lunedì 31 agosto 2015

Saluto a Wes Craven (2/8/1939 - 30/8/2015)

Con questa immagine abbiamo saputo, attraverso il suo profilo Twitter, che Wes Craven si è spento nella sua casa di Los Angeles, a causa di un tumore al cervello, all'età di 76 anni.
Per chi, come chi scrive, era bambino negli anni '80 e adorava i film che "mettevano paura", da vedere rigorosamente nottetempo, di nascosto dai grandi e magari con qualche altro pari età disposto a terrorizzarsi, Wes Craven è il cinema horror con l'H maiuscola, un ruolo che può condividere con John Carpenter e David Cronenberg, ma che allora non sapevamo distinguere, ci terrorizzavano e questo ci bastava.

venerdì 28 agosto 2015

Lettera da una sconosciuta (Ophüls 1948)

Tratto dall'omonimo racconto di Stefan Zweig (1922), Lettera da una sconosciuta è uno dei più grandi melodrammi e in assoluto uno dei massimi capolavori del cinema classico, quello dominato dalle major di Hollywood. 
Fu proprio una di queste, la Universal, a distribuire il secondo film del periodo americano - dopo Re in esilio (1947) - di Max Oppenheimer, meglio noto con lo pseudonimo di Max Ophüls, tedesco di nascita, francese d'adozione sin da prima della Seconda guerra mondiale, quando fece sparire anche l'umlaut dal suo cognome, che negli Stati Uniti perse anche la h, perché troppo vicino all'aggettivo awful (orribile).
La storia, ambientata nella Vienna di inizio Novecento, è quella dell'impossibile amore tra Lisa (Joan Fontaine) e il pianista Stefan Brand (Louis Jourdan), narrata attraverso una lettera appena recapitata a quest'ultimo...

lunedì 24 agosto 2015

Il sale della terra (Salgado - Wenders 2014)

Una meravigliosa storia da raccontare quella del fotografo brasiliano Sebastião Salgado e Wim Wenders non ha perso l'occasione di dedicargli un documentario, da ormai quindici anni la forma filmica da lui prediletta.

venerdì 21 agosto 2015

La 25ª ora (Lee 2002)

L'amore di Spike Lee per New York in un film in cui la Grande Mela, appena ferita dal tragico episodio dell'attentato alle Torri gemelle, fa da sfondo alla quintessenza del dolore... un film duro, angosciante se vissuto identificandosi con il suo protagonista, ma comunque indimenticabile, in una parola: bellissimo!

lunedì 17 agosto 2015

America Oggi (Altman 1993)

Si tratta probabilmente del massimo capolavoro della lunga e prolifica carriera di Robert Altman, e l'ennesima pellicola con il quale il regista statunitense dimostra di saper dirigere un cast composto da numerosi attori, analizzando la società americana di inizio anni Novanta - questo l'unico collegamento del titolo italiano che stravolge l'originale Short Cuts - attraverso le relazioni di coppia, tra amici, tra genitori e figli, e non solo.

giovedì 13 agosto 2015

The Village (Shyamalan 2004)

Dopo il grande successo de Il sesto senso (1998) e i seguenti Il predestinato - Unbreakable (2000) e Signs (2002), il cineasta indiano Manoj Nelliyattu Shyamalan, meglio noto come M. Night Shyamalan, ha realizzato quello che a tutt'oggi resta, secondo chi scrive, di gran lunga il suo capolavoro.
The Village è una pellicola difficile da inscatolare in un genere, poiché è allo stesso tempo un film in costume, drammatico, romantico e un thriller ai limiti della fantascienza, in grado di generare un effetto sullo spettatore pari a quello che lo splendido racconto breve di Fredric Brown La sentinella (1954) genera sul lettore...

venerdì 7 agosto 2015

Babadook (Kent 2014)

È sempre più difficile imbattersi in un bel film horror, ma quello dell'australiana Jennifer Kent è ben riuscito e, permettetemi il gioco di parole, rimette in pace con questo genere cinematografico!
E in effetti alla pellicola sono già stati riconosciuti diversi premi: dopo aver vinto come miglior opera prima il New York Film Critics Circle Award nel 2014, nel corso di quest'anno si è aggiudicato miglior film, miglior regia e migliore sceneggiatura agli AACTA Award, il premio australiano dedicato a cinema e televisione, nonché l'Empire Award, sponsorizzato dalla Sony Ericsson, come miglior horror (trailer).

mercoledì 5 agosto 2015

Roma (Fellini 1972)

Tutto l'amore e la dissacrazione di Federico Fellini nei confronti della sua città adottiva in un solo film, in cui si fondono indissolubilmente l'anima popolare e gli aspetti poetici fonte d'ispirazione del grande regista riminese, che li rimescola insieme con la sua fantasia deformante, eppure in grado di cogliere l'essenza intima di Roma come pochi altri.
Una pellicola-mosaico, fatta di luoghi, persone, voci e suoni, senza soluzione di continuità, in una narrazione che è sì autobiografica, come sempre in Fellini, ma è anche frutto dello sguardo lucido di chi ha una capacità di osservazione fuori dal comune.

lunedì 3 agosto 2015

Enrico IV (Bellocchio 1984)

Un piccolo gioiello a metà tra cinema e teatro.
Tratto dall’omonima pièce di Luigi Pirandello, arricchito dalla bella colonna sonora di Astor Piazzolla e, soprattutto, dalle interpretazione di attori del calibro di Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale su tutti, l’Enrico IV di Bellocchio è un film dal fascino indiscutibile.
Anni ’60: un gruppo di nobili e altoborghesi, in occasione di una festa di carnevale, è coinvolto in una cavalcata in abiti medievali. Enrico (Luciano Bartoli e Marcello Mastroianni), però, dopo una rovinosa caduta da cavallo, dimentica la finzione ed è convinto di essere davvero Enrico IV di Germania (1050-1106). Da allora tutti gli altri lo aiutano a mantenere in vita la sua realtà differita e assecondano la sua pazzia, ancora oggi, a metà degli anni ‘80…