mercoledì 24 febbraio 2021

Hiroshima mon amour (Resnais 1959)

Nella città della tragedia della bomba atomica Alain Resnais ambienta un film d'amore rarefatto, tragico e necessario, dal quale lo spettatore rimane affascinato ma allo stesso tempo annichilito.
Due corpi si abbracciano, si avvinghiano, si stringono... la loro pelle è ricoperta di quella che sembra essere polvere, sabbia, o meglio, cenere: il paragone immediato è con i corpi ritrovati a Pompei e Hiroshima è, in effetti, l'evento più simile a quello, con la differenza che duemila anni dopo la causa non fu naturale ma umana... Come considerare progresso il semplice trascorrere del tempo?
Durante quell'abbraccio non vediamo i volti dei due protagonisti (Emmanuelle Riva e Eiji Okada), ma le loro parole sono l'occasione per dare inizio a un documentario sulle conseguenze di Hiroshima (trailer).

mercoledì 17 febbraio 2021

Faustina (Magni 1968)

Dopo dodici anni da sceneggiatore, Luigi Magni iniziò la sua carriera da regista con questa commedia, che fonde l'amore per la storia di Roma, che sempre lo accompagnerà, con le tematiche allora molto sentite legate alla rottura del vincolo matrimoniale.
Faustina, di fatto, è una pellicola che, come altre in quegli anni, sostiene la necessità di una legge sul divorzio, che entrerà in vigore solo nel dicembre 1970 (la famosa legge 898). Il film di Magni condivide questo ruolo con opere quali Divorzio all'italiana (Germi 1961), I fuorilegge del matrimonio (Orsini-Taviani 1963), Scusi, lei è favorevole o contrario? (Sordi 1966), fino ad Alfredo Alfredo (Germi 1972), quasi un suggello alla legge ormai promulgata due anni prima (guarda il film).

lunedì 8 febbraio 2021

Tre colori - Film bianco (Kieslowski 1994)

Una splendida inquadratura in soggettiva dall'interno di una chiesa, dominata dal surcadrage della porta d'ingresso. Appena la mdp esce, ci accorgiamo che la soggettiva è quella della sposa, che si gira e, mentre i piccioni volano via in pieno sole, chiude gli occhi e bacia suo marito.
È indubbiamente l'immagine più bella e rasserenante della pellicola, un flashback (?) più volte ripetuto nel corso di un film che di rasserenante ha ben poco. Disturbante, ansiogeno, bellissimo, Film Bianco è il secondo segmento della trilogia dedicata agli ideali della Rivoluzione francese declinati in chiave intima e personale  da Krzysztof Kieslowski, così come i dieci mediometraggi del Decalogo (1988-89) lo erano stati per i comandamenti biblici (trailer).

mercoledì 3 febbraio 2021

Viale del tramonto (Wilder 1950)

Billy Wilder e il film metacinematografico per antonomasia della Hollywood classica, con una Gloria Swanson protagonista in stato di grazia, nei panni di una diva che, con l'avvento del sonoro, ha perso la sua notorietà che cerca di recuperare ossessivamente.
Viale del tramonto può essere riassunto così, ma queste parole non bastano per comprendere il rilevante ruolo che la pellicola riveste all'interno della storia del cinema statunitense, di cui costituisce a tutt'oggi uno dei capolavori di sempre, per la capacità di entrare nelle pieghe di un mondo fatto di luci sfolgoranti, come quelle che chiudono la storia, ma anche di ombre profonde, abissali (trailer).