domenica 31 gennaio 2016

Saluto a Jacques Rivette (1/3/1928 - 29/1/2016)

Questo gennaio nero per il cinema si avvia finalmente a concludersi, ma porta con sé ancora un grandissimo: Jacques Rivette, uno dei padri della Nouvelle Vague, è morto a 87 anni, dopo aver combattuto con l'Alzheimer.
Una vita dedicata al cinema. Già a diciassette anni dirigeva una sala nella sua città di nascita, Rouen, che lasciò dopo la guerra andando a studiare a Parigi, dove non raggiunse titoli accademici ma iniziò ad appassionarsi ai film, grazie alle assidue visioni alla Cinémathèque française di Henri Langlois, istituto di cui egli stesso sarà direttore nel 1963.

giovedì 28 gennaio 2016

Revenant (Iñárritu 2015)

È il film giusto...
Se neanche questa volta l'Academy Award consegnerà l'agognata statuetta a Leonardo DiCaprio (e la sfida con Michael Fassbender non ha un esito così scontato), l'attore statunitense non saprà più quale altro personaggio interpretare, ma se la otterrà, accadrà per un film in cui recita pochissime battute, e per un attore che della parola ha sempre fatto la sua forza, sarebbe davvero paradossale.
Alejandro González Iñárritu, dopo il bellissimo Birdman (2014), gira tutt'altro tipo di film, e passa dal metaspettacolo dell'anno scorso ad un'avventura che va a pescare nella storia più buia degli Stati Uniti d'America, in un piccolo episodio di guerriglia tra cacciatori di pelli e indiani.

lunedì 25 gennaio 2016

La grande scommessa (McKay 2015)

"La verità  è come la poesia... e alla gente sta sulle palle la poesia".
Questa frase, che il regista Adam McKay usa in sovrimpressione durante il film, precisando di averla sentita in un bar di Washington, è quella che sintetizza meglio la storia narrata in questo adattamento del libro di Michael Lewis The Big Short - Il grande scoperto (2011).
Prodotta da Brad Pitt, la pellicola ha principalmente un valore socio-didattico ed è indirizzata in primo luogo al pubblico statunitense, in buona parte vittima della distorsione del sistema bancario avvenuta nel primo decennio del secolo, che libro e film denunciano fermamente. I numeri citati sono impressionanti: cinquemila miliardi di dollari persi, otto milioni di persone rimaste senza lavoro e sei milioni senza casa!

sabato 23 gennaio 2016

Father and son (Kore-eda 2013)

Il piccolo Keita Nonomiya (Keita Ninomiya) è messo alla prova già alla sua giovane età da impegni che suo padre, Ryota (Masaharu Fukuyama), considera decisivi: l'esame di ammissione ad una scuola esclusiva, secondo il genitore unico modo per non aver problemi in seguito; e le lezioni di pianoforte, che evidenziano una mancanza di talento che Ryota non riesce a tollerare. Per fortuna del bambino, la madre, Midori (Machiko Ono), è più dolce e non nutre aspettative costanti sul suo futuro.
Proprio nei giorni in cui discutono su questo stato di cose, i due genitori vengono chiamati dall'ospedale in cui è nato Keita sei anni prima, rivelando che al tempo, per colpa di un'infermiera, il loro bambino è stato scambiato con quello di un'altra coppia....

giovedì 21 gennaio 2016

Saluto a Ettore Scola (10/5/1931 - 19/1/2016)

Ci ha lasciato un altro grandissimo. In un 2016 che peggio non poteva iniziare, a soli cinque giorni da Franco Citti, se ne va anche Ettore Scola, uno dei maestri del cinema italiano.
Una carriera iniziata come disegnatore umoristico a fine anni '40 al Marc'Aurelio, storica rivista romana, dove incontrò un collega d'eccezione come Federico Fellini, giunto anche lui appena diciottenne in quella redazione, ma alla fine del decennio precedente; e proseguita inizialmente soprattutto come sceneggiatore, spesso di capolavori o di film epocali, che lo videro collaborare tra gli altri con Bolognini (Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo, 1956); Steno (Un americano a Roma 1954), Pietrangeli (Fantasmi a Roma, 1961; La Parmigiana, 1963; Io la conoscevo bene,1965), Risi (Il mattatore, 1960; Il Sorpasso, 1962; I mostri, 1963).

martedì 19 gennaio 2016

Sempre meglio che lavorare (Vecchi 2016)

Prima di tutto eliminiamo un equivoco di logica lessicale: i Pills e non i the Pills (altrimenti saremmo costretti a dire i the Beatles, i the Queen, i the Simpsons, e così via)!
I Pills approdano sul grande schermo - il loro Sempre meglio che lavorare è in uscita il 21 gennaio - e lo fanno senza allontanarsi troppo dalla loro dimensione, costituita da una comicità caratterizzata da battute romanesche e da un linguaggio per nulla modificato per l'occasione; dalla loro Roma sud, con un'ambientazione che privilegia il Pigneto, il Mandrione, all'ombra della tangenziale est che domina il paesaggio in quelle zone della città; nonché da una regia profondamente cinefila.

sabato 16 gennaio 2016

Saluto a Franco Citti (23/4/1935 - 14/1/2016)

"Vojo morì co' tutto l'oro addosso, come i faraoni", recitava una delle battute del suo più famoso personaggio, il Vittorio Cataldi detto Accattone dell'omonima opera prima di Pier Paolo Pasolini (1961). Nel film, il protagonista sottoproletario romano, che vive di espedienti, urla questa frase prima di tuffarsi nel Tevere dal Ponte degli Angeli per vincere una scommessa (vedi)...

giovedì 14 gennaio 2016

Io la conoscevo bene (Pietrangeli 1965)

Uno dei tanti grandi film del cinema italiano anni Sessanta, in cui sullo sfondo del boom economico emerge la storia di un personaggio straordinario che tenta di trarre vantaggio da quel seducente progresso ma che, priva dei mezzi per far fronte ai lati negativi di quella società, soccomberà inevitabilmente.

martedì 12 gennaio 2016

Saluto a David Bowie (8/1/1947 - 10/1/2016)

Potrebbe sembrare fuori contesto dare l'addio al Duca Bianco su un blog di cinema, ma David Robert Jones, in arte David Bowie, è stato un personaggio importante non solo della musica, in cui ha sicuramente fatto la storia, ma anche del grande schermo, con diversi personaggi indimenticabili.

sabato 9 gennaio 2016

Via col vento (Fleming 1939)

Tre ore e quaranta minuti tra epopea statunitense della guerra civile, technicolor, alcune delle battute più famose della storia del cinema e l'eterna colonna sonora di Max Steiner (ascolta), il tutto in una delle pellicole più celebri di sempre.

domenica 3 gennaio 2016

Irrational Man (Allen 2015)

Woody Allen ormai divide il pubblico in due: chi ne ama il passato, la prolificità e guarda con affetto il suo cinema più recente, apprezzandone gli acuti, ma tollerandone la mancanza di originalità, e chi, proprio in nome di un passato eccezionale, non accetta il suo cinema impostato su cliché e motivi che si ripetono immancabilmente.