martedì 25 gennaio 2022

West Side Story (Spielberg 2021)

Rigorosamente per amanti della storia del cinema! Sedetevi in sala solo se siete pronti a emozionarvi dall'inizio alla fine e ad uscire dal cinema cantando.
Quasi mai un remake riesce ad appassionare quanto l'originale, ma nel caso di restituzioni filologiche e ben curate - si pensi al puntualissimo Psycho di Gus Van Sant (1998) - l'amore per una pellicola cult e la possibilità di riviverne a pieno le emozioni possono scatenare una virtuosa reazione a catena (trailer). 

giovedì 20 gennaio 2022

Un eroe (Farhadi 2021)

Asghar Farhādi dimostra ancora una volta di essere un grande autore. Dopo aver vinto due Oscar per il miglior film straniero con Una separazione (2011) e Il cliente (2016) e aver inanellato pellicole come Il passato (2013) e Tutti lo sanno (2018), il regista iraniano con Un eroe vince il Grand Prix Speciale della Giuria a Cannes confermando tutto il suo talento.
Il suo è un cinema sociale, di grande impatto emotivo, capace di farci riflettere sulle diverse facce della verità, stavolta più che mai.
Rahim Soltani, interpretato da uno straordinario Amir Jadidi, è un uomo in difficoltà, in carcere per una brutta storia di fiducia tradita, soldi spariti e debiti contratti. Nei suoi pochi giorni di congedo fa di tutto per sanare la sua situazione e, grazie ad una borsa con del denaro trovata dalla sua compagna Farkhondeh, le cose sembrano migliorare, ma le complicazioni sono dietro l'angolo e convincere tutti è davvero molto difficile (trailer).

domenica 16 gennaio 2022

Sogni d'oro (Moretti 1981)

Un cult nella filmografia di Nanni Moretti, prodotto da Renzo Rossellini e vincitore del Leone d'Argento a Venezia. Il regista romano con Sogni d'oro risponde con grande spirito polemico e sarcastico a tutte le critiche ricevute per i primi due film (Io sono un autarchico, 1976; Ecce Bombo, 1978). Raccontare i giovani in maniera troppo elitaria, personalistica ed egocentrica, con un intellettualismo che in realtà non li rispecchiava.
Sono le critiche di sempre verso i grandi autori, ai quali si chiede di raccontare tutto, da ogni punto di vista, pretendendo un'immediata e onnicomprensiva visione del mondo. Allora, come oggi tocca ad altri (ogni riferimento a Paolo Sorrentino non è affatto casuale), Moretti venne considerato un emulo del Fellini di 8 1/2 e il film venne accolto da un mostro sacro, ma tradizionalista, come Sergio Leone, con un derisorio "Fellini 8 1/2 m'interessa, Moretti 1 1/4 no". Fatalmente, però, narrare è principalmente narrare se stessi, e solo il tempo può dirci quanto un'opera possa delineare un'epoca e farne così un classico (trailer).

martedì 11 gennaio 2022

House of Gucci (Scott 2021)

Ascesa e caduta della casa Gucci, in versione pop. Ridley Scott, adattando l'omonimo libro di Sarah Gay Forden (2000), gira un biopic che ripercorre le tappe che portarono Maurizio Gucci (Adam Driver) a dirigere l'azienda di famiglia, grazie al ruolo non secondario di sua moglie, Patrizia Reggiani (Lady Gaga), fino al crollo rovinoso e tragico, che segnò il passaggio del marchio Gucci al di fuori della famiglia.
Un cast stellare che, oltre ad Adam Driver e Lady Gaga, vede due colossi come Jeremy Irons e Al Pacino nei ruoli del padre di Maurizio, Rodolfo Gucci, e del fratello di questo, Aldo, nonché Jared Leto, che per entrare in quelli di Paolo Gucci, figlio di Aldo, si trasforma fino ad essere irriconoscibile (trailer).

venerdì 7 gennaio 2022

One second (Yimou 2020)

Una dichiarazione d'amore per il cinema, in forma puramente poetica. One second di Zhang Yimou si pone di diritto al fianco di grandi capolavori metacinematografici del passato.
Il lirismo del soggetto e l'attenzione agli aspetti tecnici all'interno della cabina del proiezionista fanno subito pensare a Nuovo cinema Paradiso (Giuseppe Tornatore, 1988), ma che una delle prime sequenze, ambientata nel corso della notte, sia realizzata attraverso l'utilizzo dell'effetto notte, sembra essere un esplicito omaggio anche ad un altro capolavoro incentrato sul cinema, Effetto Notte di François Truffaut (1973).

martedì 4 gennaio 2022

Cry Macho (Eastwood 2021)

Mike Milo (Clint Eastwood) è una vecchia gloria del rodeo e Clint Eastwood ce lo racconta come solo i grandi registi sanno fare, senza il minimo ausilio della parola: una serie di fotografie del passato appese ad una parete, una delle quali si anima improvvisamente e vediamo il nostro eroe in gioventù disarcionato da cavallo e con la schiena rotta, come dice il ritaglio di giornale incorniciato.
Basterebbe questo a ricordarci che Clint Eastwood è un grande autore, ma a prescindere dai giudizi sul film, piacevole, narrativo, edificante, al cui contesto western contribuiscono in maniera determinante la fotografia di Ben Davis e la colonna sonora di Mark Marcina, la notizia è che lui sia lì, dietro e davanti la mdp, senza cedere di un passo, inossidabile come sempre, alla veneranda età di 91 anni (trailer).