martedì 30 agosto 2022

Crimes of the future (Cronenberg 2022)

In Inseparabili (1988) uno dei gemelli Mantle interpretati da Jeremy Irons si chiedeva perché non esistessero concorsi di bellezza per l'interno dei corpi e perché l'uomo non abbia dei canoni estetici anche per quello. In Crimes of the future, tutto questo diventa realtà. La chirurgia torna ad essere protagonista in un film del maestro canadese, ma stavolta torna ad ammantarsi di grande sensualità, al pari di Crash (1996) e non solo (penso a Il demone sotto la pelle, 1977, e a tanti altri). D'altronde un paio di anni fa Cronenberg aveva dichiarato senza mezzi termini che "i film sono fatti per il sesso, non c’è alcun dubbio" (leggi), e non a caso una delle frasi portanti della sceneggiatura di questo nuovo lavoro è "la chirurgia è il nuovo sesso". Sarà una dottoressa, peraltro, a dire al protagonista, Saul Tenser (Viggo Mortensen), che "creare la bellezza interiore non può essere un incidente" e a consigliargli di iscriversi ad un concorso di bellezza interiore (trailer).

venerdì 26 agosto 2022

Nope (Peele 2022)

Dopo Get Out (2017) Us (2018), Jordan Peele realizza il suo terzo horror, ma pur mostrando diversi elementi interessanti, tra cui l'incessante cinefilia e i significati allegorico-sociali, il risultato non è alla pari dei due precedenti.
Il grande merito della pellicola è indubbiamente la capacità di fondere generi e di presentarsi come una complessa opera metacinematografica: ogni fotogramma racconta cinema, ma non riesce a incollarci alla poltrona, caratterizzandosi piuttosto come un film da studiare, una sorta di manuale di filosofia cinematografica e dell'intrattenimento moderno (trailer). Tanto più che la frase posta in esergo, tratta dalla Bibbia (Nahum, 3:6), ci dà una chiave di lettura molto chiara: "I will cast abominable filth upon you, make you vile and make you a spectacle" ("Ti getterò addosso immondizie, ti svergognerò ti metterò alla berlina").

lunedì 22 agosto 2022

Una famiglia vincente - King Richard (Green 2021)

Il film di Reinaldo Marcus Green, regista newyorchese al suo quinto lungometraggio senza particolari acuti, narra la l'inizio delle carriere di Venus e Serena Williams in maniera tradizionale, priva di alcun brano degno della parola cinema con la c maiuscola, fatta eccezione per la grande prova di Will Smith, nei panni dell'ingombrante padre delle ragazze, Richard Williams, artefice del loro successo. Strameritata la statuetta per l'attore di Philadelphia, nonostante tutto il polverone di polemiche per il pugno a Chris Rock in difesa di sua moglie durante la cerimonia degli Oscar (trailer).