È stata giustamente definita un'antidiva e l'attrice che seppe dire di no: Virna Pieralisi, in arte Lisi, si è spenta a 78 anni a Roma, stroncata da un cancro.
Se ne va senza dubbio una delle attrici italiane più amate e in assoluto una delle più avvenenti. Di una bellezza mai banale, pur se dai lineamenti perfetti, Virna Lisi associò ad essa una personalità forte e decisa che le permise di dire di no a Hollywood, quando lo starsystem le propose di interpretare Barbarella prima di Jane Fonda, in un ruolo in cui però l'attrice anconetana non riusciva proprio a vedersi.
Eppure a Los Angeles, dopo aver rifiutato la parte di bond girl in 007. Dalla Russia con amore (Young 1963), aveva iniziato con Come uccidere vostra moglie (Quine 1965), quando apparve al pubblico statunitense uscendo in bikini dalla torta del fumettista Stanley Ford interpretato da Jack Lemmon. Dopo il gran successo di questa commedia, girò altri due film oltreoceano, Due assi nella manica (Panama 1966) e U-112 assalto al Queen Mary (Donohue 1966), rispettivamente al fianco di Tony Curtis e Frank Sinatra, ma poi, nonostante i sette anni di contratto con la Paramount, Virna Lisi si fermò qui, facendo tramontare l'idea della major di trasformarla in una nuova Marylin.
Virna Lisi e Jack Lemmon |
Prima e dopo i tre film hollywoodiani, però, l'attrice fu uno dei volti più presenti del cinema italiano, nel quale iniziò appena quattordicenne con diverse pellicole fino ad essere scelta per Le diciottenni (Mattoli 1955), il film che di fatto le cambiò la carriera. Seguirono, tra gli altri, Lo scapolo (Pietrangeli 1955), Totò Peppino e le fanatiche (Mattoli 1958), Il giorno più corto (Corbucci 1963), Le bambole (Risi 1965) e l'episodio ferreriano L'ora di punta in Oggi domani e dopodomani (De Filippo - Ferreri - Salce 1965). Tra questi, inoltre, va ricordato il bellissimo Eva di Joseph Losey (1962). In contemporanea con l'esperienza statunitense apparve nella commedia tagliente Signore & signori (Germi 1966), dove interpretava la bella cassiera di cui si innamorava Gastone Moschin. Ma la sua carriera non terminò col ritorno da Hollywood, quando inanellò una serie di altri ruoli rilevanti nel cinema italiano ed europeo: da L'albero di Natale (Young 1969), alla Elizabeth Nietzsche di Aldilà del bene e del male (Cavani 1977), fino a La cicala (Lattuada 1980).
In Oggi domani e dopodomani |
Dagli anni '80 in poi Virna Lisi ha spesso preferito la televisione, recitando in moltissimi sceneggiati seriali, in cui fu diretta anche da Alberto Lattuada, Luigi Magni e Giorgio Capitani, in un'attività inframezzata da altre pellicole per il cinema come I ragazzi di via Panisperna (Amelio 1987), Va dove ti porta il cuore (Comencini 1996) o La Regina Margot (Chéreau 1994), in cui la sua Caterina de' Medici le valse il premio a Cannes.
Un discorso a parte merita il suo ruolo in Sapore di mare (Vanzina 1982), in cui è la splendida Adriana, donna agée di cui si innamora Gianni, uno dei protagonisti, e con lui gran parte del pubblico maschile.
Virna Lisi se ne va un anno dopo il marito, l'architetto romano Francesco Pesci, per l'amore del quale rifiutò, ennesimo celebre rifiuto, anche la corte di Frank Sinatra, e tra le braccia del figlio Corrado.
Addio Virna, continueremo a perderci nei tuoi occhi...
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