Ne Il figlio di Saul lo straniamento e il disagio per lo spettatore iniziano subito, con lo schermo completamente sfocato da cui emerge dopo alcuni minuti il volto del protagonista, Saul - un bravissimo Géza Röhrig, che mostra una disorientante somiglianza con François Truffaut -, membro del sonderkommando in un campo di concentramento, cioè un ebreo assoldato dai nazisti per lavorare al loro servizio, con l'unico vantaggio per sé di procrastinare la propria morte. Vediamo Saul collaborare nella peggiore delle attività del campo: è lui ad accompagnare molti altri ebrei verso le terribili docce da cui non usciranno vivi, rassicurandoli, dopo averli aiutati a spogliarsi, che più tardi recupereranno i loro vestiti...
È straziante la sequenza in cui le porte si chiudono e le vittime iniziano a battere e a grattare chiedendo di essere liberati senza successo, ma proprio qui Nemes mette in atto una delle più belle soluzioni narrative del film, creando una relazione sonora che fa da ellissi con il momento seguente, in cui Saul spazzola il pavimento della sala docce per rimuovere il sangue del massacro appena perpetrato.
Una sola eccezione in questa lugubre routine è la sua reazione di fronte ad un ragazzo sopravvissuto al gas e soffocato dal medico nazista a cui vengono affidate le sue cure: è lui il ragazzo che dà il titolo al film e il cui seppellimento da questo momento in poi sarà l'unica ragione di vita di Saul, che cercherà senza sosta un rabbino tra i prigionieri...
La pellicola, girata in un 4:3 che lo avvicina ad un filmato d'epoca, quasi documentaristico, è narrata per gran parte della sua durata con un'ossessiva mdp in parasoggettiva, che riprende Saul da dietro le spalle e sulla cui giacca si vede la croce rossa che lo identifica come appartenente al sonderkommando.
La pellicola, girata in un 4:3 che lo avvicina ad un filmato d'epoca, quasi documentaristico, è narrata per gran parte della sua durata con un'ossessiva mdp in parasoggettiva, che riprende Saul da dietro le spalle e sulla cui giacca si vede la croce rossa che lo identifica come appartenente al sonderkommando.
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