Christy Hall, finora sceneggiatrice della serie tv a tema adolescenziale I Am Not Okay with This (2020), esordisce nella regia con questo film che mette di fronte Clark, un tassista interpretato da Sean Penn e la sua passeggera, di cui non sapremo mai il nome, che lui chiama 'girlie' (ragazzina), nei cui panni recita una bella e tormentata Dakota Johnson, incastrata in una relazione complicata.
La grande abilità maieutica di Clark e il bisogno di sfogarsi della ragazza condurranno i due, complice un blocco stradale che li terrà fermi per molto tempo durante il tragitto, a confidarsi e ad aprirsi completamente e, soprattutto per lei, il viaggio sarà una vera e propria seduta terapeutica (trailer).
domenica 29 dicembre 2024
martedì 24 dicembre 2024
Napoli - New York (Salvatores 2024)
La tratta del titolo è quella dell'emigrazione che tra l'unità d'Italia e la Seconda guerra mondiale spinse oltre cinque milioni di italiani a trasferirsi negli Stati Uniti per cercare fortuna e che prima dei titoli di coda diventano diciannove, aumentando la forbice dal 1861 al 1985 e probabilmente considerando anche altri paesi di destinazione (vedi).
A fare quel viaggio, in questo caso, sono due ragazzini che restano sulla nave e che si imbarcano per l'America quasi per caso: Carmine e Celestina, senza radici, partono nella speranza di raggiungere a New York la sorella di lei, Agnese Scognamiglio, andata nella Grande Mela per sposare John Wilkins, un soldato conosciuto durante la liberazione (trailer).
A fare quel viaggio, in questo caso, sono due ragazzini che restano sulla nave e che si imbarcano per l'America quasi per caso: Carmine e Celestina, senza radici, partono nella speranza di raggiungere a New York la sorella di lei, Agnese Scognamiglio, andata nella Grande Mela per sposare John Wilkins, un soldato conosciuto durante la liberazione (trailer).
giovedì 19 dicembre 2024
ll giorno dell'incontro (Huston 2023)
Day of the fight, un titolo che fa drizzare le antenne di ogni cinefilo al ricordo del primo cortometraggio di Stanley Kubrick, anno di grazia 1951. Con quello, il film di Jack Huston condivide il soggetto, accompagnando il protagonista lungo la giornata che porterà al combattimento, e un nome, quello di Robert James, lì il Bobby sfidante del protagonista, Walter Cartier, qui un nome su una lapide (trailer).
sabato 14 dicembre 2024
La stanza accanto (Almodóvar 2024)
Con La stanza accanto Pedro Almodóvar sembra aver affondato il suo cinema in quello di Ingmar Bergman, realizzando un film di grande asciuttezza, lontano dalla passionalità a cui ci ha abituato per decenni, di gran rigore nella messa in scena, chirurgico nella sceneggiatura, ma con la ricchissima e significante gamma cromatica che lo ha sempre contraddistinto. Interpretato da due giganti come Tilda Swinton, perfetta nella sua consueta algida androginia, e la solita, straordinaria Julianne Moore, il cui personaggio ha il nome più cinefilo e svedese che si possa immaginare, Ingrid, la pellicola ha vinto il Leone d'oro di quest'anno ed è il primo lungometraggio girato in lingua inglese da Almodóvar, dopo i corti del 2020, The Human Voice, e del 2023, The Strange Way of Life (trailer).
domenica 8 dicembre 2024
Quando la moglie è in vacanza (Wilder 1955)
Billy Wilder mette in scena il sogno di ogni uomo eterosessuale degli anni '50, quello di passare alcuni giorni con Marylin Monroe in cerca di compagnia e di leggerezza, e da questa situazione ne ricava una commedia cult, con una serie di espedienti narrativi che per tutta la durata del film negano al protagonista l'appagamento del desiderio, complice il codice Hays, in vigore fino al 1968.
Uno dei grandi maestri della commedia brillante di Hollywood porta al cinema la pièce scritta da George Axelrod, che dal 1952 aveva spopolato a Broadway; riscrive la sceneggiatura con lui, uomo di teatro che per il cinema scriverà anche Colazione da Tiffany (Edwards 1961); ripropone lo stesso protagonista maschile della versione teatrale, Tom Ewell, che per il grande schermo aveva già lavorato con registi del calibro di George Cukor e Fritz Lang (trailer).
Uno dei grandi maestri della commedia brillante di Hollywood porta al cinema la pièce scritta da George Axelrod, che dal 1952 aveva spopolato a Broadway; riscrive la sceneggiatura con lui, uomo di teatro che per il cinema scriverà anche Colazione da Tiffany (Edwards 1961); ripropone lo stesso protagonista maschile della versione teatrale, Tom Ewell, che per il grande schermo aveva già lavorato con registi del calibro di George Cukor e Fritz Lang (trailer).
lunedì 2 dicembre 2024
Scandalo internazionale (Wilder 1948)
Una commedia in pieno stile hollywoodiano ma nella Berlino distrutta dai bombardamenti, un dettaglio su cui nelle primissime battute del film si sofferma un personaggio parlandoci di 75 mila tonnellate di esplosivo. Billy Wilder, nel paesaggio in cui Roberto Rossellini nello stesso anno gira il dramma di Germania anno zero, mette in scena un triangolo amoroso che si fonde col genere spionistico e noir, riuscendo nell'impresa di far ridere gli spettatori nonostante il contesto di partenza.
Wilder, peraltro, tornerà a provocare "risate in posti spiacevoli", come le definirà il giornalista e critico Axel Madsen, anche qualche anno dopo, con Stalag 17 (1953), addirittura ambientato in un campo di concentramento (trailer).
Wilder, peraltro, tornerà a provocare "risate in posti spiacevoli", come le definirà il giornalista e critico Axel Madsen, anche qualche anno dopo, con Stalag 17 (1953), addirittura ambientato in un campo di concentramento (trailer).
mercoledì 27 novembre 2024
Giurato numero 2 (Eastwood 2024)
Il quarantaduesimo lungometraggio di Clint Eastwood, che all'incredibile età di 94 anni ci regala l'ennesima opera di grande valore, si presenta come una tragedia greca, un film giudiziario che colpisce il sistema giudiziario a stelle e strisce e che non ha nulla del thriller, poiché non c'è nulla da scoprire, ma che incentra il suo nucleo principale nei dilemmi morali del protagonista e, perché no, degli spettatori.
Una pellicola che potrebbe essere una pièce teatrale, essendo di fatto ambientata nell'aula del tribunale e in casa del protagonista, con l'eccezione di qualche raccordo e dei flashback che ricordano i fatti (trailer).
L'allegoria della Giustizia con una mano tiene una bilancia, con l'altra una spada e, molto spesso, ha una benda sugli occhi, proprio come la Fortuna.
venerdì 22 novembre 2024
La persona peggiore del mondo (Trier 2021)
Un'acuta analisi dei rapporti di coppia quella che Joachim Trier, attraverso una produzione che ha coinvolto tre paesi del nord Europa (Norvegia, Svezia, Danimarca) e la Francia, compie con questo racconto che da leggero si fa via via più complesso e intenso, fino a trasformarsi in un film drammatico.
La persona peggiore del mondo, parte di una trilogia che comprende anche Reprise (2006) e Oslo, 31 august (2011), è ambientato a Oslo ed è articolato in dodici capitoli introdotti da un prologo e chiusi da un epilogo. Una struttura decisamente letteraria per una pellicola "di parola", fatta soprattutto di dialoghi, grazie all'ottima sceneggiatura scritta dal regista e da Eskil Vogts (trailer).
La persona peggiore del mondo, parte di una trilogia che comprende anche Reprise (2006) e Oslo, 31 august (2011), è ambientato a Oslo ed è articolato in dodici capitoli introdotti da un prologo e chiusi da un epilogo. Una struttura decisamente letteraria per una pellicola "di parola", fatta soprattutto di dialoghi, grazie all'ottima sceneggiatura scritta dal regista e da Eskil Vogts (trailer).
sabato 16 novembre 2024
The Substance (Fargeat 2024)
Il cinema, come Saturno, divora i propri figli per rimanere al suo posto, e The Substance ne è un fulgido esempio. La pellicola riparte dalla "nuova carne" di David Cronenberg e da La mosca (1986) e arriva al David Lynch di The Elephant Man (1980), rimonta alla loro matrice, il Frankenstein letterario di Mary Shelley, e li coniuga tutti al femminile, dove incontra almeno altri due film fondamentali: La morte ti fa bella (Zemeckis 1992) e Carrie (De Palma 1976) (trailer).
mercoledì 6 novembre 2024
Berlinguer. La grande ambizione (Segre 2024)
Apro l'analisi di questo film con la considerazione di Elio Germano che, alla proiezione in anteprima al Nuovo Sacher, lo scorso venerdì 1° novembre, si è soffermato nel precisare che nell'epoca affrontata dalla pellicola chi era a capo di un partito si autodefiniva segretario e non leader, segno che l'ascesa politica fosse principalmente un servizio verso gli altri e non solo spudorato egocentrismo.
Che questo concetto, poi, sia stato espresso davanti a Nanni Moretti, non può non fare pensare a "le parole sono importanti", "chi parla male, pensa male e vive male" (Palombella Rossa, 1984, 1-2).
E in effetti oggi sembra di essere anni luce da quegli anni, in cui la gente, le singole persone si identificavano con politici da cui si sentivano davvero rappresentati, ma qui mi fermo, perché altrimenti scadrei nella prosa più retriva del passatismo (trailer).
Che questo concetto, poi, sia stato espresso davanti a Nanni Moretti, non può non fare pensare a "le parole sono importanti", "chi parla male, pensa male e vive male" (Palombella Rossa, 1984, 1-2).
E in effetti oggi sembra di essere anni luce da quegli anni, in cui la gente, le singole persone si identificavano con politici da cui si sentivano davvero rappresentati, ma qui mi fermo, perché altrimenti scadrei nella prosa più retriva del passatismo (trailer).
venerdì 1 novembre 2024
The dead don't hurt (Mortensen 2023)
C'era una volta Gli Spietati (1992). Negli anni successivi all'uscita del film di Clint Eastwood si parlò molto tempo di come uno dei grandi generi autoctoni del cinema statunitense (insieme al musical, che ha seguito un percorso simile) sembrasse esaurito, e che invece forse poteva rigenerarsi, come dimostrava quella pellicola spartiacque.
In realtà il discorso sull'eterno rigenerarsi del western si era fatto anche con Piccolo grande uomo (1970), che ribaltava la logica manichea dei buoni-cowboy/cattivi-indiani, come poi riaccaduto con Balla coi lupi (1990) (trailer).
In realtà il discorso sull'eterno rigenerarsi del western si era fatto anche con Piccolo grande uomo (1970), che ribaltava la logica manichea dei buoni-cowboy/cattivi-indiani, come poi riaccaduto con Balla coi lupi (1990) (trailer).
domenica 27 ottobre 2024
Parthenope (Sorrentino 2024)
"L'amore per provare a sopravvivere è stato un fallimento".
Venere anadiomene, da Apelle a Pompei, da Sandro Botticelli a Cabanel e Bouguerau, fino a Paolo Sorrentino. Il regista napoletano, sempre più visionario, stavolta si pone sulla linea del tempo dell'eterno femminino ed elegge la bellezza della giovane Celeste Dalla Porta, con il suo nome così rinascimentale e al suo primo lungometraggio, al ruolo di Parthenope, donna e allegoria al centro della sua ultima folgorante pellicola (trailer).
Venere anadiomene, da Apelle a Pompei, da Sandro Botticelli a Cabanel e Bouguerau, fino a Paolo Sorrentino. Il regista napoletano, sempre più visionario, stavolta si pone sulla linea del tempo dell'eterno femminino ed elegge la bellezza della giovane Celeste Dalla Porta, con il suo nome così rinascimentale e al suo primo lungometraggio, al ruolo di Parthenope, donna e allegoria al centro della sua ultima folgorante pellicola (trailer).
martedì 22 ottobre 2024
Megalopolis (Coppola 2024)
Un ipertrofico ottovolante! Megalopolis, ideata ormai quarant'anni fa, è una pellicola impossibile da comprendere, nel senso etimologico di abbracciarne il contenuto, con una sola visione.
È da capogiro l'uscita dalla sala, dopo la proiezione del ventiquattresimo lungometraggio di Francis Ford Coppola, ottantacinquenne, un elemento imprescindibile per le caratteristiche di un film che naviga tra la storia del cinema, gli ultimi decenni che abbiamo vissuto e un'idea di futuro già splendidamente classica (trailer).
È da capogiro l'uscita dalla sala, dopo la proiezione del ventiquattresimo lungometraggio di Francis Ford Coppola, ottantacinquenne, un elemento imprescindibile per le caratteristiche di un film che naviga tra la storia del cinema, gli ultimi decenni che abbiamo vissuto e un'idea di futuro già splendidamente classica (trailer).
martedì 15 ottobre 2024
Vermiglio (Delpero 2024)
È un ottimo film quello di Maura Delpero che, al suo secondo lungometraggio (dopo Maternal, 2019), sceglie di raccontare una storia ambientata nel piccolo centro di Vermiglio, andando a recuperare un po' della sua autobiografia (è il paese in cui visse suo padre), ma anche un cinema e un'estetica che tanto ricordano Ermanno Olmi e il suo L'albero degli zoccoli (1978). Così come il grande precedente, che a Cannes vinse la Palma d'oro, anche la sua opera è recitata in dialetto ed è stata giustamente celebrata dalla critica, aggiudicandosi il Leone d'argento - Gran premio della giuria a Venezia (trailer).
mercoledì 9 ottobre 2024
Joker: Folie à Deux (Phillips 2024)
Un musical che esplora l'abisso, un sequel che stravolge la prima pellicola, scegliendo di allontanarsi dal realismo di quella, pur continuando a ignorare il personaggio della DC Comics, e passando dal soliloquio assoluto - allora mitigato solo dalla presenza di Murray Franklin/De Niro - a un dialogo. A Joker/Arthur Fleck, infatti, si affianca un personaggio femminile, un altro fool, shakespearianamente parlando, che giustifica il titolo e dà nuova linfa al protagonista.
Joaquin Phoenix e Lady Gaga brillano sia nella recitazione che nei duetti da musical, che hanno la peculiarità di essere spesso parte della fantasia che governa le loro esistenze, facilitando la sospensione dell'incredulità anche per gli spettatori meno avvezzi al genere (trailer).
Joaquin Phoenix e Lady Gaga brillano sia nella recitazione che nei duetti da musical, che hanno la peculiarità di essere spesso parte della fantasia che governa le loro esistenze, facilitando la sospensione dell'incredulità anche per gli spettatori meno avvezzi al genere (trailer).
venerdì 4 ottobre 2024
Il tempo che ci vuole (Comencini 2024)
Poter rendere orgoglioso il proprio padre di quanto si sta facendo nella vita... è questo che differenzia le esperienze di Luigi e Francesca Comencini, come sottolinea il primo, nei cui panni recita il solito, enorme Fabrizio Gifuni, alla figlia, intrepretata da una bravissima Romana Maggiora Vergano, rammaricandosi di non aver potuto farlo con il suo, come lei invece ha fatto con lui.
Dopo Chiara Mastroianni, che in Marcello mio (Honoré 2024) omaggiava il padre persino interpretandolo, con altri toni Francesca Comencini celebra suo padre, raccontando il loro rapporto sin dalla sua infanzia, nella seconda metà degli anni '60, passando per una complicata adolescenza negli anni di piombo, fino alla maturità e alla scelta di fare cinema, proprio come lui (trailer).
Dopo Chiara Mastroianni, che in Marcello mio (Honoré 2024) omaggiava il padre persino interpretandolo, con altri toni Francesca Comencini celebra suo padre, raccontando il loro rapporto sin dalla sua infanzia, nella seconda metà degli anni '60, passando per una complicata adolescenza negli anni di piombo, fino alla maturità e alla scelta di fare cinema, proprio come lui (trailer).
lunedì 30 settembre 2024
L'innocenza (Kore-eda 2023)
L'ennesimo capolavoro di Hirokazu Kore-eda, Queer Palm e migliore sceneggiatura a Cannes, tra i suoi tanti pregi ha la dedica a Ryuichi Sakamoto. La pellicola contiene l'ultima colonna sonora del maestro scomparso nel marzo 2023 (leggi), emozionante come sempre e, forse stavolta, inevitabilmente, anche di più: difficile uscire dalla sala senza continuare a fischiettare o cercare su internet la struggente Aqua.
L'innocenza, che in originale e nella versione internazionale si intitola "mostro" (Kaibutsu/Monster), è un titolo altrettanto evocativo e azzeccato per una storia che in effetti ruota attorno all'ambiguità del concetto di colpevolezza: e se colui che viene considerato un mostro non avesse responsabilità su ciò di cui viene accusato e fosse innocente? (trailer)
L'innocenza, che in originale e nella versione internazionale si intitola "mostro" (Kaibutsu/Monster), è un titolo altrettanto evocativo e azzeccato per una storia che in effetti ruota attorno all'ambiguità del concetto di colpevolezza: e se colui che viene considerato un mostro non avesse responsabilità su ciò di cui viene accusato e fosse innocente? (trailer)
sabato 21 settembre 2024
Limonov (Serebrennikov 2024)
Limonov è la storia di un dissidente, di un sedicente eroe, romantico e anarchico ("dalla parte di chi non ha niente da perdere"), di un poeta, di un uomo attraverso il quale Kirill Serebrennikov - che ha ereditato il progetto dopo il rifiuto di Saverio Costanzo nel 2015 - ripercorre gli ultimi sessant'anni del suo paese, la Russia, tra regime comunista, Perestrojka e oligarchi. Lo fa adattando l'omonima biografia romanzata scritta da Emmanuel Carrère (2011, ed. it. 2012) e lo fa da regista ebreo, gay e di madre ucraina, una sorta di manifesto umano anti-Putin.
Il montaggio di Jurij Karich cerca di riprodurre la scansione temporale scelta dallo scrittore, così come ogni sequenza è accompagnata dalla letteraria voce off del protagonista, che riflette e analizza i fatti secondo l'introspezione psicologica attuata da Carrère, che nel film ha anche un cameo nei panni di un giornalista (trailer).
Il montaggio di Jurij Karich cerca di riprodurre la scansione temporale scelta dallo scrittore, così come ogni sequenza è accompagnata dalla letteraria voce off del protagonista, che riflette e analizza i fatti secondo l'introspezione psicologica attuata da Carrère, che nel film ha anche un cameo nei panni di un giornalista (trailer).
martedì 17 settembre 2024
Europa (Von Trier 1991)
Accompagnati dalla voce off di un'icona del cinema come Max Von Sydow, Europa di Lars Von Trier - terzo film della trilogia che comprende L'elemento del crimine (1984) ed Epidemic (1987) - ci avvolge come la più scomoda delle coperte, in un corto circuito temporale che non è dato solo dall'epoca della narrazione, l'immediato secondo dopoguerra nella Germania sconfitta e livorosa, ma anche dallo stile della pellicola, che rimanda ai noir bellici statunitensi dell'età dell'oro di Hollywood (trailer).
mercoledì 11 settembre 2024
La vita accanto (Giordana 2024)
Adattamento dell'omonimo romanzo della scrittrice vicentina Mariapia Veladiano (Einaudi 2011), il film di Marco Tullio Giordana è indubbiamente ben orchestrato, ma la maniera, nel senso più freddo del termine, sembra essersi spinta troppo oltre e aver preso il sopravvento.
Sapere, poi, che il progetto era nato con Marco Bellocchio, e che solo in un secondo tempo abbia rinunciato (dopo aver scritto la sceneggiatura, firmata anche da Gloria Malatesta e poi da Marco Tullio Giordana), lascia un senso di insoddisfazione per quello che avrebbe potuto essere e non è stato. La trama, infatti, si attaglia perfettamente per il regista di Bobbio, maestro di drammatiche disfunzioni familiari, che ha spesso affrontato tematiche simili con grandi risultati: si pensi al bellissimo film con cui esordì, I pugni in tasca (1965), ma anche opere come Salto nel vuoto (1980) -L'ora di religione (2002) o persino il recente Rapito (2023), in cui la disfunzione è invece causata dal potere religioso (trailer).
Sapere, poi, che il progetto era nato con Marco Bellocchio, e che solo in un secondo tempo abbia rinunciato (dopo aver scritto la sceneggiatura, firmata anche da Gloria Malatesta e poi da Marco Tullio Giordana), lascia un senso di insoddisfazione per quello che avrebbe potuto essere e non è stato. La trama, infatti, si attaglia perfettamente per il regista di Bobbio, maestro di drammatiche disfunzioni familiari, che ha spesso affrontato tematiche simili con grandi risultati: si pensi al bellissimo film con cui esordì, I pugni in tasca (1965), ma anche opere come Salto nel vuoto (1980) -L'ora di religione (2002) o persino il recente Rapito (2023), in cui la disfunzione è invece causata dal potere religioso (trailer).
venerdì 6 settembre 2024
The Holdovers - Lezioni di vita (Payne 2023)
Lo stile asciutto di Alexander Payne porta a un film senza sbavature, gradevole, ben scritto, ben girato e, soprattutto, ben recitato, che ci porta negli anni '70 raccontandoci le vicende di un professore della Barton Academy, una scuola di una zona non meglio specificata nella regione del New England, durante le feste natalizie tra 1970 e 1971.
Le "lezioni di vita" del consueto sottotitolo didascalico dell'edizione italiana, infatti, sono quelle di Paul Hunham, un fantastico Paul Giamatti, insegnante di storia e cultura classica che, per le vacanze di fine anno, è costretto a rimanere nella scuola per stare con pochi allievi che per motivi diversi non possono raggiungere le rispettive famiglie (trailer).
Le "lezioni di vita" del consueto sottotitolo didascalico dell'edizione italiana, infatti, sono quelle di Paul Hunham, un fantastico Paul Giamatti, insegnante di storia e cultura classica che, per le vacanze di fine anno, è costretto a rimanere nella scuola per stare con pochi allievi che per motivi diversi non possono raggiungere le rispettive famiglie (trailer).
lunedì 2 settembre 2024
Hit Man - Killer per caso (Linklater 2023)
Una "storia quasi vera". L'esergo dell'ultimo film di Richard Linklater rivela sin da subito il progetto del regista texano, che parte da fatti veri e a quelli aggiunge le possibili conseguenze, amplificandole e generando un reticolo narrativo così ben congegnato da coinvolgere pienamente lo spettatore. Il risultato è una pellicola leggera e godibilissima, che oscilla tra commedia, poliziesco e sentimentale.
La storia è quella di Gary Johnson (Glen Powell), docente di psicologia e filosofia al college, che arrotonda le sue entrate collaborando sotto copertura con la polizia di New Orleans per smascherare omicidi e mandanti (trailer).
La storia è quella di Gary Johnson (Glen Powell), docente di psicologia e filosofia al college, che arrotonda le sue entrate collaborando sotto copertura con la polizia di New Orleans per smascherare omicidi e mandanti (trailer).
lunedì 26 agosto 2024
L'arte della gioia (Golino 2024)
Il romanzo più famoso di Goliarda Sapienza, terminato nel 1976, ma pubblicato in parte nel 1994 e per esteso solo nel 1998, quando la sua autrice era morta già da due anni, finalmente è stato adattato per il cinema e, a dire il vero, principalmente per la tv.
L'arte della gioia di Valeria Golino, che è stata allieva di Goliarda Sapienza al Centro Sperimentale di Cinematografia, infatti, è stato diviso in due parti per la sala e in sei puntate per la serie televisiva.
La storia di Modesta, l'eroina e alter ego di Goliarda - sulla scrittrice esiste un bel podcast intitolato Gagliarda Potenza firmato dal gruppo Mis(S)conosciute, composto da Giulia Morelli, Maria Lucia Schito e Silvia Scognamiglio -, è quella di un romanzo d'altri tempi, quasi ottocentesco, un carattere che costituì uno dei motivi delle sue difficoltà editoriali, che sullo schermo diventa subito un classico (trailer).
L'arte della gioia di Valeria Golino, che è stata allieva di Goliarda Sapienza al Centro Sperimentale di Cinematografia, infatti, è stato diviso in due parti per la sala e in sei puntate per la serie televisiva.
La storia di Modesta, l'eroina e alter ego di Goliarda - sulla scrittrice esiste un bel podcast intitolato Gagliarda Potenza firmato dal gruppo Mis(S)conosciute, composto da Giulia Morelli, Maria Lucia Schito e Silvia Scognamiglio -, è quella di un romanzo d'altri tempi, quasi ottocentesco, un carattere che costituì uno dei motivi delle sue difficoltà editoriali, che sullo schermo diventa subito un classico (trailer).
mercoledì 21 agosto 2024
Saluto ad Alain Delon (8/11/1935 - 18/8/2024)
Se n'è andato a 88 anni Alain Delon, icona del cinema francese e italiano, uno degli attori più famosi di sempre, uno dei più belli di sempre.
Una leggendaria e lontana parentela con i Bonaparte, tramite la nonna paterna Marie-Antoniette Evangelista, la vita sembrava riservargli una carriera da salumiere...
Una leggendaria e lontana parentela con i Bonaparte, tramite la nonna paterna Marie-Antoniette Evangelista, la vita sembrava riservargli una carriera da salumiere...
mercoledì 31 luglio 2024
Green border (Holland 2023)
Agnieszka Holland e la sua accusa ai potenti della Polonia e dell'Europa. Una condanna senza appello, coraggiosa, perché arriva proprio da una regista polacca - non a caso dal 1981 residente in Francia -, che racconta la follia della guerra combattuta al confine tra il suo paese e la Bielorussia.
A quei confini fa riferimento il "green border" del titolo, anche se quel colore lo vediamo per pochi secondi, all'inizio dei titoli di testa, quando un drone riprende la foresta che caratterizza quello spazio liminale tra due realtà che rappresentano lo stesso inferno. Sembra una ripresa di Terrence Malick e fa istintivamente pensare a La sottile linea rossa (1998), uno dei film bellici più belli e struggenti degli ultimi decenni (trailer).
A quei confini fa riferimento il "green border" del titolo, anche se quel colore lo vediamo per pochi secondi, all'inizio dei titoli di testa, quando un drone riprende la foresta che caratterizza quello spazio liminale tra due realtà che rappresentano lo stesso inferno. Sembra una ripresa di Terrence Malick e fa istintivamente pensare a La sottile linea rossa (1998), uno dei film bellici più belli e struggenti degli ultimi decenni (trailer).
giovedì 25 luglio 2024
Il buio oltre la siepe (Mulligan 1962)
Uno dei capolavori della Universal degli anni Sessanta, con Robert Mulligan alla regia e un futuro altro regista, allora appena trentaquattrenne, alla produzione, Alan J. Pakula, per l'adattamento di un romanzo di successo, quello della statunitense Harper Lee (1926-2016), scritto nel 1960 e vincitore del premio Pulitzer nel 1961, da cui ha derivato la sceneggiatura Horton Foote.
Quest'ultimo, l'attore protagonista Gregory Peck e la scenografia, firmata da Alexander Golitzen, Henry Bumstead e Oliver Emert, vinsero i rispettivi Oscar nel 1963, mentre rimasero solo candidature quelle per il miglior film, la regia, l'attrice non protagonista (la giovanissima Mary Badham), la fotografia di Russell Harlan e la colonna sonora di Elmer Bernstein (trailer).
Quest'ultimo, l'attore protagonista Gregory Peck e la scenografia, firmata da Alexander Golitzen, Henry Bumstead e Oliver Emert, vinsero i rispettivi Oscar nel 1963, mentre rimasero solo candidature quelle per il miglior film, la regia, l'attrice non protagonista (la giovanissima Mary Badham), la fotografia di Russell Harlan e la colonna sonora di Elmer Bernstein (trailer).
lunedì 22 luglio 2024
La sala professori (Çatak 2023)
Gran bel film quello di İlker Çatak, che ha girato quello che può essere definito un thriller etico e filosofico, che parla di relativismo e ambiguità della giustizia, partendo da un ambito scolastico che è sineddoche dell'intera società.
Presentata al Festival di Berlino e candidata per la Germania all'Oscar per il 2024, la pellicola è davvero un meccanismo a orologeria, psicologico e ansiogeno, in cui lo svelamento della relatività della giustizia non abbandona lo spettatore nemmeno una volta uscito dal cinema (trailer).
Presentata al Festival di Berlino e candidata per la Germania all'Oscar per il 2024, la pellicola è davvero un meccanismo a orologeria, psicologico e ansiogeno, in cui lo svelamento della relatività della giustizia non abbandona lo spettatore nemmeno una volta uscito dal cinema (trailer).
giovedì 11 luglio 2024
Inside Out 2 (Mann 2024)
La Pixar torna nella mente di Riley con le sue emozioni in evoluzione, e stavolta Pete Docter, che nel 2015 era ideatore del soggetto e regista insieme a Ronnie del Carmen, passa ad essere il produttore esecutivo, mentre la regia va a Kelsey Mann. Il risultato non cambia, perché Inside Out 2, pur non potendo avere l'effetto sorprendente della prima pellicola (Inside Out, 2015), è un ottimo film d'animazione che elettrizza i bambini e fa ridere, senza mai smettere di farli riflettere, gli adulti.
Resta la straordinaria torre di controllo del cervello della giovanissima Riley - idea ripresa dal Woody Allen di Tutto quello che avreste sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere (1972) -, ma ora quella che era una bambina è diventata un'adolescente e le "vecchie" emozioni, tutte presenti, Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto e Rabbia, vengono letteralmente soppiantate dalle nuove (trailer).
Resta la straordinaria torre di controllo del cervello della giovanissima Riley - idea ripresa dal Woody Allen di Tutto quello che avreste sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere (1972) -, ma ora quella che era una bambina è diventata un'adolescente e le "vecchie" emozioni, tutte presenti, Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto e Rabbia, vengono letteralmente soppiantate dalle nuove (trailer).
venerdì 5 luglio 2024
Marnie (Hitchcock 1964)
Nel 1956, Alfred Hitchcock, dopo le tante bionde protagoniste dei suoi film, su tutte Joan Fontaine e Ingrid Bergman, venne abbandonato da una delle sue attrici più iconiche, forse quella a cui era più legato: Grace Kelly sposò il principe Ranieri e divenne principessa di Monaco rinunciando alla carriera cinematografica. E così sir Alfred dovette mettersi alla ricerca di una nuova attrice-feticcio e la scelta ricadde sulla bella Nathalie Kay Hedren, notata per classe e stile nel 1961, in uno spot televisivo per la bevanda dietetica Sego.
Il maestro del brivido scelse per lei anche il soprannome, mutuandolo dal nomignolo che usava il padre, d'origine svedese: da tupsa (piccola) a "Tippi" il passo fu breve e con questo nome l'attrice interpretò due dei grandi capolavori degli anni Sessanta dell'immensa filmografia del regista britannico, Gli uccelli (1963) e Marnie (1964). A dire il vero, per Marnie Hitch provò ancora a convincere Grace Kelly, ma senza successo e, alla fine, a impersonare Margareth Edgar, la donna cleptomane e fobica protagonista della pellicola, fu proprio Tippi Hedren, ma con l'acconciatura e, soprattutto, lo chignon di Alexandre de Paris, lo stesso parrucchiere di Grace, che mandò sul set la sua collaboratrice Gwendoline (trailer).
Il maestro del brivido scelse per lei anche il soprannome, mutuandolo dal nomignolo che usava il padre, d'origine svedese: da tupsa (piccola) a "Tippi" il passo fu breve e con questo nome l'attrice interpretò due dei grandi capolavori degli anni Sessanta dell'immensa filmografia del regista britannico, Gli uccelli (1963) e Marnie (1964). A dire il vero, per Marnie Hitch provò ancora a convincere Grace Kelly, ma senza successo e, alla fine, a impersonare Margareth Edgar, la donna cleptomane e fobica protagonista della pellicola, fu proprio Tippi Hedren, ma con l'acconciatura e, soprattutto, lo chignon di Alexandre de Paris, lo stesso parrucchiere di Grace, che mandò sul set la sua collaboratrice Gwendoline (trailer).
giovedì 27 giugno 2024
Confidenza (Luchetti 2024)
Confidenza è una tragedia borghese, un film sull'amore o meglio sui legami indissolubili di certi amori, mentali, fisici, totalizzanti, ma proprio per questo, forse, debordanti e impossibili.
Adattamento dell'omonimo romanzo di Domenico Starnone - dopo La scuola (1995) e Lacci (2020) -, che Daniele Luchetti stavolta scrive insieme a Francesco Piccolo. Ne deriva una pellicola che non può lasciare impassibili, che mette a disagio e porta lo spettatore nei più reconditi anfratti delle dinamiche sentimentali, partendo dalle vicende personali di Pietro Vella (Elio Germano), professore di lettere di un liceo della periferia di Roma, che al centro del suo insegnamento mette "la pedagogia dell'affetto", espressione che diventerà il titolo del saggio che lo renderà famoso oltre i confini scolastici (trailer).
venerdì 21 giugno 2024
In nome del popolo italiano (Risi 1971)
Tutto cambia perché nulla cambi... guardare questo film di Dino Risi fa risuonare in testa le parole di Tomasi da Lampedusa e il suo "qualcosa doveva cambiare perché tutto restasse com'era prima" (Il Gattopardo, Visconti 1963), poiché è impressionante seguirne la trama con la netta sensazione di poterla collocare in ogni epoca.
Forse è l'uomo ad essere sempre lo stesso, ma i personaggi di Mariano Bonifazi, il superlativo giudice interpretato da Ugo Tognazzi, e di Lorenzo Santenocito, l'imprenditore faccendiere cui presta il volto un impareggiabile Vittorio Gassman, ci fanno pensare istintivamente, per esempio, a tanti momenti della storia della nostra Repubblica e su tutti, negli ultimi decenni, allo scandalo di Mani Pulite (trailer e guarda il film).
Forse è l'uomo ad essere sempre lo stesso, ma i personaggi di Mariano Bonifazi, il superlativo giudice interpretato da Ugo Tognazzi, e di Lorenzo Santenocito, l'imprenditore faccendiere cui presta il volto un impareggiabile Vittorio Gassman, ci fanno pensare istintivamente, per esempio, a tanti momenti della storia della nostra Repubblica e su tutti, negli ultimi decenni, allo scandalo di Mani Pulite (trailer e guarda il film).
mercoledì 12 giugno 2024
Kind of Kindness (Lanthimos 2024)
Yorgos Lanthimos torna al passato. Kind of Kindness sembra l'aggiornamento pop delle prime pellicole del regista greco, quelle più disturbanti, come Dogtooth (2009) e Alps (2011), ma con produzione e cast hollywoodiani (trailer).
venerdì 7 giugno 2024
Marcello mio (Honoré 2024)
Christophe Honoré, o meglio Chiara Mastroianni.
Difficile guardare il film del regista francese senza pensare esclusivamente all'attrice che lo interpreta, poiché la pellicola è una vera e propria forma di terapia di Chiara per la perdita dell'ingombrante padre, Marcello, a cui ovviamente rimanda il titolo. Per lo spettatore, invece, la sensazione di aver assistito con voyeurismo a una seduta di terapia altrui, con tanta cinefilia.
L'intera storia è un continuo rimando a ruoli e momenti della carriera di Marcello Mastroianni, a partire dalla primissima sequenza che mostra Chiara attrice - a cui viene chiesto di essere "meno Deneuve e più Mastroianni" - come Anita Ekberg, in piedi all'interno della fontana parigina di Place Saint-Sulpice, nota anche come dei Quatre Points Cardinaux. La Fontana di Trevi, in una sorta di chiusura del cerchio, arriverà molto più avanti nel film, con Chiara stavolta nei panni del padre, che, come faceva lui ne La dolce vita (Fellini 1960), entra nella grande vasca (trailer).
Difficile guardare il film del regista francese senza pensare esclusivamente all'attrice che lo interpreta, poiché la pellicola è una vera e propria forma di terapia di Chiara per la perdita dell'ingombrante padre, Marcello, a cui ovviamente rimanda il titolo. Per lo spettatore, invece, la sensazione di aver assistito con voyeurismo a una seduta di terapia altrui, con tanta cinefilia.
L'intera storia è un continuo rimando a ruoli e momenti della carriera di Marcello Mastroianni, a partire dalla primissima sequenza che mostra Chiara attrice - a cui viene chiesto di essere "meno Deneuve e più Mastroianni" - come Anita Ekberg, in piedi all'interno della fontana parigina di Place Saint-Sulpice, nota anche come dei Quatre Points Cardinaux. La Fontana di Trevi, in una sorta di chiusura del cerchio, arriverà molto più avanti nel film, con Chiara stavolta nei panni del padre, che, come faceva lui ne La dolce vita (Fellini 1960), entra nella grande vasca (trailer).
sabato 1 giugno 2024
Chien de la casse (Durand 2023)
Il film di Jean-Baptiste Durand, trentottenne regista francese all'esordio dietro la mdp, è un pugno nello stomaco assestato con tanta dolcezza. Meritati i premi César per la miglior opera prima e al miglior attore esordiente per Raphaël Quenard.
Chien de la casse, espressione idiomatica francese, che nei titoli italiano e inglese è stata resa con Cane rabbioso e Junkyard dog (cane da combattimento), potrebbe in realtà essere tradotta come "rottame da discarica", adattabile alle persone in senso metaforico. Che poi nel film uno splendido esemplare di pitbull ci sia anche è un altro discorso... (trailer)
Chien de la casse, espressione idiomatica francese, che nei titoli italiano e inglese è stata resa con Cane rabbioso e Junkyard dog (cane da combattimento), potrebbe in realtà essere tradotta come "rottame da discarica", adattabile alle persone in senso metaforico. Che poi nel film uno splendido esemplare di pitbull ci sia anche è un altro discorso... (trailer)
venerdì 24 maggio 2024
Gloria! (Vicario 2024)
Un film in costume, minimalista, raccolto sulle vicende di un istituto per orfane come fino all'età napoleonica ce ne erano ovunque e che dirottò l'insegnamento dei ragazzi verso la musica, motivo per cui ancora oggi chiamiamo le scuole di musica "conservatòri", che in origine avevano semplicemente il compito di "conservare" orfani.
Gloria!, che si complica la vita a partire dal titolo, con un necessario punto esclamativo per differenziarsi dal gran film di John Cassavetes con Gena Rowlands (1980), è il film d'esordio della cantautrice romana Margherita Vicario, scritto insieme ad Anita Rivaroli. Non è un musical, sia chiaro, nessuna sequenza mostra personaggi che interagiscono cantando e ballando come prevede questo genere, ma ha la musica come tema centrale e una ricca colonna sonora che alterna musica barocca e moderna. Si tratta di una storia di formazione, di scontro con il potere e con il patriarcato, di voglia di libertà in anni in cui questo, tanto più per le ragazze, era qualcosa di inconcepibile (trailer).
Gloria!, che si complica la vita a partire dal titolo, con un necessario punto esclamativo per differenziarsi dal gran film di John Cassavetes con Gena Rowlands (1980), è il film d'esordio della cantautrice romana Margherita Vicario, scritto insieme ad Anita Rivaroli. Non è un musical, sia chiaro, nessuna sequenza mostra personaggi che interagiscono cantando e ballando come prevede questo genere, ma ha la musica come tema centrale e una ricca colonna sonora che alterna musica barocca e moderna. Si tratta di una storia di formazione, di scontro con il potere e con il patriarcato, di voglia di libertà in anni in cui questo, tanto più per le ragazze, era qualcosa di inconcepibile (trailer).
martedì 14 maggio 2024
Anselm (Wenders 2023)
"Quando il caos viene delimitato da un confine rettangolare, allora diventa un dipinto". Con questa nettezza Anselm Kiefer esprime le sue concrete certezze artistiche, ma allo stesso tempo la sua idea di esistenza umana è dettata da quella che definisce "l'insostenibile leggerezza dell'essere": il nulla e l'essere sono un binomio "se si inizia qualcosa di grande si sa già che il fallimento sarà parte di esso". Con questo nichilismo ha affrontato la propria produzione quello che, ormai indiscutibilmente, è uno degli artisti viventi più noti al mondo che, ancora oggi, a un passo dagli ottanta anni, dichiara di sentirsi sempre bandito, sempre in cammino, "non posso fermarmi".
Difficile considerare Anselm un semplice documentario (trailer).
Difficile considerare Anselm un semplice documentario (trailer).
mercoledì 8 maggio 2024
Challengers (Guadagnino 2023)
Un triangolo amoroso tra tennis, desiderio, seduzione, ambizione, manipolazione, frustrazione e scalata sociale. Luca Guadagnino è ormai un autore internazionale, e Challengers, produzione Warner Bros, lo dimostra sempre di più: bastano pochi fotogrammi per riconoscere la firma del regista palermitano, che gira benissimo, si avvale della sua estetica pop e tiene lo spettatore incollato alla poltrona con una struttura in crescendo. A questa contribuisce in maniera determinante il montaggio (firmato da Marco Costa) che, all'interno di una gara di tennis in tre set, inserisce i tanti flashback su diversi momenti del passato, dal giorno prima ad anni prima, con molteplici rimandi e riprese che rimontano fino al 2006. Il tutto, naturalmente, dà grande dinamismo a un film glamour leggibile a più livelli e che, tra questi, si apprezza anche per una spiccata cinefilia (trailer).
domenica 28 aprile 2024
Civil War (Garland 2024)
Alex Garland, finora più famoso come sceneggiatore per Danny Boyle (28 giorni dopo, 2002 e Sunshine, 2007) che come regista, al suo sesto film dietro la mdp fa davvero centro! Civil War è una pellicola importante, differente da tanti altri film di guerra, ben scritta, ben girata, ben strutturata e ben recitata.
Eppure sedersi in sala e vedere il solito presidente degli Stati Uniti che prova il solito discorso alla nazione, in cui parla bene dei suoi e condanna gli avversari, chiudendo con l'altrettanto solito "god bless America", non sembra porci di fronte a qualcosa di nuovo (trailer).
Eppure sedersi in sala e vedere il solito presidente degli Stati Uniti che prova il solito discorso alla nazione, in cui parla bene dei suoi e condanna gli avversari, chiudendo con l'altrettanto solito "god bless America", non sembra porci di fronte a qualcosa di nuovo (trailer).
martedì 23 aprile 2024
Cattiverie a domicilio (Sharrock 2023)
Una commedia dal tono dissacrante all'interno del contesto perbenista inglese di inizio '900, ancora figlio dell'epoca vittoriana, tecnicamente finito con la morte della regina nel 1901, ma che di fatto caratterizzò anche buona parte del secolo breve.
Thea Sharrock recupera una storia vera, come precisa la frase in esergo al film - "questa è una storia più vera di quanto si pensi" -, la affida alla sceneggiatura di Jonny Sweet, il comico che l'ha riscoperta, e all'interpretazione della sempre ottima Olivia Colman e di Jessie Buckley, oltre a una serie di caratteristi del cinema inglese, tra cui l'immarcescibile Timothy Spall. Ne viene fuori una pellicola piacevole in stile prettamente british, che cavalca il tema della storica discriminazione sulle donne, spesso rinfocolata da altre donne, in una guerra fra poveri senza quartiere, ma non certo un film indimenticabile (trailer).
Thea Sharrock recupera una storia vera, come precisa la frase in esergo al film - "questa è una storia più vera di quanto si pensi" -, la affida alla sceneggiatura di Jonny Sweet, il comico che l'ha riscoperta, e all'interpretazione della sempre ottima Olivia Colman e di Jessie Buckley, oltre a una serie di caratteristi del cinema inglese, tra cui l'immarcescibile Timothy Spall. Ne viene fuori una pellicola piacevole in stile prettamente british, che cavalca il tema della storica discriminazione sulle donne, spesso rinfocolata da altre donne, in una guerra fra poveri senza quartiere, ma non certo un film indimenticabile (trailer).
venerdì 19 aprile 2024
E la festa continua (Guédiguian 2023)
Amore, politica, filosofia, passione, identità e Jean Luc Godard.
Così si potrebbe riassumere l'ultimo intenso, poetico ed eccezionale film di Robert Guédiguian, che a settant'anni ci racconta ancora la sua Marsiglia, andando a recuperare le sue origini armene, lui figlio di padre armeno e di madre tedesca. Stavolta, però, non c'entrano i lavoratori del porto, quanto la recente storia della città più grande della Francia meridionale e il crollo di due palazzi nel 2018, tra rue d'Aubagne e rue Jean Roque, nel primo arrondissement, che causò la morte di otto persone. Il film è dedicato alla comunità di quel quartiere, che ha deciso di dare un nome a quel luogo e di chiamarlo Place du 5 novèmbre 2018 (trailer).
Così si potrebbe riassumere l'ultimo intenso, poetico ed eccezionale film di Robert Guédiguian, che a settant'anni ci racconta ancora la sua Marsiglia, andando a recuperare le sue origini armene, lui figlio di padre armeno e di madre tedesca. Stavolta, però, non c'entrano i lavoratori del porto, quanto la recente storia della città più grande della Francia meridionale e il crollo di due palazzi nel 2018, tra rue d'Aubagne e rue Jean Roque, nel primo arrondissement, che causò la morte di otto persone. Il film è dedicato alla comunità di quel quartiere, che ha deciso di dare un nome a quel luogo e di chiamarlo Place du 5 novèmbre 2018 (trailer).
domenica 14 aprile 2024
May December (Haynes 2023)
Todd Haynes è un regista raffinato e di talento. Il suo impegno civile nel panorama queer fece del suo debutto, Poison (1991), un caso che colpì frontalmente l'opinione pubblica e gli spettatori di allora. Ad oggi il suo capolavoro indiscusso va riconosciuto nel bellissimo Lontano dal paradiso (2002), in cui Dennis Quaid viveva la terribile realtà, negli Stati Uniti del perbenismo anni '50, di un marito che aveva sposato una donna, pur essendo omosessuale, per rispondere al modello sociale della famiglia perfetta.
La moglie in quel film era interpretata da una straordinaria Julianne Moore, a cavallo del 2000 indubbiamente una delle attrici migliori al mondo. La stessa attrice, che ha interpretato oltre quello altre tre pellicole con il regista losangelino, è oggi una delle due protagoniste dell'ultimo metacinematografico lungometraggio di Haynes, al fianco di un'altrettanto straordinaria Natalie Portman (trailer).
La moglie in quel film era interpretata da una straordinaria Julianne Moore, a cavallo del 2000 indubbiamente una delle attrici migliori al mondo. La stessa attrice, che ha interpretato oltre quello altre tre pellicole con il regista losangelino, è oggi una delle due protagoniste dell'ultimo metacinematografico lungometraggio di Haynes, al fianco di un'altrettanto straordinaria Natalie Portman (trailer).
lunedì 8 aprile 2024
Priscilla (Coppola 2023)
L'ultimo film di Sofia Coppola è un'antifiaba. Adattamento del romanzo Elvis and Me scritto da Priscilla Presley con Sandra Harmon (1985), è caratterizzato da una grande eleganza e comunica una costante tensione interiore in grado di creare una totale empatia tra lo spettatore e il personaggio principale, attorno a cui ruota tutto il resto.
Priscilla è una pellicola riflessiva che fa della misura e del minimalismo la sua forza, analizzando con realismo una relazione fondata su basi psicologiche impari che vengono scandagliate e mostrate allo spettatore dal punto di vista della protagonista, interpretata da una straordinaria Cailee Spaeny, che per questo ruolo ha vinto la Coppa Volpi a Venezia ed è stata candidata al Golden Globe (trailer).
Priscilla è una pellicola riflessiva che fa della misura e del minimalismo la sua forza, analizzando con realismo una relazione fondata su basi psicologiche impari che vengono scandagliate e mostrate allo spettatore dal punto di vista della protagonista, interpretata da una straordinaria Cailee Spaeny, che per questo ruolo ha vinto la Coppa Volpi a Venezia ed è stata candidata al Golden Globe (trailer).
mercoledì 27 marzo 2024
Ferrari (Mann 2023)
Esistono i film belli e i film brutti, e Ferrari non appartiene al primo gruppo.
Eppure il progetto partiva con un'ottima prospettiva, grazie al nome del regista, quel Michael Mann, figlio d'arte, autore di ottimi film in carriera, su tutti L'ultimo dei Mohicani (1992), Heat - La sfida (1995) e principalmente Alì (2001), biopic sportivo ben riuscito che lasciava ben sperare anche per questo su Enzo Ferrari. E poi i nomi dei due attori protagonisti, Adam Driver, tra i più grandi interpreti maschili nell'attuale panorama cinematografico mondiale (con buona pace della provinciale e autarchica polemica di Pierfrancesco Favino a riguardo, leggi), e Penelope Cruz, anche lei raramente sottotono (trailer).
Eppure il progetto partiva con un'ottima prospettiva, grazie al nome del regista, quel Michael Mann, figlio d'arte, autore di ottimi film in carriera, su tutti L'ultimo dei Mohicani (1992), Heat - La sfida (1995) e principalmente Alì (2001), biopic sportivo ben riuscito che lasciava ben sperare anche per questo su Enzo Ferrari. E poi i nomi dei due attori protagonisti, Adam Driver, tra i più grandi interpreti maschili nell'attuale panorama cinematografico mondiale (con buona pace della provinciale e autarchica polemica di Pierfrancesco Favino a riguardo, leggi), e Penelope Cruz, anche lei raramente sottotono (trailer).
sabato 9 marzo 2024
La zona d'interesse (Glazer 2023)
Jonathan Glazer adatta per il cinema l'omonimo romanzo storico e psicologico dell'inglese Martin Louis Amis (2014) e analizza l'indifferenza del Male, mettendo la mdp all'interno della vita di chi ha vissuto dalla parte sbagliata come se niente fosse, dimostrando come potesse essere semplice quotidianità anche quella, raccontando la borghesia nella sua espressione peggiore.
Se si prova a pensare a qualcosa di paragonabile a La zona di interesse, la memoria va istintivamente a ripescare Il nastro bianco, capolavoro di Michael Haneke (2009): oggi l'analoga implacabile e disturbante analisi sociale, che definirei psico-entomologa, presente in queste pellicole, permette a tutti di avere un'accoppiata perfetta da mostrare a chi non sa cosa siano stati gli anni delle due guerre mondiali in Germania (trailer).
Se si prova a pensare a qualcosa di paragonabile a La zona di interesse, la memoria va istintivamente a ripescare Il nastro bianco, capolavoro di Michael Haneke (2009): oggi l'analoga implacabile e disturbante analisi sociale, che definirei psico-entomologa, presente in queste pellicole, permette a tutti di avere un'accoppiata perfetta da mostrare a chi non sa cosa siano stati gli anni delle due guerre mondiali in Germania (trailer).
domenica 3 marzo 2024
Past lives (Song 2024)
Una preziosa opera prima in cui il minimalismo si sposa con la profondità. Celine Song ci racconta con maestria registica e con tanta leggerezza la storia di un potenziale melodramma, in cui chiunque abbia vissuto una storia d'amore con il passato che si riaffaccia oppure ostacolato dalla vita che cambia avrà modo di identificarsi.
L'In-Yun buddista, che riassume il concetto di provvidenza e di unione tra le persone derivante da vite precedenti, fa da sfondo a una vicenda che affonda le sue radici nell'infanzia dei due protagonisti (trailer).
martedì 27 febbraio 2024
Chant d'hiver (Ioseliani 2015)
L'ultimo film di Otar Ioseliani, che ci ha lasciato lo scorso 17 dicembre, non è mai stato distribuito in Italia. Una pessima scelta a cui la Casa del cinema di Roma ha posto rimedio in una serata omaggio dedicata al grande regista georgiano, organizzata da Carlo Hintermann, Daniele Villa e Luciano Barcaroli, che nell'ormai lontano 1999 avevano scritto il fondamentale Ioseliani secondo Ioseliani. Addio terraferma (Roma, Ubulibri), con l'introduzione di Enrico Ghezzi e la ricerca bibliografica curata da chi scrive (trailer).
mercoledì 7 febbraio 2024
Povere creature! (Lanthimos 2024)
L'idea originaria del racconto di Frankenstein di Mary Shelley (1818), con in cima il mito del buon selvaggio di Jean-Jacques Rousseau; le sue versioni cinematografiche, come quella di James Whale (1931) e quella parodistica di Mel Brooks (Frankenstein Junior, 1974); e poi un pizzico di Freaks (Browning, 1932) e del cinema di Tim Burton, una spruzzata gotica, vittoriana e steampunk, una pop alla Moulin Rouge (Luhrmann 2001), il tutto, colorato e grottesco, servito su un letto di femminismo d'annata (trailer).
mercoledì 31 gennaio 2024
Dieci minuti (Tognazzi 2023)
Maria Sole Tognazzi torna alla regia dopo nove anni, quando con Io e lei (2015) indagava la relazione sentimentale di una coppia omosessuale interpretata da Sabrina Ferilli e Margherita Buy. Stavolta, invece, il dramma sentimentale è liberamente tratto dal quasi omonimo romanzo di Chiara Gamberale (Per dieci minuti, 2013), dal quale la cineasta, che ha curato la sceneggiatura insieme a Francesca Archibugi, si allontana molto recuperando, di fatto, quasi esclusivamente l'esercizio del titolo. I dieci minuti, infatti, sono il consiglio terapeutico cognitivo-comportamentista, tratto da Rudolf Steiner, di fare ogni giorno qualcosa di nuovo, per quella breve durata di tempo, per contrastare la depressione (trailer).
venerdì 26 gennaio 2024
Perfect days (Wenders 2023)
Ovvero Wim Wenders e il senso della vita, in un film minimalista, attento alle piccole cose, alla vita di tutti i giorni e a come quella di ogni persona, ciascuna a suo modo, possa essere straordinaria.
Una pellicola che, in pieno stile del regista tedesco, è l'elogio della lentezza, caratteristica troppo spesso utilizzata come categoria negativa per un film, ma che in molti casi è categoria identitaria di un'opera, come in questo bellissimo Perfect days, in cui è fattore significante e accoppiato alla riflessione filosofica (trailer).
Una pellicola che, in pieno stile del regista tedesco, è l'elogio della lentezza, caratteristica troppo spesso utilizzata come categoria negativa per un film, ma che in molti casi è categoria identitaria di un'opera, come in questo bellissimo Perfect days, in cui è fattore significante e accoppiato alla riflessione filosofica (trailer).
giovedì 18 gennaio 2024
Il ragazzo e l'airone (Miyazaki 2023)
Il ragazzo e l'airone è la catabasi di Hayao Miyazaki. L'ottantaduenne genio nipponico dà al giovanissimo protagonista il compito di viaggiare in un mondo altro, che come da tradizione è sottostante a quello in cui viviamo.
Siamo nel 1943 e Mahito è un ragazzino che ha perso la madre, Hisako, durante un incendio. Il padre, Shōichi, proprietario di una fabbrica di materiali aeronautici, lo porta a vivere in una nuova casa, con la sua nuova compagna, Natsuko, sorella minore della prima moglie. La donna si presenta a Mahito come la sua nuova mamma e lo fa accudire da sette piccole vecchine.
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