giovedì 3 novembre 2022

La risposta (Napoli 2021)

"Alcune volte dobbiamo accettare cose non decise da noi"... è quello che dice la madre alla figlia che tiene per mano e che fa le domande scomode e illuminanti come solo i bambini sanno fare.
L'unica risposta è che sia così, "è così" si ripetono tutti i personaggi in difficoltà di questo cortometraggio di Marco Napoli, prodotto per il festival CinemadaMare, in cui percepiamo il disagio, il dolore, la mancanza, la malinconia di ciò che è irrecuperabile (vedi il corto).
Chiunque, a un certo punto della vita, sia bambino, adolescente, adulto, vecchio, dovrà fare i conti con l'accettazione, un sentimento di sconfitta, di impotenza, in cui ci si sente terribilmente piccoli e soprattutto soli.
Gli alti girasoli in cui la bimba (Anna Antonazzi) ritrova la mano della mamma (Tiziana R. Troiano) ricordano un po' i labirinti di Alice nel paese delle meraviglie e i cerchi nel grano de Il sesto senso, ma qui non c'è nessuna fiaba né rompicapo da sciogliere, solo tanta consapevolezza da acquisire.
I fiori e le piante sono secchi, il sole continua a imperversare e di pioggia nemmeno una goccia, una siccità che è metafora di quella dolorosa desolazione che si sente dentro quando non si ha "un'altra possibilità", quella che chiede il fidanzato alla fidanzata che lo lascia, ma anche più semplicemente i clienti di un supermercato che chiedono venga aperta un'altra cassa per evitare la fila, e, nel mezzo, un uomo seduto davanti ad una dottoressa perché non riesce a smettere di fumare e un ragazzo che ha perso uno dei suoi cari e piange, sorridendo, al cimitero, dove altri girasoli campeggiano lì in attesa della pioggia, del pianto liberatorio... e il cerchio si chiude. 

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