giovedì 31 luglio 2014

Il grande caldo (Lang 1953)

Un Fritz Lang in tono minore, indubbiamente. Chi dovesse imbattersi in questo film, non pensi al maestro del cinema espressionista, ma ad un buon regista degli studios, che nella fattispecie è la Columbia, la casa di produzione che acquisì i diritti del romanzo scritto da William P. McGivern, pubblicato a puntate dal Saturday Evening Post nel 1952 .
La pellicola ha ripreso il titolo del libro, una frase idiomatica statunitense che fa riferimento all'inasprirsi della polizia contro la malavita. Ed in effetti la storia racconta proprio questo, affrontando un caso di corruzione, ingiustizia, disgraziate casualità e vendetta che animano il poliziotto Dave Bannion (Glenn Ford) a lottare da solo contro la criminalità organizzata... tutto questo sì, in perfetta sintonia con una delle costanti tematiche di Fritz Lang: l'assenza di fiducia per la giustizia istituzionale.

sabato 26 luglio 2014

Signore & signori (Germi 1965)

Grande commedia tagliente sulla provincia italiana, strutturata in episodi che approfondiscono e denunciano la mentalità benpensante e ipocritamente eticizzante di quegli anni.
Pietro Germi, maestro al pari di Antonio Pietrangeli nell'analisi di quella società, di fatto realizza un film che sensibilizza la collettività sull'allora attualissima questione aperta del divorzio, allora ancora non legale (in questo senso basti pensare soprattutto al successivo Alfredo Alfredo, 1972).

domenica 20 luglio 2014

Il magnifico cornuto (Pietrangeli 1964)

Ispirato dalla commedia teatrale Le Cocu Magnifique di Fernand Crommelynck (1921), questo film di Antonio Pietrangeli, seppur con un tono scanzonato, a cui contribuiscono le musiche di Armando Trovajoli, è un saggio sull'essenza della gelosia, quella della peggior specie, da intendersi come devianza possessiva dei sentimenti, insicurezza cronica e totale mancanza di fiducia nei confronti dell'altro. Il regista evidenzia in tutta la storia le contraddizioni e i comportamenti paranoici di un marito ossessionato dalla fedeltà della moglie, portando la loro relazione da una serena felicità ad un matrimonio di facciata, di rappresentanza, sui quali tutti i membri della comunità sparlano e spettegolano... (vedi il film)

sabato 19 luglio 2014

Mystic River (Eastwood 2003)

Poco dopo l'uscita è stato celebrato come il più bel film diretto da Clint Eastwood e, nonostante i numerosi capolavori girati dal regista di San Francisco prima e dopo questa pellicola, questa affermazione resiste ancora al tempo.
Se il bellissimo Million Dollar Baby (2004) dell'anno seguente può essere paragonato ad un assolo, poiché la storia è incentrata soprattutto sulla figura di Maggie (Hilary Swank), Mystic River è un'eccezionale sinfonia, in cui l'orchestra è costituita da un cast davvero incredibile: Sean Penn, Tim Robbins, Kevin Bacon, Laurence Fishburne, Marcia Gay Harden e Laura Linney e, in un prezioso cameo, Eli Wallach, diretto dall'indimenticato "Biondo" che ne Il buono, il brutto e il cattivo (Leone 1966) insultava con il famoso "lo sai di chi sei figlio tu?"

mercoledì 16 luglio 2014

Mission (Joffé 1986)

Il magniloquente film di Roland Joffé è un affresco sul colonialismo in Sud America e sul contrasto delle due forze arrivate dall'Europa che determinarono il destino dei cosiddetti indios: gli stati colonizzatori, Spagna e Portogallo, e la Chiesa.
La struttura narrativa ruota attorno alla lettera indirizzata al papa, che il cardinale Altamirano sta scrivendo dalla città di Asunción, sui fatti conseguenti il Trattato di Madrid del 1750, che costrinse la Spagna a cedere al Portogallo alcuni territori gestiti dai gesuiti con le loro missioni, che vennero così soppresse. La scelta di datare la lettera al 1758, anno che segnò il passaggio al soglio pontificio da Benedetto XIV a Clemente XIII, con alcuni mesi di sede vacante, è forse il segno della volontà di non dare un destinatario certo dell'epistola.

venerdì 11 luglio 2014

Quando la città dorme (Lang 1956)

Ben lontano dai capolavori espressionisti del periodo tedesco, questo film, tratto dal romanzo di Charles Einstein The Bloody Spoor (1953), fu il penultimo girato da Fritz Lang negli Stati Uniti, dove il regista austriaco si era trasferito sin dal 1934.
La pellicola, che insieme a Il grande caldo (1953) e L'alibi era perfetto (1956) costituisce una sorta di trilogia incentrata sul potere dei mezzi di comunicazione, è comunque una commedia in versione noir di buon livello che, trattando di stampa, almeno inizialmente cita, omaggiandolo, il capolavoro dei capolavori sull'argomento, Quarto potere (Welles 1941), film con il quale, in ostentata evidenza, condivide la produzione della RKO.

domenica 6 luglio 2014

Synecdoche - New York (Kaufman 2008)

Il tanto atteso film di Charlie Kaufman, dopo sei anni di Purgatorio, è finalmente uscito nelle sale italiane.
L'attesa era motivata dalla curiosità per l'opera prima di uno sceneggiatore divenuto famoso per aver scritto pellicole come Essere John Malkovich, Il ladro di orchidee (Jonze 1999 e 2002) o Se mi lasci ti cancello (Gondry 2004).
Ed era inevitabile che la sceneggiatura avesse un ruolo fondamentale: non è un caso che lo stesso titolo del film sia una figura retorica, la sineddoche appunto (ma è anche un gioco di parole con Schenectady, la zona di New York in cui la storia è ambientata). La sostituzione di una parola in luogo di un'altra, infatti, è un escamotage spesso utilizzato durante il film e che più volte farcisce i dialoghi tra i personaggi, che in qualche modo sono essi stessi delle sineddochi, poiché alternano più ruoli che li vedono protagonisti della vicenda principale, ma anche dello spettacolo teatrale palesemente autobiografico messo in scena da Caden Cotard (Philip Seymour Hoffman).

martedì 1 luglio 2014

La gelosia (Garrel 2013)

Il nuovo film di Philippe Garrel, presentato a Venezia lo scorso anno, è un piccolo saggio disincantato sui rapporti di coppia, in cui l'amore è il vero e inafferrabile protagonista che, contrariamente al detto virgiliano, non vincit omnia, poiché nella vita reale si scontra con le persone reali, il loro passato, le loro disillusioni, i loro difetti...