venerdì 29 dicembre 2023

Il male non esiste (Hamaguchi 2023)

I grandi registi sono grandi anche nelle piccole cose. Aku wa sonzai shinai è un dramma poetico a sfondo ecologico, tra natura e antropizzazione di un paesino nei pressi di Tokyo, Mizubiki.
Ryusuke Hamaguchi, dopo l'Oscar di Drive my car (2021), vince il Leone d'argento a Venezia con un film nato per caso, in cui ci mostra la capitale giapponese solamente per pochi secondi, in un anonimo scorcio fatto di grandi palazzi e una tangenziale che li fiancheggia. Per il resto l'intera pellicola è ambientata nel piccolo paese che si regge su un equilibrio sottile in cui la presenza umana limita il più possibile la sua inevitabile invadenza (trailer).

lunedì 25 dicembre 2023

La grande nebbia (Lupino 1953)

Un film di una grande interprete e regista della Hollywood classica. Ida Lupino, qui, per la prima volta diresse anche se stessa, in una pellicola davvero particolare e che, guardata oggi, desta ancora più interesse, per tematica, per sviluppo, per visione morale e per l'enorme distanza tra gli Stati Uniti e l'Italia di allora.
Il film da noi uscì tre anni dopo la sua realizzazione, con questo titolo assurdo e ben lontano da quello originale - The Bigamist - a ridosso dell'uscita della commedia italiana che, in pratica, aveva lo stesso titolo, Il bigamo (Emmer 1955). In questa l'accusa di bigamia del protagonista, interpretato da Marcello Mastroianni, era una calunnia, mentre nel film di Lupino è il punto centrale di un melodramma vissuto con pathos e analizzato in maniera complessa e per nulla manichea, come invece ci si aspetterebbe oggi ripensando a quegli anni (trailer; vedi il film completo).

venerdì 22 dicembre 2023

La chimera (Rohrwacher 2023)

Il quarto lungometraggio di Alice Rohrwacher resta autoriale nel senso più pieno del termine e, come i precedenti (Corpo celeste, 2011; Le Meraviglie, 2014; Lazzaro Felice, 2018), il tocco della regista toscana è riconoscibile da pochi fotogrammi, anche se la poesia appare meno genuina e ispirata, un po' più artefatta e stavolta si esce dalla sala con la strana sensazione di aver visto una giustapposizione di momenti piuttosto che un insieme fuso e perfettamente congegnato.
Pier Paolo Pasolini e Federico Fellini sono i registi da cui la visione de La chimera non può prescindere: atmosfere, personaggi, ma anche semplici brani sono completamente esemplati sulla loro cinematografia (trailer).

martedì 12 dicembre 2023

Un colpo di fortuna (Allen 2023)

È tornato quel momento dell'anno... il film di Woody Allen in sala, un'immancabile e rilassante coccola per ogni cinefilo. E anche questa volta, nonostante il tema, il regista newyorchese riesce a farlo con impareggiabile leggerezza (trailer).
Coup de chance, cinquantesimo film di Allen (in cinquantaquattro anni di carriera!), torna sui motivi del tradimento, tra passione ed etica, cui il regista aveva già dedicato l'eccezionale Crimini e misfatti (1989) e Match Point (2005). In questo frangente, però, al dramma preferisce l'operetta, ripensando ai gialli di George Simenon, citato persino in sceneggiatura, e alla poetica del caso di Eric Rohmer, di cui Melvil Popaud è un perfetto testimone - fosse solo per aver girato Racconto d'estate, Un ragazzo, tre ragazze (1996) -, ma che qui il suo personaggio nega costantemente...

sabato 25 novembre 2023

The Old Oak (Loach 2023)

"A volte nella vita non c'è bisogno di parole, ma solo di cibo".
Ken Loach e il suo ultimo film possono essere identificati da questa battuta (e da molte altre) che sintetizza una storia piena di calore, umanità, accoglienza e solidarietà, che si innesta alla perfezione nella poetica filmica dell'ottantasettenne regista inglese. Insieme alle battute, Loach è lì, nel titolo, The Old Oak è il pub al centro della vicenda, ma la 'vecchia quercia' è evidentemente lui, mai spezzato dagli anni, dai tempi della Thatcher a oggi; ed è nella macchina fotografica della protagonista, occhio perspicuo in grado di mettere a fuoco il reale e antenata dell'occhio della mdp del cineasta di Nuneaton (trailer).

martedì 21 novembre 2023

Anatomia di una caduta (Triet 2023)

Una morte accidentale o dolosa? È su questo crinale che si sviluppa l'intera trama di Anatomie d'une chute, film della regista francese Justine Triet, vincitore della palma d'oro a Cannes. Una storia in cui la mdp non dà mai certezze: tutto è ambiguo, tutto è sempre interpretabile, tutto può essere visto nei modi che portano al duplice assunto di partenza.
Sandra (Sandra Hüller) e Samuel (Samuel Theis) sono due scrittori e vivono con il loro unico figlio undicenne, Daniel (Milo Machado Graner), in una non meglio precisata località di montagna in Francia, isolati dal mondo, quando un'improvvisa caduta dalla finestra causa la morte di Samuel.

lunedì 13 novembre 2023

C'è ancora domani (Cortellesi 2023)

Paola Cortellesi con pacata leggerezza dà vita a una commedia nelle sue corde, azzeccando, da attrice, le parti di ogni interprete e realizzando un'opera piacevole e misurata, che vira sulla tematica femminista un'epoca e una realtà in cui le donne non avevano diritto nemmeno di esprimere un'opinione senza essere tacciate di presunzione.  
In un bianco e nero che si sposa con l'ambientazione della storia nell'immediato dopoguerra, la regista romana, all'esordio dietro la mdp, racconta una vicenda familiare come tante - strizzando l'occhio al neorealismo, ma in versione inevitabilmente olografica e in un film che non può e non vuole essere realistico - che si innesta sulla storia d'Italia da manuale, quella del referendum tra Repubblica e Monarchia (trailer).

sabato 4 novembre 2023

Dogman (Besson 2023)

Nel suo ultimo bellissimo film, Luc Besson unisce un po' dell'immaginario di Pedro Almodovar, quello del David Fincher de Il silenzio degli innocenti (1991), di Joker (2019), aggiunge persino qualcosa di Vestito per uccidere di De Palma (1980), e poi spolvera il tutto con una lotta tra bene e male simile a quella che tutti abbiamo amato nel suo Leon (1994) e soprattutto con l'operosità al servizio del primo de La carica dei 101 (1961), per l'occasione portata a 125.

lunedì 30 ottobre 2023

Killers of the Flower Moon (Scorsese 2023)

Martin Scorsese chiude i cerchi girando il suo primo western. Nella perfezione della sua filmografia, con Killers of the Flower Moon, adattamento de Gli assassini della terra rossa (David Grann, 2017) prodotto da Apple tv, il cineasta newyorchese porta sul grande schermo l'ennesima storia di soprusi e di ingiustizie, raccontando ancora una volta il più bieco lato oscuro del sogno americano. E così, dopo la Little Italy di Mean Streets (1973) e di Quei bravi ragazzi (1990), e dopo Casinò (1995), dove agli italiani si sostituivano gli ebrei statunitensi, o The Irishman (2019), in cui erano gli irlandesi a detenere il potere, questa è la volta del dramma epico ambientato negli anni venti del Novecento in cui i bianchi soppiantano i nativi americani (trailer).

sabato 21 ottobre 2023

Il caftano blu (Touzani 2022)

Pochissimi personaggi, ambiente piccolo, quasi claustrofobico, per un film pieno di intensità che indaga le relazioni umane e le enormi difficoltà di una vita passata nell'ombra di una sessualità di facciata e di scelte imposte dalla società.
Halim (Saleh Bakri) è un sarto e gestisce la sua attività con la moglie Mina (Lubna Azabal) in un negozio di Salé, antica e tradizionale città del Marocco. Il lavoro è tanto e l'aiuto di un apprendista è fondamentale. Per questo assumono il giovane Youssef (Ayoub Missioui), che, con il tempo, oltre a imparare il mestiere, rimane affascinato dal suo maestro e gli dichiara il suo innamoramento, turbando non poco Halim. Il sarto, però, fin ad allora ha vissuto la sua omosessualità nel silenzio e in segreti incontri anonimi negli spogliatoi dell'hammam (trailer).

venerdì 13 ottobre 2023

Asteroid City (Anderson 2023)

Che bello il nuovo film di Wes Anderson!
Tante idee, tante trovate, un'ambientazione altra, come a lui riesce sempre così bene, tanto più con l'ormai consueto overcasting, che fa il paio, nei titoli di coda, con i ringraziamenti del regista a nomi come Baumbach, Scorsese, De Palma e Spielberg, non un dettaglio.
Una giostra da cui non si vorrebbe scendere così presto e un incipit che appassiona. L'idea del metaspettacolo, a dire il vero, non è nuova, ma l'inizio del film che fa da cornice all'opera è davvero entusiasmante. In un rigoroso bianco e nero Bryan Cranston è il narratore che parla a noi spettatori dal palco di un teatro vuoto: dietro di lui uno scrittore, Conrad Earp (Ewan McGregor), che in vestaglia è seduto e lavora alla macchina da scrivere sullo stesso palco (trailer).

giovedì 5 ottobre 2023

The Palace (Polanski 2023)

Il film di Roman Polanski lascia interdetti e senza parole all'uscita dalla sala. Chi ama il cinema non può non pensare ai suoi capolavori, da Il coltello nell'acqua a Repulsion, da Cul de sac a Rosemary's Baby, da Chinatown a Tess, da La morte e la fanciulla a Il pianista e, anche più recentemente, da Carnage a L'ufficiale e la spia.
E pensare che Polanski ha scritto il film con Ewa Piaskowska e con un altro mostro sacro come Jerzy Skolimowski, con il quale aveva collaborato proprio per il suo lungometraggio d'esordio ne Il coltello nell'acqua (1962).
Che fine ha fatto l'autore di tante opere bellissime, capace di passare da un genere all'altro come un grande regista statunitense, ma con tutta la profondità di un cineasta europeo (trailer)?

mercoledì 27 settembre 2023

Following (Nolan 1998)

Il film d'esordio di Christopher Nolan è un thriller psicologico dalla struttura complessa, che mette in evidenza quello che sarà una caratteristica basilare del suo cinema: la deformazione del tempo attraverso il montaggio, in questo caso curato direttamente da lui (insieme a Gareth Heal), al pari di soggetto, sceneggiatura, fotografia e produzione.  
La pellicola è girata in bianco e nero e quelle immagini spesso sgranate e non perfette ricordano tanto un caposaldo degli anni '90 come Clerks di Kevin Smith (1994). Il titolo rimanda all'idea di pedinare le persone, seguirle, che nel film viene appunto definito "following", "shadowing". Bill (Jeremy Theobald), infatti, è un giovane e spiantato aspirante scrittore, che per trovare la giusta ispirazione e storie da raccontare segue le persone in strada, cercando di carpire qualcosa di loro, delle loro vite (trailer).

venerdì 22 settembre 2023

Io Capitano (Garrone 2023)

"Sembra esserci nell'uomo come nell'uccello un bisogno di migrazione, una vitale necessità di sentirsi altrove". Un calligramma a forma di pavone - con queste parole di Marguerite Yourcenar - campeggia a Casa Scalabrini, sede dell'Ecomuseo Casilino, casa di accoglienza per rifugiati richiedenti asilo e centro culturale identitario di Roma Est.
La frase sarebbe un perfetto esergo al film di Matteo Garrone, che racconta proprio quel bisogno, che va anche al di là delle esigenze di sussistenza dei suoi protagonisti.
Sì tratta di una pellicola difficile da analizzare dal punto di vista prettamente cinematografico. Troppe le implicazioni umane ed emotive di una pellicola che prende allo stomaco lo spettatore e lo attanaglia per oltre due ore, portandolo a casa con le riflessioni scaturite da una visione, che dimostra come in alcuni contesti la schiavitù sia ancora una realtà (trailer).

venerdì 15 settembre 2023

Passages (Sachs 2023)

Ira Sachs reinterpreta il triangolo amoroso, quello che nella storia del cinema è per antonomasia quello di Jules et Jim (Truffaut 1962), e lo declina ai tempi attuali, mettendo uno dei due uomini al vertice della piramide relazionale, cosicché il ruolo che fu di Jeanne Moreau è ora di Franz Rogowski, nei panni di Tomas, combattuto tra l'amore per Martin (Ben Whishaw) e la passione per Agathe (Adèle Exarchopoulos).
Passages è un film che deve tanto alla Nouvelle Vague per la sua capacità di entrare nelle pieghe delle relazioni amorose e nelle loro complicazioni assolutizzanti, ma le consonanze con il capolavoro truffautiano e con il cinema francese di quegli anni si limitano a questo e all'ambientazione parigina che peraltro, rispetto ad allora, non è affatto identitaria per la storia, che potrebbe avvenire ovunque (trailer).

lunedì 28 agosto 2023

Oppenheimer (Nolan 2023)

Christopher Nolan e il suo ennesimo film evento. Dopo tanta attesa, Oppenheimer è uscito e se ne sentirà parlare per un po', come per ogni recente pellicola del regista britannico.
La capacità di creare aspettative aè indubbia, il colossal dall'ingente budget da 100 milioni di dollari, girato in Imax 70 mm, verrà ripagato dagli incassi planetari, ma ancora una volta la sensazione è che Nolan realizzi un'enorme impalcatura senza convincere a pieno. Se però, in molti altri casi, i suoi film erano caratterizzati da parti iniziali folgoranti, e si sfilacciavano più avanti, con la conseguente difficoltà nel mantenere alta l'attenzione dello spettatore, stavolta la pellicola compie la parabola inversa e, dopo una prima parte lambiccata, ricolma di dialoghi sulla fisica, quantistica e non, riprende vigore grazie alla narrazione dei processi maccartisti ai danni del protagonista (trailer).

venerdì 25 agosto 2023

Emily (O'Connor 2022)

Al suo primo film da regista, l'attrice anglo-australiana Frances O'Connor gira un biopic su Emily Brontë, ma lo fa in maniera oleografica e in scia di numerose opere simili, letterarie e in costume. Laddove tutto è inevitabilmente già noto, tanto più all'esordio, ci si aspetterebbe qualcosa di più, senza dubbio. Eppure il film inizia con un bel movimento di macchina, che lascia ben sperare: Emily (una bravissima Emma Mackey, già eroina di Sex education e poi in Barbie) è sdraiata su un divano; la mdp la riprende in prospettiva centrale e poi si avvicina roteando sul volto in primo piano; titoli di testa. Poi però, praticamente più nulla, fatta eccezione per un paio di bei surcadrage che sfruttano le finestre su panorami collinari degni di un western (trailer).

venerdì 11 agosto 2023

Barbie (Gerwig 2023)

Il femminismo come non l'avevamo mai immaginato, nascosto sotto una scorza pop e glamour, che solo all'apparenza sembra contraddirlo, eppure non meno arrabbiato e tagliente, come è giusto che sia. Una scommessa pienamente vinta da Greta Gerwig, che prosegue con coerenza su una linea già tracciata con un film che stavolta semplifica e rende divulgativo (talvolta fin troppo) lo scontro tra femminismo e patriarcato, riuscendo persino a far ridere - e non è poco dato l'argomento - attraverso una commedia intelligente (trailer).

lunedì 31 luglio 2023

Fallen Leaves (Kaurismäki 2023)

Tra colori pastello e luoghi in cui sembrerebbe possibile solo l'angoscia esistenzialista di Munch o Kirchner, Aki Kaurismäki inscena una delle più sgangherate storie d'amore degli ultimi anni, in una Helsinki cronologicamente incollocabile, nella quale ci sono i juke box e le copertine dei vinili nei locali; le radio sono il mezzo più utilizzato per informarsi su ciò che succede nel mondo, ma allo stesso tempo ci sono i cellulari e internet, mentre un calendario segna l'anno 2024 (trailer).
Dopo un po' lo spettatore capisce di essere vittima dell'estro del regista finlandese e abbandonarsi affondando nella poltrona è la cosa migliore da fare, poiché di certo, nonostante la cupezza dell'atmosfera e la depressione dei personaggi, si riderà di gusto molte volte nel corso della pellicola.

venerdì 14 luglio 2023

Rapito (Bellocchio 2023)

Marco Bellocchio racconta un episodio di cronaca che infiammò l'Italia e l'intera Europa, in un film bellissimo, di grande intensità emotiva, girato con la solita maestria e che permette di affrontare temi delicati sul piano storico, religioso, politico e ideologico. Il tutto confezionato dalla notevole scenografia di Andrea Castorina, coadiuvata dagli effetti speciali di Rodolfo Migliari; dalla musica - a tratti dai toni herrmanniani - di Fabio Massimo Capogrosso; e dalla coinvolgente fotografia di Francesco Di Giacomo.
Lo spunto, per Bellocchio, è stato il libro di Vittorio Messori, Io, il bambino ebreo rapito da Pio IX. Il memoriale inedito del protagonista del «caso Mortara» (Mondadori, 2005), che pubblica il testo scritto dallo stesso Edgardo Mortara, in piena difesa della posizione pontificia; e poi quello di Daniele Scalise, Il caso Mortara. La vera storia del bambino ebreo rapito dal papa (Mondadori, 1997), a cui si è liberamente ispirato. Va ricordato, inoltre, che sulla storia era già Spielberg (leggi) e che il regista piacentino ha iniziato il suo progetto quando ha saputo, durante le riprese de Il traditore, che il cineasta americano lo aveva abbandonato (trailer).

giovedì 29 giugno 2023

In viaggio con Jacqueline (Hamidi 2016)

Mohamed Hamidi e la leggerezza. Il regista algerino racconta una fiaba bucolica con i toni della commedia, sottolineando il valore delle differenze e l'arricchimento che queste possono rappresentare per ciascuno di noi. 
Fatah (Fatsah Bouyahmed) è un contadino di un piccolo villaggio algerino che parte per la Francia con la sua mucca di razza tarina Jacqueline, per portarla al salone dell'agricoltura di Parigi. Eccetto il viaggio in nave, il suo obbiettivo è arrivare nella capitale a piedi, un'intenzione che gli permetterà di conoscere diverse realtà francesi (trailer).

domenica 18 giugno 2023

La storia infinita (Petersen 1984)

Difficile incontrare qualcuno che nel 1984 avesse tra i 6 e i 15 e non ricordi La storia infinita, un film cult, un romanzo di formazione, che utilizza la fantascienza per raccontare la crescita come percorso individuale.
Adattato dall'omonimo romanzo di Michael Ende (1979, in Italia edito nel 1981 da Longanesi), best seller da oltre dieci milioni di copie, venne girato dal tedesco Wolfgang Petersen e fu il film più costoso mai girato in Germania, un vero e proprio colossal da 25 milioni di dollari. A contribuire all'immarcescibilità della pellicola, indubbiamente, la musica di Klaus Doldinger e Giorgio Moroder, la cui title track, The Neverending Story, cantata da Limahl, è davvero uno dei motivi più celebri degli anni '80. Il film, dato il successo, ebbe anche due altri episodi, La storia infinita 2 (Trumbull Miller 1990) e La storia infinita 3 (MacDonald 1994), che non ebbero l'impatto del primo (trailer).

sabato 20 maggio 2023

Toro scatenato (Scorsese 1980)

Il corpo di Robert De Niro chiuso in una cella, tra ombre, molte, e squarci di luce, pochi, che lo illuminano. È la sequenza più simbolica del film, quella che riassume la vita fatta di contrasti di Jake LaMotta, campione dei pesi medi, pugile professionista dal 1941 al 1954, grande rivale di un mito del ring come Sugar Ray Robinson.
Martin Scorsese trasse il soggetto dall'autobiografia dello stesso pugile, Raging Bull: My Story (1970), che venne adattata dalla sceneggiatura di Paul Schrader e di Mardik Martin. La pellicola venne girata in bianco e nero, poiché nell'immaginario collettivo le immagini di LaMotta - sui giornali e in tv - erano così, e il direttore della fotografia, Michael Chapman, dichiarò di essersi ispirato ai fotografi degli anni '40 di Life. Toro scatenato resta ancora oggi, indubitabilmente, uno dei massimi capolavori di Martin Scorsese, uno di quelli in cui la sua poetica è espressa nella maniera più cristallina, in cui il suo cinema dà il meglio di sé, con i temi a lui più cari: successo, fallimento, espiazione in senso cristiano e redenzione. La storia di Jake LaMotta è quella di un grande perdente, e i loser non fanno la storia (anche se non sempre), ma fanno letteratura e, in questo caso, splendido cinema (trailer).

lunedì 8 maggio 2023

Mon crime - La colpevole sono io (Ozon 2023)

Una piscina viene inquadrata in prospettiva centrale: per la cronaca si tratta di quella della Villa del barone Empain a Bruxelles. François Ozon inizia così il suo nuovo film, con quella che ha tutta l'aria di essere un'esplicita firma che rimanda al suo Swimming pool (2003). 
Madeleine Verdier (Nadia Tereszkiewicz) occupa quell'inquadratura, uscendo dall'appartamento da cui l'abbiamo sentita urlare: ha subito una violenza, si è liberata, ha sparato al produttore Monferrand (Jean-Christophe Bouvet), che le aveva promesso un ruolo al cinema, e ora se ne va.
È l'inizio di una spassosa commedia di grande finezza, che affronta tematiche attuali calandole nel contesto francese tra le due guerre mondiali, sfruttando l'opera teatrale di Georges Berr e Louis Verneuil Mon Crime (1934), da cui è liberamente tratta (trailer).

domenica 30 aprile 2023

Il sol dell'avvenire (Moretti 2023)

Nanni, fortissimamente Nanni!
Nanni Moretti celebra se stesso, ma allo stesso tempo coccola i suoi spettatori di sempre e, in una frase de Il sol dell'avvenire, c'è tutto il suo rapporto col pubblico: "mi piace dire che non ci penso, ma non so se è vero".
Il regista romano, tra egocentrismo (da leggere come qualità indiscussa in questo caso) e malinconia, ha realizzato una pellicola imperdibile per chi ama il suo cinema da sempre e per chi, non conoscendolo, può partire da qui e andare a ritroso. Un'antologia dei suoi tormentoni, dei suoi riti, delle ossessioni delle sue manie - per dirla con Battiato che torna in colonna sonora come nei tempi migliori -, dalle scarpe ai dolci, dall'etica cinematografica al comunismo, dai riti quotidiani agli intermezzi con i suoi pensieri ad alta voce e alle canzoni cantate a squarciagola e non sempre in maniera intonata (trailer).

martedì 11 aprile 2023

The Whale (Aronofsky 2022)

Adattandolo dall'omonima pièce teatrale di Samuel D. Hunter (2012), Darren Aronofsky, cinque anni dopo Madre!, gira un altro film disturbante, ma rispetto a quell'horror scentrato e poco riuscito, questo dramma psicologico, tra letteratura americana e complesse dinamiche familiari, è un deciso passo avanti, pur conservando alcuni eccessi ampiamente rinunciabili.
La sceneggiatura, firmata dallo stesso Hunter, nonostante alcuni passi a vuoto fortemente didascalici, resiste alle due ore di pellicola, e la prova di Brendan Fraser, ben affiancato da Hong Chau e dalla giovanissima Sadie Sink, amata dagli appassionati di serie tv per il suo ruolo di Max in Stranger Things, rendono il film un'opera toccante, spingendo lo spettatore a empatizzare con il protagonista (trailer).
Charlie (Brendan Fraser) è un uomo obeso, al punto da aver compromesso la propria deambulazione e la salute degli organi, cosicché il suo cuore è ormai a un passo dal collasso.

martedì 4 aprile 2023

Saluto a Ryūichi Sakamoto (17/1/1952 - 28/3/2023)

“Elettronica e Oriente, così conquisto il mondo” aveva detto una volta Ryūichi Sakamoto, uno dei più grandi interpreti musicali del cinema degli ultimi 40 anni.
Sakamoto è morto pochi giorni fa, sconfitto da un cancro che lo aveva colpito prima alla gola e poi al retto, a soli 71 anni. Compositore di altissimo profilo, amante di John Coltrane, dei Beatles, di John Cage, come musicista si è districato tra avanguardia, elettronica e synth pop, senza mai perdere di vista la musica etnica orientale e il jazz, una delle sue prime passioni. Oltre i circa venti album da solista, agli appassionati di cinema lascia 45 colonne sonore per il grande schermo, con alcuni indimenticabili capolavori.

mercoledì 29 marzo 2023

Miracle (Lee 2021)

Una tragica commedia, un romanzo di formazione, un'incredibile storia vera accaduta negli anni ottanta a Bonghwa-gun, un villaggio rurale tra le montagne della Corea del Sud, nella regione del Gyeongsang Settentrionale.
Jang-hoon Lee, al suo secondo lungometraggio dopo lo struggente melodramma Be With You (2018), recupera quella vicenda e la rende una fiaba emozionante, in grado di raccontare con leggerezza il dolore, la spinta determinata da questo, i sensi di colpa, la paura del fallimento e il raggiungimento di un sogno, che soddisfa desideri intimamente personali e allo stesso tempo utili all'intera comunità. Idealismo e pragmatismo si fondono insieme. Meritatissimo premio al Far East Film Festival di Udine del 2022 (trailer).

mercoledì 22 marzo 2023

Gli spiriti dell'isola (McDonagh 2022)

Il regista londinese Martin McDonagh, che al suo ultimo lavoro aveva incantato con Tre manifesti a Ebbing, Missouri (2022), scrive e gira un altro film che merita grande attenzione, vincendo come allora il premio per la migliore sceneggiatura alla Mostra del cinema di Venezia, stavolta bissato anche ai Golden Globe, dove si è aggiudicato anche il titolo di miglior commedia e di film con il migliore attore protagonista, Colin Farrell, che ha vinto anche in laguna. Alle otto candidature dei Golden Globe, con tre premi vinti, hanno fatto seguito le nove candidature agli Oscar, dove però il film è rimasto a bocca asciutta (trailer).

sabato 4 marzo 2023

Le otto montagne (Van Groeningen e Vandermeersch 2022)

Il monte Sumeru è un'altissima montagna posta al centro del mondo, attorno al quale ci sono otto mari e otto montagne. Da questa leggenda nepalese prende il titolo il premio Strega del 2017, scritto in maniera parzialmente autobiografica da Paolo Cognetti, pubblicato da Einaudi l'anno prima e adattato per il cinema da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, ottenendo la vittoria del premio della giuria a Cannes. Storia di formazione, di un'amicizia, della vita di due bambini, due ragazzi, due uomini differenti eppure così vicini come a tutti probabilmente ci capita di essere con alcune delle persone più importanti delle nostre esistenze (trailer).

lunedì 20 febbraio 2023

Decision to leave (Park Chan-Wook 2022)

Park Chan-Wook si cimenta in un neo noir, che coniuga un poliziesco tradizionale a dinamiche psicologiche complesse, tra agenti, relazioni matrimoniali e non, morti casuali o omicidi premeditati, moventi e indizi. Un po' Hitchcock, un po' Almodovar, tra romanticismo, amore distruttivo, perversa seduzione e abissi dell'animo umano... 
A Pusan, seconda città della Corea dopo Seoul, gli agenti sparano al poligono e commentano il tasso di omicidi nei loro discorsi quotidiani, per poi essere chiamati al sopralluogo per la morte di un uomo caduto da un dirupo (trailer).

martedì 14 febbraio 2023

Everything Everywhere All At Once (Kwan - Scheinert 2022)

I due registi statunitensi, Daniel Kwan e Daniel Scheinert, girano il loro secondo film insieme, dopo Swiss Army Man - Un amico multiuso (2016), sotto lo pseudonimo che unisce i loro nomi, Daniels, e creano una giostra vorticosa e caotica da cui si scende con le vertigini e tante, ma tante risate, con la sensazione di aver trascorso due ore e mezzo in un mondo che mescola i Monty Python e i fratelli Wachowski, con un tocco di estremo oriente (in cui si notano le origini asiatiche di Kwan), un territorio del possibile in cui "non ci sono regole", di questo si può star certi.
Everything Everywhere All At Once non dà tregua, è una pellicola dal ritmo forsennato, in cui il montaggio è dominante, alternando tempi, dimensioni e personaggi, che sembrano lanciati nella centrifuga di una lavatrice (trailer).

sabato 4 febbraio 2023

Babylon (Chazelle 2022)

Il film di Damien Chazelle è il capolavoro che avrebbe potuto essere ma non è stato. Una pellicola potenzialmente bellissima, che si perde durante il suo svolgimento diventando un guazzabuglio a cui la continua addizione di elementi e di sottotrame non fa che aumentare l'irrequietezza dello spettatore sulla poltrona, che nell'ultima ora di narrazione si rivela sempre più scomoda. Si è pronti a lasciarla da un momento all'altro, eppure il regista ha sempre almeno un'altra sequenza da mostrarci... C'è materiale per almeno tre film in Babylon e non riuscire a tagliare qualcosa per non dover rinunciare a nulla è il suo più grande difetto (trailer).

lunedì 30 gennaio 2023

Cantando sotto la pioggia (Donen - Kelly 1952)

Il musical più famoso di sempre? Il più bello di sempre? Chissà, a ciascuno la sua risposta. Indubbiamente Singing in the rain è un caposaldo della storia del cinema, una delle pellicole che meglio di ogni altra ne ha raccontato, con la leggerezza propria del genere, il fondamentale passaggio dal muto al sonoro. Uno dei grandissimi capolavori metacinematografici di Hollywood, giocato sul crinale tra realtà e finzione, che alterna commedia, romanticismo scanzonato e numeri di danza - peraltro con Fred Astaire come consulente -, il tutto condito da musiche coinvolgenti e che restano in mente (Nacio Herb Brown, Roger Edens, Al Goodhart, Al Hoffman, Lennie Hayton) e dalla fotografia di Harold Rosson, con un technicolor smagliante.

domenica 22 gennaio 2023

Le vele scarlatte (Marcello 2022)

Pietro Marcello mette in immagine la poesia e, a tratti, sembra di rivedere il tocco e lo sguardo di Eric Rohmer! Realismo magico ed empatia per un film bellissimo, che scuote e commuove in pronfondità.
Dopo un classico della letteratura statunitense come Martin Eden (2019), stavolta ne adatta liberamente uno russo, Le vele scarlatte di Aleksandr Grin (1923), che ancora oggi ispira l'annuale "festa delle vele scarlatte" di San Pietroburgo, e ci regala emozioni dall'inizio alla fine inserite in una forma sublime. Come nel film precedente, in cui il riferimento all'anarchico Errico Malatesta durante la manifestazione del 1° maggio 1920 a Savona dava una chiave al film, in questo caso a svolgere la stessa funzione è la frase posta a esergo della pellicola, tratta dal romanzo, "I cosiddetti miracoli si possono compiere con le proprie mani". E sono proprio le nodose mani di Raphael (Raphaël Thiéry), un falegname artista con il volto del postino Roulin di Van Gogh, a lavorare e a creare oggetti per sostenere la sua famiglia sui generis (trailer).

martedì 17 gennaio 2023

Saluto a Gina Lollobrigida (4/7/1927 - 16/1/2023)

A 95 anni se ne è andata Gina Lollobrigida.
Un'importante carriera nel cinema, che l'ha portata a vincere sette David di Donatello e due Nastri d'argento in Italia, ma soprattutto un golden globe (nel 1961 come "miglior attrice del mondo") e poi l'onore della stella sull'Hollywood Walk of Fame nel 2018. A questi si aggiungano il titolo di grand'ufficiale della Repubblica italiana e di cavaliere della Legion d'onore francese.

sabato 14 gennaio 2023

Pinocchio di Guillermo del Toro (Del Toro - Gustafson 2022)

Bisogna tradire un classico per rendergli onore oppure è meglio riprodurre l'opera originaria in maniera fedele? Forse, a ben guardare, è inutile rispondere a questa domanda, poiché non c'è una regola aprioristica di fronte alla creazione di una nuova opera ed è certamente vero che si possa realizzare qualcosa di bello sia seguendo una strada che l'altra.
Guillermo del Toro ha scelto la prima via e lo ha fatto ottenendo un gran risultato, ma sia chiaro, nel suo Pinocchio, di Collodi c'è ben poco e la favola che il cinema ha trasposto innumerevoli volte, anche con ottimi risultati filologici (come si diceva qualche anno fa nell'analisi del Pinocchio di Garrone, 2019), stavolta è funzionale a raccontare una storia nuova (trailer).

lunedì 9 gennaio 2023

The Fabelmans (Spielberg 2022)

"Quando l'orizzonte è in alto, è interessante. Quando è in basso è interessante. Quando è in mezzo, è una merda". John Ford dixit!

David Lynch interpreta uno dei più grandi autori del cinema statunitense: è l'ultima sequenza del film il più grande sussulto di The Fabelmans, ultima e personalissima opera di Steven Spielberg.
In un testa-coda di grande effetto, dall'altro capo dell'epifania lynchiana lo stesso Spielberg introduce la sua pellicola ringraziando gli spettatori e inneggiando alla "magia della sala, chiaro strale anti-piattaforme, arricchito dalla riflessione che si tratta del film più intimo della sua carriera (trailer).

giovedì 5 gennaio 2023

Il corsetto dell'imperatrice (Kreutzer 2022)

Impossibile sedersi in sala per guardare questo film e non pensare a quelli di Ernst Marischka (La principessa Sissi, 1955; Sissi - La giovane imperatrice, 1956; Sissi - Destino di una imperatrice, 1957).
Il confronto, però, pur se inevitabile, è improponibile. La trilogia degli anni '50, infatti, partiva dalla storia di un fidanzamento osteggiato che giungeva al matrimonio, in una versione fiabesca, quasi disneyana della biografia di Elisabetta di Baviera, un Romeo e Giulietta dal lieto fine; proseguiva con le difficoltà della vita di corte, e si concludeva con i viaggi per l'Europa e l'ostilità del nord Italia nei confronti della coppia di imperatori non riconosciuta. In tutti e tre, nei panni di Sissi, c'era una divina Romy Schneider, principessa bellissima, quasi sempre sorridente, nonostante le crisi e gli ostacoli da superare (trailer).