Il film-documentario di Massimo Martella andrebbe sistematicamente inserito nei programmi scolastici... e se da quelli si cancella persino la storia dell'arte tra le materie da insegnare ai ragazzi?
Mi rendo conto che si tratta di pura utopia, ma tutti dovrebbero vederlo per capire qualcosa in più sul rapporto tra il nostro paese e il patrimonio; cosa è stato fatto per salvarlo, quante persone si sono impegnate per senso dello Stato, per passione, per amore di tutto questo, senza un tornaconto economico o personale (trailer).
Martella incornicia le vicende delle opere d'arte italiane durante la Seconda guerra mondiale in una narrazione fatta in prima persona da alcuni dipinti, che si esprimono come esseri umanizzati e senzienti, un espediente retorico e favolistico, che contrasta con il dramma vissuto in quegli anni, ma che proprio dal punto di vista didattico funziona.