Quarto dei Mille, una poetica inquadratura sul mare, sugli scogli.
Inizia così il bel film-documentario di Pietro Marcello, commissionato dalla comunità gesuita di San Marcellino di Genova, incentrato su una storia d'amore davvero sui generis tra due "ultimi": un ex carcerato, Vincenzo Motta detto Enzo, e un transessuale ex eroinomane ed ex prostituta, Mary Monaco.
È quest'ultima, con un'accentuata voce roca, che racconta la loro storia, iniziata in prigione, dove Enzo scontava la pena per aver sparato a dei poliziotti. È lei che legge le lettere in cui Enzo chiedeva a suo modo di aspettarlo quando sarebbe uscito dal carcere, in cui condensa i suoi sentimenti dietro espressioni come "stronza, tu sei la mia vita" o "dolcissima bastarda", col tono di chi intende l'amore come naturale possesso... e insieme a lei sogna un futuro in una casa in campagna, circondato da cani.