Era da L'uomo in più (Sorrentino 2001) che il cinema italiano non raccontava il calcio, sport nazionale per antonomasia, sogno per molti ragazzi, sogno infranto per molti dei loro padri, passione per quasi tutti, uomini e donne.
Mentre il film di Sorrentino affrontava le vicende di un calciatore sul viale del tramonto, però, Leonardo D'Agostini narra di un giovane in ascesa, ma con un temperamento così sopra le righe da rischiare di compromettere l'intera carriera.