Difficile scrivere di Barry Lyndon, indubbiamente uno dei migliori film di sempre, forse il più impeccabile dei film di Kubrick, sicuramente il più straordinario tra i film storici mai realizzati. Averlo però rivisto nella versione recentemente restaurata, grazie alla Cineteca di Bologna, impone lo sforzo di riordinare le idee e di provare a farlo!
Partendo dal romanzo picaresco di William Thackeray, Le memorie di Barry Lyndon (1844), il grande regista britannico ha ripreso la storia di un giovane uomo irlandese che tenta una clamorosa arrampicata sociale, provando con ogni mezzo ad entrare nell'aristocrazia inglese. Seguiamo la sua vicenda a partire dall'origine del suo cinismo che lo porterà a vedere gli altri come un mezzo per i propri obiettivi: innamorato della cugina che sembra ricambiarne i sentimenti, è costretto a subire una cocente delusione sentimentale vedendo il proprio amore piegarsi alle logiche matrimoniali e di interesse del tempo. Da questo momento in poi la sua sarà una rincorsa all'ascesa sociale, che passerà dall'arruolamento in eserciti diversi - con la Guerra dei sette anni a fare da sfondo (1756-63) -, dall'ingresso nelle corti europee al seguito di Chevalier de Balibari, un grande giocatore d'azzardo e, infine, col matrimonio con la duchessa di Lyndon.
Partendo dal romanzo picaresco di William Thackeray, Le memorie di Barry Lyndon (1844), il grande regista britannico ha ripreso la storia di un giovane uomo irlandese che tenta una clamorosa arrampicata sociale, provando con ogni mezzo ad entrare nell'aristocrazia inglese. Seguiamo la sua vicenda a partire dall'origine del suo cinismo che lo porterà a vedere gli altri come un mezzo per i propri obiettivi: innamorato della cugina che sembra ricambiarne i sentimenti, è costretto a subire una cocente delusione sentimentale vedendo il proprio amore piegarsi alle logiche matrimoniali e di interesse del tempo. Da questo momento in poi la sua sarà una rincorsa all'ascesa sociale, che passerà dall'arruolamento in eserciti diversi - con la Guerra dei sette anni a fare da sfondo (1756-63) -, dall'ingresso nelle corti europee al seguito di Chevalier de Balibari, un grande giocatore d'azzardo e, infine, col matrimonio con la duchessa di Lyndon.
Altro leitmotiv, nella filmografia del regista, l'immancabile riferimento favolistico (basti pensare ai Tre porcellini in Shining con Jack Torrance-Nicholson che cita Ezechiele Lupo mentre tenta di prendere Wendy-Duvall): il viaggio di Redmond Barry dal suo paese di origine in direzione della capitale Dublino è girato come un simbolico attraversamento della foresta, in uno schema tipicamente fiabesco con tanto di incontro di una coppia di ladri che, almeno alle nostre latitudini, ricorda tanto l'episodio di Pinocchio con il Gatto e la Volpe.
Impossibile fare una selezione dei momenti migliori del film, costituito da un'incredibile sequela di scene madri legate dalla bellissima voce narrante, che nella versione originale è quella di Michael Hordern, in italiano doppiato da Romolo Valli: dalla "scena del fazzoletto" tra Redmond (Ryan O'Neal) e la cugina Nora Brady (Gay Hamilton) allo scontro del giovane con il futuro marito di lei, il capitano John Quin (Leonard Rossiter), prima a tavola e poi in duello; dalla fuga con Chevalier (Patrick Magee) dopo aver ingannato il principe di Tubinga, ai momenti di seduzione della bellissima lady Lyndon (Marisa Berenson), nonché quelli che mostrano il difficile rapporto con il figlio di lei, lord Bullingdon (Leon Vitali), che deflagrano nella rissa tra i due clamorosamente contrastante con il concerto da camera che fa da sfondo alla scena, e poi al duello tra i due, che di fatto chiude in una perfezione circolare l'intera storia iniziata con il duello tra Redmond e Quin.
Lady Lyndon: "È questo il modo di comportarvi con vostro padre? Lord Bullingdon, avete perso la lingua?Lord Bullingdon: "Mio padre era Sir Charles Lyndon. Io non I'ho dimenticato, come altri".Lady Lyndon: "Lord Bullingdon, avete insultato vostro padre!"Lord Bullingdon: "Milady, voi avete insultato mio padre".
La residenza Lyndon nel film e la Malvern Hall di John Constable |
Una trattazione a parte meriterebbe, infine, il rapporto della pellicola con la storia dell'arte e della pittura. Kubrick, infatti, si avvale di diversi dipinti tratti da quella che è stata giustamente definita "l'iconografia inglese del Settecento" (M. De Santi, Cinema e pittura, 1987) per ricreare l'atmosfera adatta alla sua pellicola: lo dimostrano in maniera inconfutabile il paesaggio con la residenza Lyndon, praticamente sovrapponibile al Malvern Hall di John Constable; i personaggi di Redmond Barry e del capitano Grogan, che in divisa dell'esercito ricordano rispettivamente le tele di Joshua Reynolds che ritraggono Il colonnello John Hayes St Leger e Lord Heathfield; quello di lady Lyndon, che ricorda molto da vicino la Sophia Charlotte Lady Sheffield (1785-86) di Thomas Gainsborough, del quale è ripresa anche la Regina Charlotte, che per alcuni versi può essere apparentata alla signora Barry, madre di Redmond, o la celebre Passeggiata del mattino, citata nella passeggiata di lord Charles Reginald Lyndon, moglie, precettore e figlio.
Redmond Barry e il capitano Grogan e i ritratti di Joshua Reynolds |
Lady Lyndon e Lady Sheffield di Thomas Gainsborough |
Lady Barry e la Regina Charlotte di Thomas Gainsborough |
Lady Lyndon e l'Incubo di Füssli |
L'abbandono di Redmond e il Mariage a la mode di Hogarth |
La passeggiata del mattino di Thomas Gainsborough e la passeggiata della famiglia Lyndon |
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