Due soldati, ripresi dall'alto, appena sbalzati da una granata, si ritrovano abbracciati uno all'altro; le loro diverse uniformi sono rese indistinguibili dalla terra che li ha ricoperti...
Non è la messa in immagini de La guerra di Piero di Fabrizio De Andrè, anche se ne sarebbe una perfetta traduzione, ma la scena centrale dell'ultima, bellissima opera di François Ozon. Una storia di dolore, sulla perdita, sulla rielaborazione della stessa e, soprattutto, sul valore e il senso della verità.