Chi avrebbe potuto dirigere un film sugli ultimi mesi di vita di Lincoln, incentrato sulla storica abolizione della schiavitù negli Stati Uniti, se non Steven Spielberg? Sono le sue corde, magniloquenza, epica, battute aforistiche, inquadrature celebrative; ma se altre volte tutto questo può essere risultato stucchevole, in Lincoln, per l'importanza del personaggio e della materia scelta, il tono retorico è quantomai appropriato (trailer).
lunedì 27 agosto 2018
martedì 21 agosto 2018
Il ritratto di Jennie (Dieterle 1948)
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La pellicola, girata dal tedesco William Dieterle, formatosi in patria negli anni dell'espressionismo tedesco (e si vede) prima di raggiungere gli Stati Uniti, è un adattamento dell'omonimo romanzo di Robert Nathan (Portrait of Jennie, 1940), che piacque molto a David O'Selznick, il quale, come per tutti i suoi film, fu ben più di un semplice produttore (si pensi ad esempio al più famoso di tutti, Via col vento, Fleming 1939).
lunedì 13 agosto 2018
A beautiful day (Ramsay 2017)
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Joe vive a New York, come il personaggio di De Niro nella pellicola di Scorsese, e come lui è un isolato, privo di rapporti sociali con i suoi concittadini, che perlopiù ignora quando non arriva a disprezzarli; spesso i suoi notturni spostamenti in auto vengono ripresi dalla regista richiamando evidentemente le inquadrature scorsesiane con Travis al volante, mentre attraversa una città anonima che scorre dietro di lui nel lunotto posteriore, fatta di luci sfocate e indistinguibili.
domenica 5 agosto 2018
Lazzaro Felice (Rohrwacher 2018)
Il film di Alice Rohrwacher, oltre a essere bello e riuscito, regala la piacevole sensazione di un cuscino in cui affondare comodamente la testa, godendosi un'antologia del migliore cinema italiano, rilavorato, reinterpretato, aggiornato, ma ben saldo nell'immaginario della regista fiesolana (trailer).
Lazzaro felice è una fiaba neorealistica ambientata tra l'hinterland e la periferia milanese, e già solo questo lo pone in maniera inequivocabile sulla scia del magnifico Miracolo a Milano (De Sica 1951), ma i suoi personaggi e le sue scene fanno spesso pensare a Pasolini, a Rossellini, a Olmi e ovviamente a Fellini.
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