Una commedia in pieno stile hollywoodiano ma nella Berlino distrutta dai bombardamenti, un dettaglio su cui nelle primissime battute del film si sofferma un personaggio parlandoci di 75 mila tonnellate di esplosivo. Billy Wilder, nel paesaggio in cui Roberto Rossellini nello stesso anno gira il dramma di Germania anno zero, mette in scena un triangolo amoroso che si fonde col genere spionistico e noir, riuscendo nell'impresa di far ridere gli spettatori nonostante il contesto di partenza.
Wilder, peraltro, tornerà a provocare "risate in posti spiacevoli", come le definirà il giornalista e critico Axel Madsen, anche qualche anno dopo, con Stalag 17 (1953), addirittura ambientato in un campo di concentramento (trailer).