mercoledì 27 novembre 2024

Giurato numero 2 (Eastwood 2024)

Il quarantaduesimo lungometraggio di Clint Eastwood, che all'incredibile età di 94 anni ci regala l'ennesima opera di grande valore, si presenta come una tragedia greca, un film giudiziario che colpisce il sistema giudiziario a stelle e strisce e che non ha nulla del thriller, poiché non c'è nulla da scoprire, ma che incentra il suo nucleo principale nei dilemmi morali del protagonista e, perché no, degli spettatori. 
Una pellicola che potrebbe essere una pièce teatrale, essendo di fatto ambientata nell'aula del tribunale e in casa del protagonista, con l'eccezione di qualche raccordo e dei flashback che ricordano i fatti (trailer).
L'allegoria della Giustizia con una mano tiene una bilancia, con l'altra una spada e, molto spesso, ha una benda sugli occhi, proprio come la Fortuna.

venerdì 22 novembre 2024

La persona peggiore del mondo (Trier 2021)

Un'acuta analisi dei rapporti di coppia quella che Joachim Trier, attraverso una produzione che ha coinvolto tre paesi del nord Europa (Norvegia, Svezia, Danimarca) e la Francia, compie con questo racconto che da leggero si fa via via più complesso e intenso, fino a trasformarsi in un film drammatico.
La persona peggiore del mondo, parte di una trilogia che comprende anche Reprise (2006) e Oslo, 31 august (2011), è ambientato a Oslo ed è articolato in dodici capitoli introdotti da un prologo e chiusi da un epilogo. Una struttura decisamente letteraria per una pellicola "di parola", fatta soprattutto di dialoghi, grazie all'ottima sceneggiatura scritta dal regista e da Eskil Vogts (trailer).

sabato 16 novembre 2024

The Substance (Fargeat 2024)

Il cinema, come Saturno, divora i propri figli per rimanere al suo posto, e The Substance ne è un fulgido esempio. La pellicola riparte dalla "nuova carne" di David Cronenberg e da La mosca (1986) e arriva al David Lynch di The Elephant Man (1980), rimonta alla loro matrice, il Frankenstein letterario di Mary Shelley, e li coniuga tutti al femminile, dove incontra almeno altri due film fondamentali: La morte ti fa bella (Zemeckis 1992) e Carrie (De Palma 1976) (trailer).

mercoledì 6 novembre 2024

Berlinguer. La grande ambizione (Segre 2024)

Apro l'analisi di questo film con la considerazione di Elio Germano che, alla proiezione in anteprima al Nuovo Sacher, lo scorso venerdì 1° novembre, si è soffermato nel precisare che nell'epoca affrontata dalla pellicola chi era a capo di un partito si autodefiniva segretario e non leader, segno che l'ascesa politica fosse principalmente un servizio verso gli altri e non solo spudorato egocentrismo.
Che questo concetto, poi, sia stato espresso davanti a Nanni Moretti, non può non fare pensare a "le parole sono importanti", "chi parla male, pensa male e vive male" (Palombella Rossa, 1984, 1-2).
E in effetti oggi sembra di essere anni luce da quegli anni, in cui la gente, le singole persone si identificavano con politici da cui si sentivano davvero rappresentati, ma qui mi fermo, perché altrimenti scadrei nella prosa più retriva del passatismo (trailer).

venerdì 1 novembre 2024

The dead don't hurt (Mortensen 2023)

C'era una volta Gli Spietati (1992). Negli anni successivi all'uscita del film di Clint Eastwood si parlò molto tempo di come uno dei grandi generi autoctoni del cinema statunitense (insieme al musical, che ha seguito un percorso simile) sembrasse esaurito, e che invece forse poteva rigenerarsi, come dimostrava quella pellicola spartiacque.
In realtà il discorso sull'eterno rigenerarsi del western si era fatto anche con Piccolo grande uomo (1970), che ribaltava la logica manichea dei buoni-cowboy/cattivi-indiani, come poi riaccaduto con Balla coi lupi (1990) (trailer).