Un thriller che sconfina nell'horror, partendo da una commedia rosa, uno strano mix di partenza per uno dei capolavori assoluti della storia del cinema.
Come in Psycho (1960), di soli tre anni prima, la protagonista de Gli uccelli è una bella ragazza che si allontana dalla città per raggiungere un luogo isolato: stavolta a spingerla non è la fuga con un bottino, ma la voglia di conoscere, flirtare con un avvocato molto sicuro di sé che l'ha irrisa in un negozio di animali; il finale più aperto della filmografia hitchcockiana, infine, privo persino della scritta The End, vede un'automobile sparire all'orizzonte su una strada costiera, così come in Psycho un'automobile riemergeva dall'acqua, e chissà che anche questa volta l'auto non finisca in mare...