sabato 31 dicembre 2016

Captain Fantastic (Ross 2016)

Matt Ross, al secondo film diretto e sceneggiato personalmente, dopo 28 Hotel Rooms (2012), e con una carriera soprattutto da attore con parti minori in pellicole, tra le altre, di Martin Scorsese, Terry Gilliam, John Woo, decide di raccontare una famiglia decisamente fuori dal comune, in una storia che sottolinea le differenze, le volontà di non omologarsi e i rischi di isolarsi da una società non certo perfetta, ma dalla quale può essere autolesionista allontanarsi del tutto... Un road movie decisamente sui generis, che ha in un funerale il suo punto d'arrivo, ma che, nonostante questo, o meglio anche per questo, ha la capacità di divertire e di insegnare qualcosa agli spettatori di ogni età.

giovedì 29 dicembre 2016

Saluto a Debbie Reynolds (1/4/1932 - 28/12/2016)

Con assurda e cinica arroganza il 2016, il giorno dopo Carrie Fisher, si porta via anche la madre, Debbie Reynolds, stroncata da un ictus mentre era in casa con il figlio Todd Fisher in preparazione per i funerali di Carrie.
Nel 2017, l'HBO trasmetterà il documentario dedicato alle vite delle due attrici Bright Lights: Starring Carrie Fisher and Debbie Reynolds.
Mart France Reynolds, in arte Debbie, era nata a El Paso 84 anni fa ed è passata alla storia per essere stata la protagonista di uno dei più grandi musical di Hollywood, Cantando sotto la pioggia (Donen - Kelly 1952), ma la sua carriera era iniziata già nel 1947, quando a soli quindici era stata messa sotto contratto dalla MGM.

martedì 27 dicembre 2016

Saluto a Carrie Fisher (21/10/1956 - 27/12/2016)

Con incredibile costanza, il 2016 ha il suo colpo di coda... e con un altro attacco cardiaco, dopo George Michael, morto nel giorno di Natale, si porta via anche un'icona del cinema di fantascienza come Carrie Fisher, a soli 60 anni!
Figlia d'arte, era nata a Beverly Hills da Debbie Reynolds (Cantando sotto la pioggia - Kelly, Donen 1952; La conquista del West - Hathaway, Ford 1962, ecc.) e dal cantante Eddie Fisher, protagonisti di uno dei matrimoni più chiacchierati di quegli anni, durato dal 1955 al 1959, quando Eddie sposò la migliore amica di Debbie, Elizabeth Taylor, vedova del suo migliore amico, Mike Todd.  

domenica 25 dicembre 2016

La mia vita da zucchina (Barras 2016)

Realizzato con la tecnica dello stop motion, in italiano "passo uno", con personaggi alti 25 centimetri fatti con schiuma di lattice (capelli), silicone (braccia), resina (viso), tessuti (vestiti), fotografati 24 volte al secondo cambiandone di volta in volta la posizione nello spazio, La mia vita da zucchina (Ma vie da courgette) ha strabiliato la Quinzaine des Réalisateurs a Cannes 2016, guadagnandosi anche il ruolo di rappresentante della Svizzera come miglior film straniero alla prossima cerimonia degli Oscar.

martedì 20 dicembre 2016

L'albero degli zoccoli (Olmi 1978)

Ermanno Olmi e le sue origini. Il regista racconta una storia ambientata negli ultimi anni dell'Ottocento, racchiusa in una cascina del bergamasco, nella quale vivono quattro famiglie che lavorano la terra per dare due parti del raccolto al padrone, e i cui membri sono i protagonisti di una sorta di novelliere che costituisce la trama del film.
Recitata in dialetto locale e accompagnata dalle musiche di Bach, la pellicola si aggiudicò la palma d'oro a Cannes 1978 ed è ancora oggi probabilmente l'opera più nota del suo autore.

venerdì 16 dicembre 2016

Sing street (Carney 2016)

Per tutti quelli che almeno una volta, ai tempi della scuola, hanno registrato una musicassetta per la ragazza di cui si erano innamorati e ovviamente per tutte coloro che l'hanno ricevuta... il film di John Carney vi regalerà una piacevole nostalgia! 
Il regista irlandese, classe 1972, utilizzando attori non professionisti nei ruoli principali, gira un appassionato omaggio alla musica degli anni ottanta con una commedia che mescola amore, scuola, amicizia, famiglia, voglia di crescere e di emanciparsi in un contesto difficile, nel quale è proprio la musica a rappresentare il sogno che può permettere di superare la propria dimensione sociale e provinciale.

lunedì 12 dicembre 2016

È solo la fine del mondo (Dolan 2016)

Xavier Dolan gioca con i volti dei personaggi su piani in profondità e sulla loro messa a fuoco; in una delle scene in cui gli riesce meglio vediamo tre personaggi in un'inquadratura e due nel controcampo, cioè l'intero cast di questo bellissimo Juste la fin du monde, che qua e là comunque, in pieno stile Dolan, trova lo spazio per qualche inserto da videoclip, che stempera l'enorme impatto emozionale del film. E poi gli basta una telefonata del protagonista, ripreso di spalle davanti ad una finestra smerigliata che rende tutto indefinito, per dimostrare le sue straordinarie capacità registiche...

giovedì 8 dicembre 2016

La morte corre sul fiume (Laughton 1955)

Un altro restauro della Cineteca di Bologna per Cinema Ritrovato ha dato la possibilità agli appassionati di cinema di rivedere nelle sale The night of the hunter  (guarda il film), il capolavoro tratto dall'omonimo romanzo del pubblicitario Davis Grubb (1953), una splendida fiaba nera, un thriller che, nonostante il poco successo iniziale, ebbe un'enorme influenza sul cinema successivo ed ebbe un impatto sociale paragonabile solo a quello de Il buio oltre la siepe (Mulligan 1962). Così come la pellicola interpretata da Gregory Peck andrà a colpire il razzismo, infatti, La morte corre sul fiume rappresenta un atto di accusa contro il perbenismo cattolico troppo spesso sconfinante in fanatismo religioso negli Stati Uniti del sud.

domenica 4 dicembre 2016

Animali notturni (Ford 2016)

Tom Ford, già stilista in grado di rilanciare la maison Gucci e di creare un'etichetta di successo a proprio nome, dimostra che anche nel cinema può dire la sua e, dopo A single man (2009), torna dietro la mdp con un film indubbiamente di ottimo livello, molto estetizzante, ma di grande impatto e con una lunga sequenza di massima tensione tra le più notevoli degli ultimi anni che difficilmente dimenticheremo...
Susan (Amy Adams), in piena crisi nel suo secondo matrimonio, riceve dal primo marito, Edward (Jake Gyllenhaal), il manoscritto del romanzo il cui titolo, Animali notturni, riprende il modo con cui un tempo la definiva per la costante insonnia.

mercoledì 30 novembre 2016

Agnus Dei (Fontaine 2016)

La strana traduzione italiana del titolo nasconde uno dei temi principali del buon film di Anne Fontaine, Les innocents, incentrato sulle gravidanze di alcune suore polacche che sul finire della Seconda guerra mondiale sono state aggredite nel loro convento e violentate prima dai tedeschi e poi dai russi.
Dicembre 1945. Una delle consorelle, preoccupata per la loro salute, trasgredisce la regola dell`obbedienza e corre a chiedere aiuto alla Croce Rossa francese: Mathilde (Lou de Laage, alla seconda prova molto convincente dopo L'attesa - Messina 2015), una giovane dottoressa, la segue fino al convento dove, iniziando la più insospettabile delle collaborazioni, contribuirà alla nascita dei bambini innocenti del titolo originale...

domenica 27 novembre 2016

Kill Bill volume 2 (Tarantino 2004)

...analizzare il secondo film di questa diade tarantiniana mette subito di fronte ad un ideale quesito che ogni lettore chiederebbe: quale delle due pellicole è migliore? 
Consapevole che scegliere tra uno e l'altro significhi deludere una buona parte dei lettori, poiché i due Kill Bill dividono come tutti i grandi film il pubblico, credo che il primo sia difficilmente raggiungibile, e quindi in fondo superiore, ma che il secondo al tempo stesso non meriti il declassamento a film minore. Sicuramente diverso, con meno azione, meno ritmo forsennato, meno epica e meno musica travolgente, in favore di un andamento più lento e riflessivo, per quanto possibile in Tarantino.

mercoledì 23 novembre 2016

Kill Bill volume 1 (Tarantino 2003)

Una donna ansima... una didascalia cita un vecchio proverbio Klingon (sic) - "la vendetta è un piatto che va servito freddo" -, alcuni passi sul pavimento di legno che scricchiola, poche battute, uno sparo, una didascalia ci dice che si tratta del quarto film di Quentin Tarantino, partono le note di Bang bang cantata da Nancy Sinatra e con loro i titoli di testa.
È davvero iniziato il quarto capolavoro di Tarantino!

giovedì 17 novembre 2016

Knight of cups (Malick 2015)

Terrence Malick da un paio di decenni sta andando in una direzione ben precisa, creando un cinema in cui la narrazione è sempre più scarnificata, i dialoghi pressoché inesistenti, e al loro posto restano solo splendide immagini, magnetiche ed evocative, e pensieri dei personaggi, quasi sempre esplicitati da una voce off (in originale quella di Ben Kingsley).
Il percorso di Malick lungo la sua filmografia è sempre più chiaro: dopo La rabbia giovane (1973) e I giorni del cielo (1978), i suoi due capolavori iniziali e narrativamente tradizionali, il suo ritorno al cinema a distanza di venti anni ha segnato l'inizio di questa nuova maniera, già percepibile ne La sottile linea rossa (1998), e poi via via più evidente in The New World - Il nuovo mondo (2005) e in The Tree of Life (2011), fino a diventare l'aspetto totalizzante nelle sue due ultime opere, To the Wonder (2012) e, appunto, Knight of Cups (2015).

sabato 12 novembre 2016

Io, Daniel Blake (Loach 2016)

Consueta tematica sociale per Ken Loach che, a ottantadue anni, sembra voler dimostrare come l'Inghilterra attuale, quanto a storture, non abbia nulla da invidiare a quella di Margareth Thatcher, raccontando la quale il regista britannico ha fornito le migliori prove della sua carriera. E la vittoria della Palma d'oro a Cannes è tutta meritata (trailer)!
Come sempre il suo cinema non è fatto di tecnica o di regia che rubano l'occhio, ma di messa in scena essenziale, personaggi veri e condizioni di vita ai limiti, per una pellicola dallo stile asciutto ma di grande potenza, che non può lasciare indifferenti.

domenica 6 novembre 2016

I complessi (Risi - Rossi - D'Amico 1965)

Film a episodi diretto da diversi registi, secondo uno schema molto in voga in quegli anni e che ha visto in opere ben più famose, come Boccaccio '70 (1962) e Ro.Go.Pa.G (1963) su tutti, i suoi esempi maggiori, grazie a registi come De Sica, Fellini, Monicelli e Visconti nel primo, e, suggerito dal titolo stesso, Rossellini, Godard, Pasolini e Gregoretti, nel secondo.
Ne I complessi (guarda il film), i tre episodi sono perfetti rappresentanti della commedia italiana, non solo per la presenza di protagonisti del calibro di Nino Manfredi, Ugo Tognazzi e Alberto Sordi, ma soprattutto per le tematiche leggere ambientate in un'Italia che galleggia tra boom economico, bigottismo e concorsi truccati.

giovedì 3 novembre 2016

La caduta. Gli ultimi giorni di Hitler (Hirschbiegel 2004)

Strutturato come un lungo flashback rappresentato dal racconto dell'anziana Traudl, pentita di essere stata una giovane segretaria di Adolf Hitler ai tempi della morte del dittatore, il film del tedesco Oliver Hirschbiegel si concentra sui lunghissimi giorni che hanno determinato la storia della seconda metà del XX secolo, tra follie, insofferenze, progetti di suicidio e deliri di onnipotenza (guarda il film).
Gran parte del film è ambientata nel bunker di Hitler e quest'atmosfera claustrofobica, interrotta da qualche sequenza di bombardamenti su Berlino, durante i quali sono ormai i bambini a difendere una posizione priva di speranza, è la vera protagonista della pellicola.

domenica 30 ottobre 2016

La verità sta in cielo (Faenza 2016)

Un film inchiesta sul caso Emanuela Orlandi andava girato, su questo non c'è dubbio, girarlo così però fa pensare che fosse meglio non farlo... un consiglio spassionato: leggete un buon libro sull'argomento, al limite guardate una delle tante trasmissioni televisive che ricostruiscono la vicenda, perché quello che ha realizzato Faenza è davvero difficile definirlo cinema.
Non funziona nulla: dalla regia alla sceneggiatura, dalla fotografia alla recitazione, ma proviamo ad andare con ordine, partendo dal titolo, che riprende le parole che papa Bergoglio ha recentemente detto al fratello della vittima, Pietro Orlandi: "lei sta in cielo"...

mercoledì 26 ottobre 2016

American pastoral (McGregor 2016)

La domanda è come sia possibile rendere così piatto uno tra i più celebrati romanzi degli ultimi cinquant'anni con un adattamento così dozzinale, una sceneggiatura svuotata di tutti gli elementi più difficili e disturbanti, una recitazione scontata e una regia che non fa nulla per essere considerata tale.
Alfred Hitchcock era convinto che partire da un ottimo romanzo rende più difficile giungere ad un film dello stesso valore, ma Ewan McGregor, al suo esordio da regista, non solo dà pienamente ragione a Hitch, ma va oltre realizzando una pellicola davvero ordinaria...

mercoledì 19 ottobre 2016

Café society (Allen 2016)

Ci risiamo. Woody Allen gira per l`ennesima volta lo stesso film, inevitabilmente prevedibile, e divide come al solito i suoi spettatori tra chi "non se ne può più", "fantastico ritrovarsi nelle sue storie", "perché non smette?", "quante situazioni divertenti", ecc.
Non ci sarà mai soluzione a queste diatribe, ma ci sono delle certezze: anche questa volta siamo ben lontano dai capolavori di un tempo; il regista newyorchese è pienamente a suo agio con una storia ambientata negli anni trenta, sguazza nell'autocitazionismo e, anche se l`inedito non è tutto nel cinema, anzi, i personaggi sono sempre facilmente individuabili: ma questo non fa di questi film dei "classici", al pari delle commedie di Plauto o dei canovacci della commedia dell'arte?

sabato 15 ottobre 2016

La parmigiana (Pietrangeli 1963)

Il settimo lungometraggio di Antonio Pietrangeli è uno di quei film per cui sono sufficienti pochi secondi di pellicola per riconoscerne l`autore. La parmigiana, infatti, tratto dall'omonimo romanzo di Bruna Piatti (1910-1979), è perfettamente inserito nella filmografia del suo regista, riprende motivi già affrontati e ne anticipa altri che si vedranno nelle pellicole successive.
La protagonista è una giovane ragazza, Dora (Catherine Spaak), che vive la vita con leggerezza, priva di quella morale da benpensanti che la circonda, e che in fondo tutti contravvengono. Questo, però, non toglie nulla alla sua capacità di amare e di soffrire come tutti. Già da questa breve descrizione è facile capire che Dora ha moltissimo in comune con l'Adriana-Stefania Sandrelli che due anni dopo sarà la protagonista di Io la conoscevo bene (1965).

lunedì 10 ottobre 2016

Lo and behold - Internet il futuro è oggi (Herzog 2016)

Il settantaquattrenne Werner Herzog analizza la storia di internet dalle origini ad oggi, affiancando gli indubbi lati positivi del fenomeno che ha cambiato le vite di buona parte degli essere umani agli altrettanto certi mali scatenati da esso. 
Il titolo merita una premessa: il 29 ottobre 1969, data del primo vagito di internet, venne inviato un messaggio host to host da Berkeley a Stanford, ma si interruppe e la parola log arrivò senza l'ultima lettera. Da qui Lo and behold ("ecco, guarda!"), completato da un sottotitolo che in originale ha maggior fascino di quello creato per l'edizione italiana: Reveries of the Connected World ("fantasticherie di un mondo connesso"). La macchina che permise di effettuare quel tentativo è oggi un pezzo di modernariato, un vero e proprio totem per gli appassionati di informatica e non a caso campeggia in una delle belle locandine create per il film, dove interpreta il ruolo che era stato del monolite di 2001. Odissea nello spazio (Kubrick 1968).

giovedì 6 ottobre 2016

I cancelli del cielo (Cimino 1980)

Il film maledetto per antonomasia: solo citarlo dalle parti di Hollywood per anni è stato sinonimo di iattura. Ciò che accadde attorno a questa pellicola distrusse buona parte della carriera di Michael Cimino e portò al fallimento la United Artists (secondo alcuni già preventivato da chi usò I cancelli del cielo e il suo regista come un'arma).
Dopo il successo di Una calibro 20 per lo specialista (1974) e soprattutto quello enorme de Il cacciatore (1978) con i suoi cinque Oscar, il regista americano decise di dar vita ad un ambizioso progetto, riprendendo un soggetto che aveva abbozzato quando era arrivato a Los Angeles nel 1970, intitolato The Johnson County War, ma che ai tempi non aveva destato grande interesse...

domenica 2 ottobre 2016

Il ladro (Hitchcock 1956)

Dopo un'introduzione stile Hitchcock presents, ma con la sagoma di sir Alfred vista dall'alto, illuminata da un fascio di luce, inizia uno dei grandi classici hitchcockiani, forse quello che meglio di ogni altro rappresenta l'idea, quasi ossessiva del regista, del trasferimento di colpa e della condizione kafkiana dell'innocente accusato ingiustamente.

martedì 27 settembre 2016

Frantz (Ozon 2016)

Due soldati, ripresi dall'alto, appena sbalzati da una granata, si ritrovano abbracciati uno all'altro; le loro diverse uniformi sono rese indistinguibili dalla terra che li ha ricoperti...
Non è la messa in immagini de La guerra di Piero di Fabrizio De Andrè, anche se ne sarebbe una perfetta traduzione, ma la scena centrale dell'ultima, bellissima opera di François Ozon. Una storia di dolore, sulla perdita, sulla rielaborazione della stessa e, soprattutto, sul valore e il senso della verità.

sabato 24 settembre 2016

Il peccato di lady Considine/Sotto il Capricorno (Hitchcock 1949)

Si tratta di una sorta di Gronchi rosa della cinematografia... un film sbagliato di Alfred Hitchcock!  
La versione italiana, come avverrà due anni dopo per L'altro uomo/Delitto per delitto, è nota con due titoli: il primo ha un fastidioso tono pruriginoso che rivela intenti commerciali, mentre il secondo è più fedele all'originale e riprende il Capricorno, da intendere come riferimento geografico all'omonimo tropico, sotto al quale si trova l'Australia, in cui è ambientata questa vicenda coloniale, d`amore e di classi sociali.

martedì 20 settembre 2016

Eight days a week - The touring years (Howard 2016)

1963-1966. Quattro anni incredibilmente densi di eventi durante i quali una parte della storia fu determinata dall'ascesa del gruppo più celebre del secolo: John, Paul, George e Ringo cambiarono per sempre il modo di intendere la musica e qualcuno, per la quantità di brani di qualità e di successo, arriva a paragonarli a Mozart.

venerdì 16 settembre 2016

Un maledetto imbroglio (Germi 1959)

In una struttura circolare, aperta e chiusa dalle note di Sinnò me mòro cantata da Alida Chelli, il film racconta, in un libero adattamento, Quel pasticciaccio brutto de via Merulana, romanzo che aveva avuto un enorme successo sin dalla pubblicazione in cinque puntate del 1946 e poi in un volume unico nel 1957. 
Anni '50 (e non durante il Ventennio), piazza Farnese (e non via Merulana, appunto), in uno dei palazzi che fronteggiano l`edificio rinascimentale che le dà il nome, avviene un furto: sentiamo spari e urla dei condòmini, seguite dalla fuga di un ragazzo (guarda il film)...

domenica 11 settembre 2016

L`altro uomo / Delitto per delitto (Hitchcock 1951)

Il film, uscito in Italia sia con il titolo di L`altro uomo che con quello di Delitto per delitto, con cui fu edito in un secondo momento, in entrambe le soluzioni rivela qualcosa a differenza del più misterioso titolo originale, Strangers on a train, che si limita a riprendere il titolo del romanzo di Patricia Highsmith (1950) da cui la pellicola è tratta e, soprattutto, cita uno degli oggetti essenziali della trama.
Il treno, infatti, è centrale nella storia ed è protagonista del magnifico avvio in cui il regista riprende solo le gambe dei personaggi che vediamo camminare in una stazione ferroviaria e salire su un vagone finché, una volta seduti, i loro piedi si toccano e solo in quel momento la mdp ci mostra finalmente i loro volti: un incontro fortuito anticipato dalla metafora segnata dall'inquadratura degli scambi dei binari.

sabato 3 settembre 2016

Il clan (Trapero 2015)

Prodotto da Agustín Almodovar, che l`anno prima si era occupato di Storie pazzesche (Szifrón 2014) insieme al fratello maggiore e più celebre Pedro, il film di Pablo Trapero, Leone d`argento alla regia a Venezia 2015, è un'opera che va assolutamente vista, e non solo per il suo valore cinematografico quanto per la sua caratteristica di documento storico e politico.
Il regista argentino a soli quarantacinque anni è già al suo ottavo lungometraggio - il primo è stato Mondo Grua (1999) - ed è naturale che i suoi ricordi della dittatura militare nel suo paese (1976-1983) siano legati alla televisione, che all'inizio della pellicola, infatti, ci mostra filmati d'epoca che segnano il passaggio dei tempi, da Videla a Galtieri fino alla sconfitta delle Malvinas e il ritorno della repubblica con l`elezione di Raul Alfonsin.

martedì 30 agosto 2016

Saluto a Gene Wilder (11/6/1933 – 29/8/2016)

Se ne va anche lui, dopo tanti anni di malattia (aveva l'alzheimer dal 1989), in questo annus horribilis per il cinema...
Nato Jerome Silberman - il nome d'arte lo prese da Gene, il personaggio principale del romanzo Angelo, guarda il passato di Thomas Wolfe, e dall'autore Thornton Wilder - da genitori ebrei russi, studiò recitazione in Inghilterra e negli Stati Uniti, e qui, dopo alcuni anni di gavetta e di Actors Studio, ebbe la prima brevissima parte in Gangster Story (Penn 1967).

domenica 28 agosto 2016

Io confesso (Hitchcock 1953)

La diciassettesima pellicola del periodo statunitense di Alfred Hitchcock, è uno dei tanti gialli "ribaltati" del regista: lo spettatore sin dall'inizio conosce il colpevole mentre il protagonista, ingiustamente ritenuto responsabile dell'accaduto, deve combattere per dimostrare la sua innocenza...
In questo caso il consueto schema hitchcockiano del trasferimento di colpa viene arricchito di un elemento davvero sui generis, il segreto confessionale di un sacerdote e, a complicare l'intreccio, lo stesso religioso sarà il maggior indiziato a causa della testimonianza di due bambine e di un movente che più di ogni altro elemento pregiudica la considerazione della comunità nei suoi confronti.

martedì 23 agosto 2016

Come rubare un milione di dollari e vivere felici (Wyler 1966)

Uscita in Italia con un titolo più fedele del solito, anche se con un'aggiunta didascalica rispetto al più essenziale How to steal a million, la divertente commedia di William Wyler è davvero un ottimo esempio nel suo genere, ben scritta e ben recitata da un eccellente cast e poco importa in un caso come questo se la regia non ruba particolarmente l'occhio.
Audrey Hepburn giganteggia ed è l'indiscussa protagonista: presente praticamente in ogni scena, se ne possono così apprezzare a pieno talento e bellezza, in un tripudio di grazia ed eleganza (ha un abito diverso in quasi ogni sequenza), accompagnate dalla consueta miriade di espressioni facciali.
A farle da spalla un bravissimo Peter O'Toole, ma anche Eli Wallach e Hugh Griffith.

sabato 20 agosto 2016

El abrazo de la serpiente (Guerra 2015)

Ma che bello il film di Ciro Guerra!
Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs e candidato come miglior film straniero all'Oscar del 2016, forse avrebbe meritato la statuetta, comunque vinta dall'ottimo Il figlio di Saul (Nemes 2015).
Dedicato alla "popolazione di cui non conosceremo mai il canto", El abrazo de la serpiente racconta il viaggio in Amazzonia, in tempi diversi, dell'etnologo tedesco Theodor Koch-Grünberg (Jan Bijvoet) e il biologo statunitense Richard Evans Schultes (Brionne Davis), entrambi alla ricerca della yakruna, una rara pianta che cresce in quella zona, ma per raggiungere la quale necessitano dell'aiuto di una guida del luogo.

domenica 14 agosto 2016

In trance (Boyle 2013)

Ispirata ad un film per la tv inglese del 2001, la pellicola di Danny Boyle è un thriller psicologico intricato, e questo gli conferisce un indubbio fascino, ma la trama, che prende le mosse da un clamoroso furto di un'opera d'arte durante una battuta d'asta, viene sviluppata sul tema dell'ipnosi in maniera così totalizzante, da trasformare il film in una storia alla Christopher Nolan, in un continuo alternarsi tra realtà e sogno, peraltro senza avere a disposizione effetti speciali straordinari.

domenica 7 agosto 2016

Tom à la ferme (Dolan 2013)

In attesa dell'uscita di Juste la fin du monde, recentemente presentato a Cannes, vedere gli altri film di Xavier Dolan continua ad essere un piacere e, dopo J'ai tué ma mere (2009) e l'ancor più riuscito Mommy (2014), analizziamo Tom à la ferme, altro bel film del giovane regista canadese che, come nel primo dei due casi già recensiti, ne è anche l'attore protagonista. Dolan non delude nemmeno stavolta e in entrambi i ruoli...

mercoledì 3 agosto 2016

Quei bravi ragazzi (Scorsese 1990)

Rivedere oggi il capolavoro di Martin Scorsese permette di apprezzare il film non solo per ciò che ha rappresentato al momento della sua uscita, ma anche per la sua influenza su tanto cinema successivo e soprattutto sulla seguente filmografia del cineasta italoamericano.
Non è quindi un caso se la prima sequenza del flashback che segue la breve introduzione in cui conosciamo i protagonisti e che racconta l'infanzia di Henry (Christopher Serrone, poi Ray Liotta), abbia fortissime analogie con il poco successivo Bronx (De Niro 1993).

sabato 23 luglio 2016

It follows (Mitchell 2014)

Secondo lungometraggio del quarantaduenne David Robert Mitchell, It follows, film indipendente e a basso budget, è stato salutato come uno dei migliori horror degli ultimi anni, genere che sembra fare sempre più fatica, complice un pubblico ormai difficilmente spaventabile e assuefatto dalle immagini televisive e del web.
Anche se l'affermazione appare davvero spropositata, soprattutto se si pensa a precedenti ben più convincenti come The Ring (Verbinski 2002) e The uninvited (Guard 2009), dalla comune matrice orientale - coreano il secondo, remake dell'ancora più riuscito film nipponico Ring (Nakata 1999) il primo -, ma anche al recentissimo Babadook (Kent 2014), il regista gira bene e in maniera colta, sfruttando un ampio bagaglio di motivi del genere horror e, pur se la trama solo non avvince, tanti elementi cinefili rendono It follows un film da guardare con attenzione.

lunedì 18 luglio 2016

Una calibro 20 per lo specialista (Cimino 1974)

È il film d'esordio di Michael Cimino, un roadmovie che vede protagonista il territorio forse anche più dei personaggi.
Merita una premessa l'incredibile trasformazione del titolo italiano, che evidentemente puntava a connetterlo a Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan (Post 1973), uscito l'anno prima con lo stesso Clint Eastwood. Peccato che i due film non abbiano nulla in comune, a cominciare dal ruolo del personaggio di Eastwood, che nella pellicola di Ted Post è un poliziotto, mentre qui è un malvivente, un rebel without cause in piena tradizione statunitense.

mercoledì 13 luglio 2016

The Zero Theorem (Gilliam 2013)

Terry Gilliam è tornato a spiegare Il senso della vita (Jones - Gilliam 1983)!
Esattamente trent'anni dopo il capolavoro dei Monty Python - anche se in Italia The Zero Theorem è stato distribuito tre anni dopo -, il più visionario del celebre gruppo di comici britannici ha deciso di tornare ad un futuro distopico, come aveva già fatto in Brazil (1985).
Qohen Leth (Christoph Waltz) è un genio informatico dipendente della Mancom, un colosso per la quale lavora con il compito di "sgranocchiare identità". Il suo superiore diretto è Joby (David Thewlis), ma alla sommità della gerarchia c'è un manager (Matt Damon) il cui alto profilo ne ha rarefatto l'identità fino a farlo considerare una divinità.

sabato 9 luglio 2016

Il Gattopardo (Visconti 1963)

Tra i più celebri film di Luchino Visconti, sicuramente il più magniloquente, il Via col Vento italiano, come venne ribattezzato, una pellicola che racconta un importante momento della storia dell'Italia preunitaria in un eccezionale adattamento delle pagine dell'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1896-1957), uscito postumo nel 1958, e che ebbe un enorme successo di critica (vinse il Premio Strega 1959 ai danni di Una vita violenta di Pasolini) e di pubblico (il primo best seller italiano con oltre centomila copie vendute).

mercoledì 6 luglio 2016

Saluto ad Abbas Kiarostami (22/6/1940 - 4/7/2016)

Purtroppo questo annus horribilis per il cinema sembra non finire mai, e da qualche giorno ci ha lasciato anche Abbas Kiarostami, il più celebre regista iraniano.
Era nato 76 anni fa a Teheran, dove aveva studiato Belle Arti e vinto un premio di pittura ancora diciottenne, per poi passare alla pubblicità, come designer ma anche come regista di numerosi spot per la televisione iraniana, e alle illustrazioni per l'editoria dell'infanzia, un'esperienza che gli è rimasta così addosso da inserirla qua e là in tutta la sua filmografia. Per alcuni versi, il suo tocco e la sua leggerezza ne fanno una sorta di Miyazaki del Medio Oriente, forse l'unico cineasta a cui può essere paragonato... 

lunedì 4 luglio 2016

Saluto a Michael Cimino (3/2/1939 - 2/7/2016)

Se n'è andato Michael Cimino, regista poco prolifico (non certo per sua scelta), ma capace di realizzare tra i suoi pochi film una delle più belle pellicole del dopoguerra, Il cacciatore (1978) e una delle più discusse, I cancelli del cielo (1980), per le quali gli amanti del cinema gli saranno eternamente grati!

venerdì 1 luglio 2016

Julieta (Almodovar 2016)

La mdp inquadra una donna mentre sta scrivendo le ultime righe di una lettera, che ascoltiamo dalla sua voce off e, con un lungo carrello all'indietro, continua a riprenderla mostrandoci l'intera stanza illuminata dal sole che entra da tre grandi finestre e passa, sotto al tavolo, tra le sue gambe sistemate a compasso...
Basterebbero questi pochi secondi a giustificare il prezzo del biglietto, non c'è dubbio, ma Julieta non è solo tecnica, che pure c'è ed è un piacere ammirarla, ma molto di più!

mercoledì 29 giugno 2016

Saluto a Bud Spencer (31/10/1929 - 27/6/2016)

All'età di 86 anni ci ha lasciato Carlo Pedersoli, per tutti Bud Spencer, un uomo capace di vivere più vite e altrettante carriere di successo!
Nato a Napoli, trasferitosi con la famiglia prima a Roma (1940) e poi in Brasile (1947), tornò in Italia e già nel 1950 divenne un campione di nuoto come primo atleta italiano a scendere sotto il minuto nei cento metri stile libero.

giovedì 23 giugno 2016

Una vita difficile (Risi 1961)

Uno dei tanti bellissimi film di Dino Risi incentrato su una vicenda che attraversa la storia d'Italia dei quindici anni che vanno dalla fine della Seconda guerra mondiale al 1961, anno in cui la pellicola viene girata e che ormai vedevano un'Italia in ripresa e in pieno boom economico. 
Una commedia perfettamente riuscita, dura e profondamente critica nei confronti della società e della politica italiana dell'epoca, in un momento di massima ispirazione per Dino Risi, che l'anno dopo vedrà uscire forse il suo più celebrato capolavoro, Il sorpasso...

domenica 19 giugno 2016

Neruda (Larraín 2016)

Pablo Larraín ha girato un altro film eccezionale e, ad un anno dal bellissimo Il Club (2015), lo ha presentato in anteprima alla Quinzaine der Réalisateurs di Cannes, confermandosi uno dei migliori registi in attività.
La sua versione della storia di Pablo Neruda è quanto di più lontano da una biografia tradizionale e andrebbe piuttosto definita un'allegoria letteraria, perché come ha dichiarato lui stesso "non è un film su Neruda ma un film nerudiano".

giovedì 16 giugno 2016

Dog eat dog (Schrader 2016)

Tratto dall'omonimo romanzo di Edward Bunker, l'ultimo film di Paul Schrader, presentato a Cannes alla Quinzaine des Réalisateurs, alterna bianco e nero e colore e pesca nel consueto bagaglio cinematografico del regista, che come tale non ha mai raggiunto le altezze toccate da sceneggiatore (es. Taxi driver, Obsession, Toro scatenato, L'ultima tentazione di Cristo).

domenica 12 giugno 2016

Pelé (J. e M. Zimbalist 2016)

Il film biografico dei fratelli Jeff e Michael Zimbalist sul grande Edson Arantes do Nascimento, meglio noto come Pelé, non rimarrà nella storia...
La pellicola, pur raccontando una storia avvincente, non avvince mai, e risulta spesso noiosa e clamorosamente didascalica. A questo si aggiunga che ogni occasione è buona per trasformare le sequenze calcistiche in uno spot televisivo, stile joga bonito per intenderci, con i protagonisti che non fanno altro che virtuosismi col pallone, sia esso quello dei professionisti in cuoio oppure quello di stracci e carta delle favelas (la pelada), ma anche un semplice mango all'occorrenza, aumentando la portata mitologica del racconto.

venerdì 10 giugno 2016

Vota il sondaggio: Qual è il personaggio più memorabile del cinema?

Vota qui, nella colonna a destra, uno dei seguenti personaggi arrivati in finale: chi secondo te ha influenzato di più la storia del cinema?

Noodles di C'era una volta in America (Leone 1984)

Norman Bates in Psycho (Hitchcock 1960)
Michael Corleone de Il Padrino (Coppola 1972, 1974, 1990)
Il vagabondo di Luci della città (Chaplin 1931)
Annie Hall in Io e Annie (Allen 1977)
Harry Lime ne Il Terzo Uomo (Reed 1949)
Maddalena Cecconi in Bellissima (Visconti 1949)
Alex di Arancia meccanica (Kubrick 1971)
Jack Torrance in Shining (Kubrick 1980)
Catherine in Jules et Jim (Truffaut 1962)