I due giorni e la notte del titolo, che tanto ricordano, almeno nella tipologia numerica, il sottotitolo italiano di Racconto d'estate - Un ragazzo, tre ragazze (Rohmer 1996), sono quelli che ha a disposizione Sandra (Marion Cotillard) per riuscire a recuperare il suo posto di lavoro. In questo caso, quindi, non è l'amore il tema portante - anche se ha la sua parte -, ma l'impiego e il mondo operaio, leitmotiv del cinema dei fratelli Dardenne.
"I Loach belgi" dimostrano come in questi casi per sentirsi vivi e non accettare di essere considerati dei meri numeri, conti lottare per una causa giusta a prescindere dalle reazioni degli altri, dal risultato finale, con una forza di carattere capace di superare gli inevitabili momenti di scoramento, magari aiutati da qualcuno a fianco che ci sostenga...
"I Loach belgi" dimostrano come in questi casi per sentirsi vivi e non accettare di essere considerati dei meri numeri, conti lottare per una causa giusta a prescindere dalle reazioni degli altri, dal risultato finale, con una forza di carattere capace di superare gli inevitabili momenti di scoramento, magari aiutati da qualcuno a fianco che ci sostenga...
Leggi la trama:
A peggiorare la situazione ha contribuito notevolmente il caporeparto Jean Marc (Olivier Gourmet), che ha spinto i colleghi di Sandra a votare per il suo licenziamento e in favore del bonus, facendogli credere che qualcuno altrimenti avrebbe comunque perso il posto.
Sandra, che ha un marito e due figli, spinta dalla sindacalista Juliette, riesce ad ottenere da Dumond che il lunedì seguente si ripeta la votazione, dato che la precedente era stata falsata dall'intervento di Jean Marc. Per questo, con l'aiuto del marito Manu, proverà a convincere i colleghi a votare in suo favore...
Il soggetto sociale, come sempre per i Dardenne, che ambientano la storia a Seraing, piccolo centro nei pressi di Liegi, è occasione per affrontare temi ben più ampi: il film, infatti, non si limita alla storia particolare della protagonista, ma si trasforma in un'analisi della solidarietà umana e della capacità delle persone di guardare aldilà del proprio "piccolo orticello".
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Il soggetto sociale, come sempre per i Dardenne, che ambientano la storia a Seraing, piccolo centro nei pressi di Liegi, è occasione per affrontare temi ben più ampi: il film, infatti, non si limita alla storia particolare della protagonista, ma si trasforma in un'analisi della solidarietà umana e della capacità delle persone di guardare aldilà del proprio "piccolo orticello".
Sandra incontra così i solidali, gli ipocriti, i pusillanimi, tipologie umane che conoscono tutti coloro che vivono in società. Ognuno con i suoi problemi: figli all'università, separazioni in atto, spese da affrontare di ogni tipo, relazioni che si reggono su equilibri precari e quasi mai alla pari.
Nella guerra fra poveri che la situazione scatena, come spesso accade, sono le persone più in difficoltà a conoscere più degli altri la solidarietà e ad essere disposti ad accordarla: toccante la reazione di Timur, un francese di origini arabe, che dal momento in cui ha votato per il bonus non sta bene con se stesso e abbraccia commosso Sandra ringraziandola di essere andata a cercarlo in modo da permettergli di fare la cosa giusta. Ancora più "coraggiosa" è la scelta in favore di Sandra di un ragazzo di colore che ha persino un contratto a tempo determinato e sa che con il rientro della collega per lui ci saranno sempre meno possibilità di tenere il posto.
Il film è girato con rigore dai fratelli Dardenne, che però rispetto al passato tengono la mdp più ferma, mentre la star Cotillard si mette a loro completo servizio, fornendo una prova d'attrice che va aldilà della bellezza e del fascino, per una volta messi da parte (ma Marion è molto bella anche così!) per un'interpretazione vera e credibile, che merita da sola il prezzo del biglietto.
Un'ultima curiosità musicale: la canzone portante del film, scelta non a caso anche per il trailer, è La Nuit N'en Finit Plus di Petula Clark (1963), l'interprete inglese maggiormente nota per Downtown (1964), negli ultimi anni particolarmente cara agli amanti della serie tv Lost.
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