venerdì 21 febbraio 2025

Madre (Bong Joon-ho 2009)

Bong Joon-ho dieci anni prima del grandissimo successo di Parasite (2019) - in Italia uscito solo dopo quello, nel 2021 -, con un film sorprendente, in grado di portare lo spettatore dove il suo regista vuole, facendogli cambiare opinione sui protagonisti più volte all'interno di un cerchio perfetto, che si apre e si chiude con la protagonista che danza nei campi di grano. Un'immagine poetica che contrasta col dramma narrato, in un cortocircuito dolce-amaro tipico del cinema coreano, che si percepisce nei vestiti sgualciti della donna e nel suo essere fuori dal tempo e dallo spazio, in pieno disorientamento (trailer).
La madre che dà il titolo alla pellicola (Kim Hye-ja) - non sapremo mai il suo nome - è una donna di mezza età che vive in funzione di suo figlio, Do-joon (Won Bin), un ragazzo con disabilità intellettiva, che si accompagna spesso all'amico Jin-tae (Jin Goo), che lei considera un poco di buono. 

venerdì 14 febbraio 2025

The Brutalist (Corbet 2024)

The Brutalist
 è un film importante, un'epopea biografica da vedere e da far vedere, che affronta questioni profonde nelle contraddizioni del secolo breve, investendo i rapporti col potere, la vita degli ebrei dopo la Seconda guerra mondiale, la storia dell'architettura.
La regia di Brady Corbet, Leone d'argento a Venezia, però, non dà nulla in più a questa storia: si limita a raccontarla senza grossi sussulti, limitandosi al compito di mettere in scena le diverse sequenze, giustapposte una dopo l'altra, con un montaggio lineare, anch'esso privo di scossoni, e con una visione passatista dell'artista solo e tormentato (trailer).

sabato 8 febbraio 2025

La ciociara (De Sica 1960)

Le bombe, il coprifuoco, l'estate del 1943, quella in cui Roma diventa "città aperta" (14 agosto).
Cesira (Sophia Loren), che è sola con sua figlia, Rosetta (Eleonora Brown), decide di tornare al paese per evitare di rimanere nell'occhio del ciclone dei bombardamenti. Il suo viaggio in Ciociaria, dalla dolce serenità iniziale, si trasforma in un inferno che permette riflessioni sulla guerra e sulle ombre che, nel particolare della vita dei singoli, non permettono mai di dividere manicheisticamente tra buoni e cattivi (trailer).

sabato 1 febbraio 2025

Here (Zemeckis 2024)

L'unità di spazio non era mai stata così stabile al cinema come in Here...
Una pellicola straordinaria, nel senso etimologico del termine, decisamente fuori dall'ordinario quella di Robert Zemeckis, che inquadra con la mdp fissa lo stesso punto per l'intera durata del film.
Tutto attorno a quel punto, però, gira vorticosamente, ed è il tempo, che va dalla preistoria ai nostri giorni, in una giostra cronologica affascinante che, grazie al montaggio (curato da Jesse Goldsmith), non va mai nella stessa direzione.
Il resto, come sempre nelle pellicole del cineasta di Chicago, è fatto di emozioni, semplici, dirette, in cui è facile identificarsi, cosicché ogni spettatore non può non pensare alla propria storia personale, ai ricordi, alle foto e ai filmini di famiglia, che qui prendono una forma sontuosa, magniloquente forse, ma colpiscono nel segno (trailer). 

mercoledì 22 gennaio 2025

Maria (Larraín 2024)

E sono tre! Pablo Larraín, dopo Jackie (2016) e Spencer (2021), ha girato un terzo biopic, stavolta dedicato a Maria Callas. Una first lady, una principessa e la più grande cantante lirica della storia, anche lei ritratta nella fase di maggior difficoltà della sua vita, come nel caso delle altre due protagoniste. E Larraín, nel mettere in immagine il disagio, è davvero un maestro.
Di Maria Anna Sofia Cecilia Kalogheropoulos (1923-77), questo il nome intero della divina Callas, nata a New York da genitori greci, seguiamo solo l'ultima settimana, in una rigorosa unità di tempo che parte dalla fine, e cioè dal suo corpo trovo esanime, per poi raccontarne gli ultimi giorni di vita (trailer).  

domenica 19 gennaio 2025

Saluto a David Lynch (20/1/1946-15/1/2025)

David Lynch non c'è più... l'uomo che ci ha insegnato ad abbandonarci ai racconti e alle immagini senza l'ossessione di un significato, che ci ha fatto amare una massa informe su una fiamminga, un cubo blu con una chiave, una donna avvolta nella plastica, un anziano signore con un trattore, le luci difettose e intermittenti, e decine di altre cose, ha lasciato questo mondo, ma quante volte abbiamo pensato che venisse da un mondo altro...
Il suo cinema, con le sue visioni, le sue immagini, i suoi meandri concettuali e astratti per fortuna è ancora lì, tra i più grandi degli ultimi decenni.

lunedì 13 gennaio 2025

Emilia Pérez (Audiard 2024)

Jacques Audiard fa centro con un film che è un pugno nello stomaco per lo spettatore, letteralmente investito da una storia d'amore, di malavita, di gelosia, un gangster movie tra transgender e narcos, un musical tragico - quasi un ossimoro, che però fa pensare per questo e non solo al cult West Side Story (Robbins-Wise 1961) - in cui la condizione iniziale viene sconvolta dal cambio di sesso di uno dei protagonisti.
La transizione sessuale, però, va sottolineato, non è qui utilizzata per parlare di diritti lgbtqia+, ma la grande novità è trattarla come un'esigenza naturale del singolo individuo, quello che potremmo definire un attivatore narrativo e non il centro della vicenda (trailer).

lunedì 6 gennaio 2025

Conclave (Berger 2024)

Il quinto film di Edward Berger, cineasta tedesco formatosi a New York, è un thriller spionistico ambientato in Vaticano che racconta, come dice il titolo, il tempo rituale e politico tra la morte di un pontefice e l'elezione di quello successivo.
Tratta dall'omonimo romanzo di Robert Harris (2016), dai cui libri sono stati già in passato adattati importanti pellicole (L'uomo nell'ombra e L'ufficiale e la spia, Polanski 2010 e 2019), la trama del film, con la sceneggiatura di Peter Straughan, un buon intreccio, ma non regala particolari acuti. Berger non va oltre il compito di mettere in scena il romanzo, rispettando la classica triade aristotelica di unità di tempo, di luogo e di azione (trailer).

giovedì 2 gennaio 2025

Diamanti (Özpetek 2024)

"Tutto il mondo è un palcoscenico, donne e uomini sono solo attori che entrano ed escono dalla scena".
Così scriveva Shakespeare (Come vi piace, II, VII) e così sembra dirci Ferzan Özpetek in Diamanti attraverso Elena Sofia Ricci ("nella vita si recita sempre").
Il regista turco dedica la sua quindicesima pellicola a una storia corale completamente declinata al femminile, che coinvolge ben diciotto attrici italiane, oltre ad essere dedicata a tre grandi attrici recentemente scomparse con cui avrebbe voluto lavorare: Mariangela Melato, Virna Lisi, Monica Vitti.  A tutto questo aggiunge una cornice in cui lui stesso e l'intero cast parlano del film da realizzare, tra scelta dei ruoli e lettura del copione. Cinema e metacinema, vita reale e recitazione, con una trama ben strutturata che sviluppa una storia per ogni personaggio femminile, in una coralità e un'intensità passionale che guarda da lontano a Robert Altman e a Pedro Almodovar (trailer).

domenica 29 dicembre 2024

Una notte a New York (Hall 2023)

Christy Hall, finora sceneggiatrice della serie tv a tema adolescenziale I Am Not Okay with This (2020), esordisce nella regia con questo film che mette di fronte Clark, un tassista interpretato da Sean Penn e la sua passeggera, di cui non sapremo mai il nome, che lui chiama 'girlie' (ragazzina), nei cui panni recita una bella e tormentata Dakota Johnson, incastrata in una relazione complicata.
La grande abilità maieutica di Clark e il bisogno di sfogarsi della ragazza condurranno i due, complice un blocco stradale che li terrà fermi per molto tempo durante il tragitto, a confidarsi e ad aprirsi completamente e, soprattutto per lei, il viaggio sarà una vera e propria seduta terapeutica (trailer).

martedì 24 dicembre 2024

Napoli - New York (Salvatores 2024)

La tratta del titolo è quella dell'emigrazione che tra l'unità d'Italia e la Seconda guerra mondiale spinse oltre cinque milioni di italiani a trasferirsi negli Stati Uniti per cercare fortuna e che prima dei titoli di coda diventano diciannove, aumentando la forbice dal 1861 al 1985 e probabilmente considerando anche altri paesi di destinazione (vedi).
A fare quel viaggio, in questo caso, sono due ragazzini che restano sulla nave e che si imbarcano per l'America quasi per caso: Carmine e Celestina, senza radici, partono nella speranza di raggiungere a New York la sorella di lei, Agnese Scognamiglio, andata nella Grande Mela per sposare John Wilkins, un soldato conosciuto durante la liberazione (trailer).

giovedì 19 dicembre 2024

ll giorno dell'incontro (Huston 2023)

Day of the fight, un titolo che fa drizzare le antenne di ogni cinefilo al ricordo del primo cortometraggio di Stanley Kubrick, anno di grazia 1951. Con quello, il film di Jack Huston condivide il soggetto, accompagnando il protagonista lungo la giornata che porterà al combattimento, e un nome, quello di Robert James, lì il Bobby sfidante del protagonista, Walter Cartier, qui un nome su una lapide (trailer).

sabato 14 dicembre 2024

La stanza accanto (Almodóvar 2024)

Con La stanza accanto Pedro Almodóvar sembra aver affondato il suo cinema in quello di Ingmar Bergman, realizzando un film di grande asciuttezza, lontano dalla passionalità a cui ci ha abituato per decenni, di gran rigore nella messa in scena, chirurgico nella sceneggiatura, ma con la ricchissima e significante gamma cromatica che lo ha sempre contraddistinto. Interpretato da due giganti come Tilda Swinton, perfetta nella sua consueta algida androginia, e la solita, straordinaria Julianne Moore, il cui personaggio ha il nome più cinefilo e svedese che si possa immaginare, Ingrid, la pellicola ha vinto il Leone d'oro di quest'anno ed è il primo lungometraggio girato in lingua inglese da Almodóvar, dopo i corti del 2020, The Human Voice, e del 2023, The Strange Way of Life (trailer).

domenica 8 dicembre 2024

Quando la moglie è in vacanza (Wilder 1955)

Billy Wilder mette in scena il sogno di ogni uomo eterosessuale degli anni '50, quello di passare alcuni giorni con Marylin Monroe in cerca di compagnia e di leggerezza, e da questa situazione ne ricava una commedia cult, con una serie di espedienti narrativi che per tutta la durata del film negano al protagonista l'appagamento del desiderio, complice il codice Hays, in vigore fino al 1968. 
Uno dei grandi maestri della commedia brillante di Hollywood porta al cinema la pièce scritta da George Axelrod, che dal 1952 aveva spopolato a Broadway; riscrive la sceneggiatura con lui, uomo di teatro che per il cinema scriverà anche Colazione da Tiffany (Edwards 1961); ripropone lo stesso protagonista maschile della versione teatrale, Tom Ewell, che per il grande schermo aveva già lavorato con registi del calibro di George Cukor e Fritz Lang (trailer).

lunedì 2 dicembre 2024

Scandalo internazionale (Wilder 1948)

Una commedia in pieno stile hollywoodiano ma nella Berlino distrutta dai bombardamenti, un dettaglio su cui nelle primissime battute del film si sofferma un personaggio parlandoci di 75 mila tonnellate di esplosivo. Billy Wilder, nel paesaggio in cui Roberto Rossellini nello stesso anno gira il dramma di Germania anno zero, mette in scena un triangolo amoroso che si fonde col genere spionistico e noir, riuscendo nell'impresa di far ridere gli spettatori nonostante il contesto di partenza. 
Wilder, peraltro, tornerà a provocare "risate in posti spiacevoli", come le definirà il giornalista e critico Axel Madsen, anche qualche anno dopo, con Stalag 17 (1953), addirittura ambientato in un campo di concentramento (trailer).

mercoledì 27 novembre 2024

Giurato numero 2 (Eastwood 2024)

Il quarantaduesimo lungometraggio di Clint Eastwood, che all'incredibile età di 94 anni ci regala l'ennesima opera di grande valore, si presenta come una tragedia greca, un film giudiziario che colpisce il sistema giudiziario a stelle e strisce e che non ha nulla del thriller, poiché non c'è nulla da scoprire, ma che incentra il suo nucleo principale nei dilemmi morali del protagonista e, perché no, degli spettatori. 
Una pellicola che potrebbe essere una pièce teatrale, essendo di fatto ambientata nell'aula del tribunale e in casa del protagonista, con l'eccezione di qualche raccordo e dei flashback che ricordano i fatti (trailer).
L'allegoria della Giustizia con una mano tiene una bilancia, con l'altra una spada e, molto spesso, ha una benda sugli occhi, proprio come la Fortuna.

venerdì 22 novembre 2024

La persona peggiore del mondo (Trier 2021)

Un'acuta analisi dei rapporti di coppia quella che Joachim Trier, attraverso una produzione che ha coinvolto tre paesi del nord Europa (Norvegia, Svezia, Danimarca) e la Francia, compie con questo racconto che da leggero si fa via via più complesso e intenso, fino a trasformarsi in un film drammatico.
La persona peggiore del mondo, parte di una trilogia che comprende anche Reprise (2006) e Oslo, 31 august (2011), è ambientato a Oslo ed è articolato in dodici capitoli introdotti da un prologo e chiusi da un epilogo. Una struttura decisamente letteraria per una pellicola "di parola", fatta soprattutto di dialoghi, grazie all'ottima sceneggiatura scritta dal regista e da Eskil Vogts (trailer).

sabato 16 novembre 2024

The Substance (Fargeat 2024)

Il cinema, come Saturno, divora i propri figli per rimanere al suo posto, e The Substance ne è un fulgido esempio. La pellicola riparte dalla "nuova carne" di David Cronenberg e da La mosca (1986) e arriva al David Lynch di The Elephant Man (1980), rimonta alla loro matrice, il Frankenstein letterario di Mary Shelley, e li coniuga tutti al femminile, dove incontra almeno altri due film fondamentali: La morte ti fa bella (Zemeckis 1992) e Carrie (De Palma 1976) (trailer).

mercoledì 6 novembre 2024

Berlinguer. La grande ambizione (Segre 2024)

Apro l'analisi di questo film con la considerazione di Elio Germano che, alla proiezione in anteprima al Nuovo Sacher, lo scorso venerdì 1° novembre, si è soffermato nel precisare che nell'epoca affrontata dalla pellicola chi era a capo di un partito si autodefiniva segretario e non leader, segno che l'ascesa politica fosse principalmente un servizio verso gli altri e non solo spudorato egocentrismo.
Che questo concetto, poi, sia stato espresso davanti a Nanni Moretti, non può non fare pensare a "le parole sono importanti", "chi parla male, pensa male e vive male" (Palombella Rossa, 1984, 1-2).
E in effetti oggi sembra di essere anni luce da quegli anni, in cui la gente, le singole persone si identificavano con politici da cui si sentivano davvero rappresentati, ma qui mi fermo, perché altrimenti scadrei nella prosa più retriva del passatismo (trailer).

venerdì 1 novembre 2024

The dead don't hurt (Mortensen 2023)

C'era una volta Gli Spietati (1992). Negli anni successivi all'uscita del film di Clint Eastwood si parlò molto tempo di come uno dei grandi generi autoctoni del cinema statunitense (insieme al musical, che ha seguito un percorso simile) sembrasse esaurito, e che invece forse poteva rigenerarsi, come dimostrava quella pellicola spartiacque.
In realtà il discorso sull'eterno rigenerarsi del western si era fatto anche con Piccolo grande uomo (1970), che ribaltava la logica manichea dei buoni-cowboy/cattivi-indiani, come poi riaccaduto con Balla coi lupi (1990) (trailer).

domenica 27 ottobre 2024

Parthenope (Sorrentino 2024)

"L'amore per provare a sopravvivere è stato un fallimento".
Venere anadiomene, da Apelle a Pompei, da Sandro Botticelli a Cabanel e Bouguerau, fino a Paolo Sorrentino. Il regista napoletano, sempre più visionario, stavolta si pone sulla linea del tempo dell'eterno femminino ed elegge la bellezza della giovane Celeste Dalla Porta, con il suo nome così rinascimentale e al suo primo lungometraggio, al ruolo di Parthenope, donna e allegoria al centro della sua ultima folgorante pellicola (trailer).

martedì 22 ottobre 2024

Megalopolis (Coppola 2024)

Un ipertrofico ottovolante! Megalopolis, ideata ormai quarant'anni fa, è una pellicola impossibile da comprendere, nel senso etimologico di abbracciarne il contenuto, con una sola visione. 
È da capogiro l'uscita dalla sala, dopo la proiezione del ventiquattresimo lungometraggio di Francis Ford Coppola, ottantacinquenne, un elemento imprescindibile per le caratteristiche di un film che naviga tra la storia del cinema, gli ultimi decenni che abbiamo vissuto e un'idea di futuro già splendidamente classica (trailer).

martedì 15 ottobre 2024

Vermiglio (Delpero 2024)

È un ottimo film quello di Maura Delpero che, al suo secondo lungometraggio (dopo Maternal, 2019), sceglie di raccontare una storia ambientata nel piccolo centro di Vermiglio, andando a recuperare un po' della sua autobiografia (è il paese in cui visse suo padre), ma anche un cinema e un'estetica che tanto ricordano Ermanno Olmi e il suo L'albero degli zoccoli (1978). Così come il grande precedente, che a Cannes vinse la Palma d'oro, anche la sua opera è recitata in dialetto ed è stata giustamente celebrata dalla critica, aggiudicandosi il Leone d'argento - Gran premio della giuria a Venezia (trailer).

mercoledì 9 ottobre 2024

Joker: Folie à Deux (Phillips 2024)

Un musical che esplora l'abisso, un sequel che stravolge la prima pellicola, scegliendo di allontanarsi dal realismo di quella, pur continuando a ignorare il personaggio della DC Comics, e passando dal soliloquio assoluto - allora mitigato solo dalla presenza di Murray Franklin/De Niro - a un dialogo. A Joker/Arthur Fleck, infatti, si affianca un personaggio femminile, un altro fool, shakespearianamente parlando, che giustifica il titolo e dà nuova linfa al protagonista.
Joaquin Phoenix e Lady Gaga brillano sia nella recitazione che nei duetti da musical, che hanno la peculiarità di essere spesso parte della fantasia che governa le loro esistenze, facilitando la sospensione dell'incredulità anche per gli spettatori meno avvezzi al genere (trailer).

venerdì 4 ottobre 2024

Il tempo che ci vuole (Comencini 2024)

Poter rendere orgoglioso il proprio padre di quanto si sta facendo nella vita... è questo che differenzia le esperienze di Luigi e Francesca Comencini, come sottolinea il primo, nei cui panni recita il solito, enorme Fabrizio Gifuni, alla figlia, intrepretata da una bravissima Romana Maggiora Vergano, rammaricandosi di non aver potuto farlo con il suo, come lei invece ha fatto con lui.
Dopo Chiara Mastroianni, che in Marcello mio (Honoré 2024) omaggiava il padre persino interpretandolo, con altri toni Francesca Comencini celebra suo padre, raccontando il loro rapporto sin dalla sua infanzia, nella seconda metà degli anni '60, passando per una complicata adolescenza negli anni di piombo, fino alla maturità e alla scelta di fare cinema, proprio come lui (trailer).

lunedì 30 settembre 2024

L'innocenza (Kore-eda 2023)

L'ennesimo capolavoro di Hirokazu Kore-eda, Queer Palm e migliore sceneggiatura a Cannes, tra i suoi tanti pregi ha la dedica a Ryuichi Sakamoto. La pellicola contiene l'ultima colonna sonora del maestro scomparso nel marzo 2023 (leggi), emozionante come sempre e, forse stavolta, inevitabilmente, anche di più: difficile uscire dalla sala senza continuare a fischiettare o cercare su internet la struggente Aqua.
L'innocenza, che in originale e nella versione internazionale si intitola "mostro" (Kaibutsu/Monster), è un titolo altrettanto evocativo e azzeccato per una storia che in effetti ruota attorno all'ambiguità del concetto di colpevolezza: e se colui che viene considerato un mostro non avesse responsabilità su ciò di cui viene accusato e fosse innocente? (trailer)

sabato 21 settembre 2024

Limonov (Serebrennikov 2024)

Limonov è la storia di un dissidente, di un sedicente eroe, romantico e anarchico ("dalla parte di chi non ha niente da perdere"), di un poeta, di un uomo attraverso il quale Kirill Serebrennikov - che ha ereditato il progetto dopo il rifiuto di Saverio Costanzo nel 2015 - ripercorre gli ultimi sessant'anni del suo paese, la Russia, tra regime comunista, Perestrojka e oligarchi. Lo fa adattando l'omonima biografia romanzata scritta da Emmanuel Carrère (2011, ed. it. 2012) e lo fa da regista ebreo, gay e di madre ucraina, una sorta di manifesto umano anti-Putin.
Il montaggio di Jurij Karich cerca di riprodurre la scansione temporale scelta dallo scrittore, così come ogni sequenza è accompagnata dalla letteraria voce off del protagonista, che riflette e analizza i fatti secondo l'introspezione psicologica attuata da Carrère, che nel film ha anche un cameo nei panni di un giornalista (trailer).

martedì 17 settembre 2024

Europa (Von Trier 1991)

Accompagnati dalla voce off di un'icona del cinema come Max Von Sydow, Europa di Lars Von Trier - terzo film della trilogia che comprende L'elemento del crimine (1984) ed Epidemic (1987) - ci avvolge come la più scomoda delle coperte, in un corto circuito temporale che non è dato solo dall'epoca della narrazione, l'immediato secondo dopoguerra nella Germania sconfitta e livorosa, ma anche dallo stile della pellicola, che rimanda ai noir bellici statunitensi dell'età dell'oro di Hollywood (trailer).

mercoledì 11 settembre 2024

La vita accanto (Giordana 2024)

Adattamento dell'omonimo romanzo della scrittrice vicentina Mariapia Veladiano (Einaudi 2011), il film di Marco Tullio Giordana è indubbiamente ben orchestrato, ma la maniera, nel senso più freddo del termine, sembra essersi spinta troppo oltre e aver preso il sopravvento.
Sapere, poi, che il progetto era nato con Marco Bellocchio, e che solo in un secondo tempo abbia rinunciato (dopo aver scritto la sceneggiatura, firmata anche da Gloria Malatesta e poi da Marco Tullio Giordana), lascia un senso di insoddisfazione per quello che avrebbe potuto essere e non è stato. La trama, infatti, si attaglia perfettamente per il regista di Bobbio, maestro di drammatiche disfunzioni familiari, che ha spesso affrontato tematiche simili con grandi risultati: si pensi al bellissimo film con cui esordì, I pugni in tasca (1965), ma anche opere come Salto nel vuoto (1980) -L'ora di religione (2002) o persino il recente Rapito (2023), in cui la disfunzione è invece causata dal potere religioso (trailer).

venerdì 6 settembre 2024

The Holdovers - Lezioni di vita (Payne 2023)

Lo stile asciutto di Alexander Payne porta a un film senza sbavature, gradevole, ben scritto, ben girato e, soprattutto, ben recitato, che ci porta negli anni '70 raccontandoci le vicende di un professore della Barton Academy, una scuola di una zona non meglio specificata nella regione del New England, durante le feste natalizie tra 1970 e 1971.
Le "lezioni di vita" del consueto sottotitolo didascalico dell'edizione italiana, infatti, sono quelle di Paul Hunham, un fantastico Paul Giamatti, insegnante di storia e cultura classica che, per le vacanze di fine anno, è costretto a rimanere nella scuola per stare con pochi allievi che per motivi diversi non possono raggiungere le rispettive famiglie (trailer).

lunedì 2 settembre 2024

Hit Man - Killer per caso (Linklater 2023)

Una "storia quasi vera". L'esergo dell'ultimo film di Richard Linklater rivela sin da subito il progetto del regista texano, che parte da fatti veri e a quelli aggiunge le possibili conseguenze, amplificandole e generando un reticolo narrativo così ben congegnato da coinvolgere pienamente lo spettatore. Il risultato è una pellicola leggera e godibilissima, che oscilla tra commedia, poliziesco e sentimentale.
La storia è quella di Gary Johnson (Glen Powell), docente di psicologia e filosofia al college, che arrotonda le sue entrate collaborando sotto copertura con la polizia di New Orleans per smascherare omicidi e mandanti (trailer).

lunedì 26 agosto 2024

L'arte della gioia (Golino 2024)

Il romanzo più famoso di Goliarda Sapienza, terminato nel 1976, ma pubblicato in parte nel 1994 e per esteso solo nel 1998, quando la sua autrice era morta già da due anni, finalmente è stato adattato per il cinema e, a dire il vero, principalmente per la tv.
L'arte della gioia di Valeria Golino, che è stata allieva di Goliarda Sapienza al Centro Sperimentale di Cinematografia, infatti, è stato diviso in due parti per la sala e in sei puntate per la serie televisiva.
La storia di Modesta, l'eroina e alter ego di Goliarda - sulla scrittrice esiste un bel podcast intitolato Gagliarda Potenza firmato dal gruppo Mis(S)conosciute, composto da Giulia Morelli, Maria Lucia Schito e Silvia Scognamiglio -, è quella di un romanzo d'altri tempi, quasi ottocentesco, un carattere che costituì uno dei motivi delle sue difficoltà editoriali, che sullo schermo diventa subito un classico (trailer).

mercoledì 21 agosto 2024

Saluto ad Alain Delon (8/11/1935 - 18/8/2024)

Se n'è andato a 88 anni Alain Delon, icona del cinema francese e italiano, uno degli attori più famosi di sempre, uno dei più belli di sempre.
Una leggendaria e lontana parentela con i Bonaparte, tramite la nonna paterna Marie-Antoniette Evangelista, la vita sembrava riservargli una carriera da salumiere...

mercoledì 31 luglio 2024

Green border (Holland 2023)

Agnieszka Holland e la sua accusa ai potenti della Polonia e dell'Europa. Una condanna senza appello, coraggiosa, perché arriva proprio da una regista polacca - non a caso dal 1981 residente in Francia -, che racconta la follia della guerra combattuta al confine tra il suo paese e la Bielorussia.
A quei confini fa riferimento il "green border" del titolo, anche se quel colore lo vediamo per pochi secondi, all'inizio dei titoli di testa, quando un drone riprende la foresta che caratterizza quello spazio liminale tra due realtà che rappresentano lo stesso inferno. Sembra una ripresa di Terrence Malick e fa istintivamente pensare a La sottile linea rossa (1998), uno dei film bellici più belli e struggenti degli ultimi decenni (trailer).

giovedì 25 luglio 2024

Il buio oltre la siepe (Mulligan 1962)

Uno dei capolavori della Universal degli anni Sessanta, con Robert Mulligan alla regia e un futuro altro regista, allora appena trentaquattrenne, alla produzione, Alan J. Pakula, per l'adattamento di un romanzo di successo, quello della statunitense Harper Lee (1926-2016), scritto nel 1960 e vincitore del premio Pulitzer nel 1961, da cui ha derivato la sceneggiatura Horton Foote.
Quest'ultimo, l'attore protagonista Gregory Peck e la scenografia, firmata da Alexander Golitzen, Henry Bumstead e Oliver Emert, vinsero i rispettivi Oscar nel 1963, mentre rimasero solo candidature quelle per il miglior film, la regia, l'attrice non protagonista (la giovanissima Mary Badham), la fotografia di Russell Harlan e la colonna sonora di Elmer Bernstein (trailer).

lunedì 22 luglio 2024

La sala professori (Çatak 2023)

Gran bel film quello di İlker Çatak, che ha girato quello che può essere definito un thriller etico e filosofico, che parla di relativismo e ambiguità della giustizia, partendo da un ambito scolastico che è sineddoche dell'intera società.
Presentata al Festival di Berlino e candidata per la Germania all'Oscar per il 2024, la pellicola è davvero un meccanismo a orologeria, psicologico e ansiogeno, in cui lo svelamento della relatività della giustizia non abbandona lo spettatore nemmeno una volta uscito dal cinema (trailer).

giovedì 11 luglio 2024

Inside Out 2 (Mann 2024)

La Pixar torna nella mente di Riley con le sue emozioni in evoluzione, e stavolta Pete Docter, che nel 2015 era ideatore del soggetto e regista insieme a Ronnie del Carmen, passa ad essere il produttore esecutivo, mentre la regia va a Kelsey Mann. Il risultato non cambia, perché Inside Out 2, pur non potendo avere l'effetto sorprendente della prima pellicola (Inside Out, 2015), è un ottimo film d'animazione che elettrizza i bambini e fa ridere, senza mai smettere di farli riflettere, gli adulti.
Resta la straordinaria torre di controllo del cervello della giovanissima Riley - idea ripresa dal Woody Allen di Tutto quello che avreste sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere (1972) -, ma ora quella che era una bambina è diventata un'adolescente e le "vecchie" emozioni, tutte presenti, Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto e Rabbia, vengono letteralmente soppiantate dalle nuove (trailer).

venerdì 5 luglio 2024

Marnie (Hitchcock 1964)

Nel 1956, Alfred Hitchcock, dopo le tante bionde protagoniste dei suoi film, su tutte Joan Fontaine e Ingrid Bergman, venne abbandonato da una delle sue attrici più iconiche, forse quella a cui era più legato: Grace Kelly sposò il principe Ranieri e divenne principessa di Monaco rinunciando alla carriera cinematografica. E così sir Alfred dovette mettersi alla ricerca di una nuova attrice-feticcio e la scelta ricadde sulla bella Nathalie Kay Hedren, notata per classe e stile nel 1961, in uno spot televisivo per la bevanda dietetica Sego.
Il maestro del brivido scelse per lei anche il soprannome, mutuandolo dal nomignolo che usava il padre, d'origine svedese: da tupsa (piccola) a "Tippi" il passo fu breve e con questo nome l'attrice interpretò due dei grandi capolavori degli anni Sessanta dell'immensa filmografia del regista britannico, Gli uccelli (1963) e Marnie (1964). A dire il vero, per Marnie Hitch provò ancora a convincere Grace Kelly, ma senza successo e, alla fine, a impersonare Margareth Edgar, la donna cleptomane e fobica protagonista della pellicola, fu proprio Tippi Hedren, ma con l'acconciatura e, soprattutto, lo chignon di Alexandre de Paris, lo stesso parrucchiere di Grace, che mandò sul set la sua collaboratrice Gwendoline (trailer).

giovedì 27 giugno 2024

Confidenza (Luchetti 2024)

Confidenza è una tragedia borghese, un film sull'amore o meglio sui legami indissolubili di certi amori, mentali, fisici, totalizzanti, ma proprio per questo, forse, debordanti e impossibili.
Adattamento dell'omonimo romanzo di Domenico Starnone - dopo La scuola (1995) e Lacci (2020) -, che Daniele Luchetti stavolta scrive insieme a Francesco Piccolo. Ne deriva una pellicola che non può lasciare impassibili, che mette a disagio e porta lo spettatore nei più reconditi anfratti delle dinamiche sentimentali, partendo dalle vicende personali di Pietro Vella (Elio Germano), professore di lettere di un liceo della periferia di Roma, che al centro del suo insegnamento mette "la pedagogia dell'affetto", espressione che diventerà il titolo del saggio che lo renderà famoso oltre i confini scolastici (trailer).

venerdì 21 giugno 2024

In nome del popolo italiano (Risi 1971)

Tutto cambia perché nulla cambi... guardare questo film di Dino Risi fa risuonare in testa le parole di Tomasi da Lampedusa e il suo "qualcosa doveva cambiare perché tutto restasse com'era prima" (Il Gattopardo, Visconti 1963), poiché è impressionante seguirne la trama con la netta sensazione di poterla collocare in ogni epoca.
Forse è l'uomo ad essere sempre lo stesso, ma i personaggi di Mariano Bonifazi, il superlativo giudice interpretato da Ugo Tognazzi, e di Lorenzo Santenocito, l'imprenditore faccendiere cui presta il volto un impareggiabile Vittorio Gassman, ci fanno pensare istintivamente, per esempio, a tanti momenti della storia della nostra Repubblica e su tutti, negli ultimi decenni, allo scandalo di Mani Pulite (trailer e guarda il film).