giovedì 28 agosto 2025

Presence (Soderbergh 2024)

Un gran bell'esercizio di regia Presence, trentaquattresimo film di Steven Soderbergh (trentacinquesimo considerando l'episodio all'interno di Eros, 2004), un horror psicologico e claustrofobico, in cui la mdp in soggettiva, coi suoi piani sequenza e col suo grandangolo deformante è personaggio dominante.
Il regista d'Atlanta, qui anche direttore della fotografia e del montaggio, gira benissimo una pellicola completamente ambientata in una casa su due livelli, in cui si traferiscono Chris Payne (Chris Sullivan) e Rebekah (Lucy Liu) con i due figli adolescenti, Tyler (Eddy Maday) e Chloe (Callina Liang). La mdp è lì prima di loro, nella casa vuota, e il suo sguardo è quello attraverso il quale conosciamo quegli ambienti già dai titoli di testa: hitchcockianamente parlando il thriller è già iniziato, poiché la suspence è attivata, lo spettatore condivide con la regia qualcosa che i personaggi ancora non conoscono.