domenica 25 febbraio 2018

Bande à part (Godard 1964)

Ci sono i film belli, quelli importanti nella filmografia di un autore, di un interprete, per un'intera epoca...
Bande à part, appena restaurato e tornato in sala, è tutto questo e qualcosa di più, una pellicola che va considerata di diritto tra i manifesti di quel movimento che a cavallo tra anni '50 e '60 ha cambiato la storia del cinema: durante il film persino l'insegna di un negozio riporta chiaramente la scritta Nouvelle vague.

sabato 17 febbraio 2018

The Post (Spielberg 2017)

Steven Spielberg e la noia del compito ben fatto ma privo della pur minima brillantezza.
La versione doppiata in italiano è un disastro, ma quella in lingua originale non stravolge il giudizio sul film, che resta ben girato, ben recitato e con una storia che andava raccontata, ma noioso e scontato, utile più ad una scuola di cinema che voglia insegnare gli schemi sugli sviluppi di una trama che allo spettatore in sala che vorrebbe essere avvinto o almeno intrigato...
Potrebbe rischiare di essere considerata blasfemia cinematografica, ma anche Tom Hanks e Meryl Streep - stavolta meglio lui di lei - non vanno oltre un'interpretazione standard, senza particolari acuti, e la musica di John Williams, convenzionale come non mai, contribuisce all'esito della pellicola, a caccia di Oscar ma non certo di novità, se non nella bellissima locandina, categoria, però, ancora non inserita tra i premi assegnati dall'Academy Award (trailer).

giovedì 8 febbraio 2018

Chiamami col tuo nome (Guadagnino 2017)

Luca Guadagnino tra Bernardo Bertolucci, Xavier Dolan e la Nouvelle vague... 
A partire dal romanzo di successo dell'egiziano statunitense André Aciman (Call by Your Name, 2007), il regista siciliano recupera la sceneggiatura già scritta da James Ivory e gira una storia d'amore, inaspettata, coinvolgente, in una calda e indolente estate lombarda, laddove il libro prevedeva la costa ligure e Roma (trailer).