mercoledì 27 settembre 2017

L'ordine delle cose (Segre 2017)

"I personaggi e i fatti qui narrati sono interamente immaginari. È autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce".
Con questa frase in esergo, che cita quella posta a conclusione de Le mani sulla città (F. Rosi 1963), inizia il nuovo film di Andrea Segre (trailer), che racconta la vita sempre perfettamente ordinata, come dice il titolo, di Corrado Rinaldi (Paolo Pierobon), collaboratore del Ministero dell'Interno impegnato in Libia per gestire i centri di accoglienza dei profughi. La richiesta ministeriale è quella di limitare gli ingressi in Italia e poco importa se quei centri dimostrano di non rispettare i diritti umani...

sabato 23 settembre 2017

L'inganno (S. Coppola 2017)

Il cinema come fattore genetico... sia chiaro i film di Sofia Coppola non hanno nulla a che fare con quelli di Francis, ma che questa donna sia cresciuta nutrendosi di celluloide e che dietro la mdp abbia una marcia in più di gran parte dei suoi colleghi è davvero indubitabile!
L'inganno (trailer) è un film di grandissimo fascino: si lascia ammirare per la sua forma, fa sognare, appassiona, intriga, disturba, spaventa, eccita... cos'altro chiedere in poco più di novanta minuti?

martedì 19 settembre 2017

Sinfonia d'autunno (Bergman 1978)

Si tratta dell'unico film in cui Ingmar Bergman ha diretto la sua celebre omonima Ingrid, un capolavoro di introspezione psicologica duro e spietato, che analizza, squadernandoli, sentimenti ancestrali ritenuti ovvi e scontati come il reciproco amore tra genitori e figli.
Girato in Norvegia con capitali tedeschi, è un kammerspiel di grandissima intensità, in cui recitazione e sceneggiatura dominano su tutto il resto. I dialoghi sono taglienti, profondi, Liv Ullmann e Ingrid Bergman, allora già malata di tumore, e qui alla sua ultima apparizione al cinema (morirà nel 1982, anno in cui partecipò al film tv Una donna di nome Golda - Gibson), sono magnifiche.

martedì 12 settembre 2017

Miss Sloane - Giochi di potere (Madden 2016)

Miss Sloane è un tipico prodotto perfettamente confezionato dagli studios hollywoodiani. Un film senza acuti indimenticabili, ma ben girato, con grande ritmo, ben recitato, ottimamente scritto e che, al centro di una trama in cui per decenni abbiamo visto uomini, mette una donna decisamente straordinaria nel senso etimologico del termine (trailer).
Inutile infierire sul didascalico sottotitolo italiano che accompagna il nome della protagonista interpretata da una bravissima Jessica Chastain, che smette i panni di donna angelicata malickiana e indossa quelli di una donna forte, indipendente, determinata e senza scrupoli, una sorta di moderna Katherine Hepburn o, in anni più vicini a noi, Cate Blanchett, prestata agli intrighi di potere, tra politica, corruzione, etica. Come loro, immancabilmente, indossa un abito diverso in ogni sequenza.

venerdì 8 settembre 2017

Dunkirk (Nolan 2017)

Christopher Nolan si confronta con un genere classico come il film bellico e, non c'è dubbio, realizza una pellicola di grande impatto, con un'ottima fotografia, una musica (o meglio un sonoro) avvincente, una regia di assoluto livello e una struttura narrativa complessa e affascinante resa tale da un buon montaggio. Eppure allo scorrere dei titoli di coda ci si chiede perché qualcosa non quadri, cosa non ci abbia convinto, come mai non si esca dalla sala con la certezza di aver assistito ad un grande film...
Manca qualcosa, l'insoddisfazione resta, la sceneggiatura è impalpabile e superflua, e questa è sicuramente una delle componenti che contribuiscono a tale sensazione, ma c'è di più.

mercoledì 6 settembre 2017

Saluto a Gastone Moschin (8/1929 - 4/9/2017)

Il ragionier Osvaldo Bisigato e l'architetto Rambaldo Melandri possono ora tornare ai loro amori: innamorato della cassiera della trevigiana piazza dei Signori interpretata da Virna Lisi il primo e costantemente dedito a cotte adolescenziali ed eternamente romantico il secondo, sono i due personaggi più famosi di Gastone Moschin, a cui prestò il volto in Signore & signori (Germi 1965) e nella trilogia di Amici miei (Monicelli 1975, 1982; Loy 1985), capolavori assoluti della commedia italiana, genere cinematografico a cui è indissolubilmente legato. Proprio per questi due ruoli, l'attore si è aggiudicato i due Nastri d'Argento della sua carriera, entrambi come migliore attore non protagonista (1967 e 1986).