Diane, nata da Jack Hall e Dorothy Keaton, scelse come cognome d'arte quello della madre, fotografa dilettante e vincitrice di un concorso attoriale per casalinghe, "Mrs. Los Angeles". In realtà, però, sembra che la scelta fu dovuta all'esistenza di un'altra attrice col nome di Diane Hall e all'idea del suo primo agente che le consigliò di far credere fosse parente di Buster Keaton.
Nel 1968 fu scritturata a Broadway per Hair, dove aveva un ruolo secondario, ma l'anno seguente si aggiudicò la parte di Linda, moglie del miglior amico del protagonista, nella commedia teatrale di Woody Allen Provaci ancora, Sam, che dopo l'enorme successo a Broadway venne trasposta sul grande schermo nel 1972 per la regia di Herbert Ross.
Già due anni prima, però, Diane Keaton aveva esordito al cinema in Amanti ed altri estranei (Cy Howard, 1970), in cui fu notata da Francis Ford Coppola, che le affidò la parte di Kay Adams, fidanzata e poi moglie di Michael-Al Pacino ne Il Padrino (1972) e ne Il Padrino - Parte II (1974).
Fu il sodalizio con Woody Allen, comunque, a renderla celebre, poiché con lui girò Il dormiglione (1973), Amore e guerra (1975), Io e Annie (1977), Interiors (1978), Manhattan (1979), Radio Days (1987), Misterioso omicidio a Manhattan (1993).
Tra un lavoro e l'atro con Allen, che nel 1975 disse di lei "è una delle più grandi comiche naturali che abbia mai incontrato", interpretò In cerca di Mr. Goodbar (Brooks 1977), Spara alla luna (Parker 1982) e tornò a essere Kay Adams per Il Padrino - Parte III (Coppola 1990).
Nel 1987 esordì anche come regista, iniziando con serie tv, dirigendo persino un episodio della seconda stagione di Twin Peaks (2x15; 1991) e videoclip per Belinda Carlisle (Heaven Is a Place on Earth, 1987 e I Get Weak, 1988) e per il grande schermo con Paradiso (1987), Fiore selvaggio (1991), Eroi di tutti i giorni (1995), Mother's Helper (1999) e Avviso di chiamata (2000).
Gli ultimi trent'anni della carriera di interprete di Diane Keaton sono stati costellati di commedie, pellicole come Il padre della sposa 1 e 2 (Shyer 1991 e 1995) o Il club delle prime mogli (Wilson 1996), con Goldie Hawn e Bette Midler, tratto dal romanzo di Olivia Goldsmith; La stanza di Marvin, con un cast d'eccezione costituito da Leonardo DiCaprio, Meryl Streep, Robert De Niro; Darling Companion (Kasdan 2012); Amore, matrimoni e altri disastri (Dugan 2020), fino all'ultima apparizione, in Camp estivo (Landon 2024), al fianco di Kathy Bates e Alfre Woodard.
In mezzo a tutto questo, anche un po' di televisione, iniziata nel 1970 con un episodio in Night Gallery, la serie meno fortunata di Rod Serling, il creatore della straordinaria Ai confini della realtà (The Twilight zone), ma poi continuata fino al 2016, quando ha recitato per Paolo Sorrentino nell'iconico ruolo di suor Mary in the Young Pope.
Diane Keaton non si è mai sposata.
Anni fa, rispetto a questa sua scelta disse "Non ho mai avuto voglia di condividere la mia vita quotidiana con un uomo per sempre", quasi a fare il paio col già citato magnifico monologo di Amore e guerra, dopo il quale la sua interlocutrice le risponde "io non voglio sposarmi, voglio solo divorziare" (vedi).
Le sue relazioni più celebri sono state con Woody Allen, dal 1968, una storia durata tre anni, senza mai convivere, e seguita da una profonda amicizia durata tutta la vita; con Al Pacino, in un tira e molla iniziato nel 1971 e definitivamente terminato nel 1990; e con Warren Beatty, che iniziò a vedere nel 1978, in una pausa dal rapporto con Pacino, fino alla metà degli anni '80, quando poi riprese la storia con l'attore italoamericano. Diretta da Beatty, proprio in quel periodo, fu la coprotagonista di Reds (1981), il film sulla vita del giornalista comunista statunitense John Reed, interpretato dallo stesso regista.
Negli anni '90 decise di adottare due bambini: nel 1996 fu la volta della piccola Dexter, nata l'anno prima, e nel 2001 di Duke.
Diversi i premi vinti negli anni, ma l'Oscar come migliore attrice per Io e Annie, sempre lui, giganteggia tra gli altri, anche perché per quel capolavoro immarcescibile vinse anche Golden Globe e BAFTA. Per fortuna l'Academy Awards le ha tributato anche il premio alla carriera nel 2018.
Ciao Diane, continuo a immaginarti con la racchetta da tennis, con la palla da basket e mentre dialoghi con il piglio assertivo e incerto allo stesso tempo, sorridente e brillante, senza essere la musa di nessuno, ma la grande donna e attrice che sei stata!
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