martedì 24 novembre 2020

Fantasmi a Roma (Pietrangeli 1961)

Da un soggetto di Ennio Flaiano, Ruggero Maccari, Antonio Pietrangeli, Ettore Scola e Sergio Amidei, e  da una sceneggiatura che coinvolse gli stessi nomi tranne l'ultimo, non ci si può aspettare altro che un capolavoro.
Eppure Fantasmi a Roma, prodotto da Franco Cristaldi, non può essere di certo considerato un tipico prodotto della commedia all'italiana: si tratta, infatti, di un film teatrale, quasi completamente ambientato in interni; in costume, dato che i personaggi appartengono a diverse epoche storiche; non aderente alla realtà, poiché i suoi protagonisti sono di fatto degli ectoplasmi, e privo di caratterizzazione borghese.  
Della commedia all'italiana, però, restano la critica sociale, soprattutto del boom economico, pronto a seppellire tutto in nome del guadagno e degli affari, non scevri dalla corruzione, e gli interpreti, su tutti Marcello Mastroianni e Vittorio Gassman, due dei "mostri" della commedia all'italiana (guarda il film).

mercoledì 18 novembre 2020

Fiori d'equinozio (Ozu 1958)

Scontri generazionali che mettono a confronto la mentalità di genitori e figli, tradizione e modernità, nel Giappone degli anni cinquanta in questa splendida commedia di Yasuhiro Ozu, la prima opera a colori del maestro nipponico.
Il regista di Viaggio a Tokyo (1953), considerato un punto di riferimento imprescindibile per autori del calibro di Kurosawa e Mizoguchi, in Fiori d'equinozio affronta un tema sociale importante come il matrimonio e riesce a rendere leggere questioni esistenziali, con un tocco riconoscibile tra mille. L'autorialità in Ozu, infatti, è costantemente ravvisabile nell'uso dell'inquadratura fissa e dei campi vuoti, che sospendono la narrazione e lasciano spazio alla riflessione: è il concetto filosofico zen del mu, non a caso l'unico ideogramma inciso sulla tomba del regista.

sabato 14 novembre 2020

Le notti di Cabiria (Fellini 1957)

Per questa pellicola, Oscar come miglior film straniero nel 1958, Giulietta Masina, premiata come migliore attrice a Cannes 1957, tornò ad interpretare la prostituta romana Cabiria, cinque anni dopo averlo fatto, per un cameo, ne Lo sceicco bianco (Fellini 1952). Il personaggio, peraltro già abbozzato per uno dei mediometraggi de L'amore di Rossellini (1948), poi sostituito da Il miracolo, venne trasformato in quello di protagonista nella pellicola che Fellini, che Giulietta Masina aveva sposato il 31 ottobre 1943, le ritagliò addosso creando un'opera di assoluta sensibilità, anche grazie alla collaborazione, in fase di scrittura, di Ennio Flaiano, Tullio Pinelli e Pier Paolo Pasolini, come consulente per il romanesco.

domenica 8 novembre 2020

In the mood for love (Kar-wai 2000)

A vent'anni dalla sua uscita, In the mood for love va indubbiamente annoverato tra i capolavori di questa prima parte del secolo e, forse, a tutt'oggi la migliore pellicola di Wong Kar-wai, sicuramente, per chi scrive, il più bel film sentimentale di questi due decenni e non solo.
Il titolo inglese, tratto dall'omonima canzone di Bryan Ferry del 1999 (ascolta), che al regista sembrò perfetto per l'atmosfera del film, spiega in qualche modo quello maggiormente metaforico originale, in cantonese, Faa yeung nin wa, cioè "l'età della fioritura", decisamente più poetico, ma che in effetti può essere messo in relazione con la stessa disposizione all'amore. La canzone, non inserita nella bellissima colonna sonora, venne usata per il trailer.

mercoledì 4 novembre 2020

Saluto a Gigi Proietti (2/11/1940 - 2/11/2020)

Con l'assurda precisione della morte, Luigi Proietti, per tutti Gigi, se ne è andato lo stesso giorno in cui era nato, ottant'anni fa, a Roma, in un giorno già funesto per gli amanti del cinema, che nel 1975 aveva portato via Pier Paolo Pasolini.
L'attore, regista, doppiatore, era cresciuto a Roma, nel rione popolare del Tufello, aveva studiato giurisprudenza senza laurearsi, e proprio ai tempi dell'università aveva esordito a teatro nel Can Can degli italiani di Giancarlo Cobelli (1963). Il suo mondo precipuo sarà sempre il teatro, va detto, ma la sua carriera cinematografica è stata di tutto rispetto.

domenica 1 novembre 2020

Saluto a Sean Connery (25/8/1930 - 31/10/2020)

Era nato a Edimburgo novant'anni fa, sir Thomas Sean Connery si è spento nel sonno nella sua casa alle Bahamas. Da diciassette anni non compariva sul grande schermo, quello che dal 1954 era stato il suo habitat naturale.