girato da chiunque: un'ora e quaranta minuti privi di idee registiche degne del suo autore, che evidentemente preferisce catalizzare tutta l'attenzione dello spettatore sulla vicenda di Sully, eroe per caso, eroe da celebrare, simbolo dell'efficienza statunitense, in una sorta di spot repubblicano (trailer).

mercoledì 4 gennaio 2017

Paterson (Jarmusch 2016)

Jim Jarmusch mette la poesia al centro del suo film e sceglie Adam Driver come protagonista per Paterson. La prima è una scelta obiettivamente difficile, ma che funziona; la seconda è azzeccatissima, perché il volto e l'atteggiamento un po' assente dell'attore di San Diego risultano perfetti per il ruolo assegnatogli e per una pellicola che regala quasi due ore di completa serenità, una pensosa leggerezza che gli appassionati di un certo cinema trovano solitamente nei film di Ozu, di Rohmer e, appunto, di Jarmusch...