Nella città della tragedia della bomba atomica Alain Resnais ambienta un film d'amore rarefatto, tragico e necessario, dal quale lo spettatore rimane affascinato ma allo stesso tempo annichilito.
Due corpi si abbracciano, si avvinghiano, si stringono... la loro pelle è ricoperta di quella che sembra essere polvere, sabbia, o meglio, cenere: il paragone immediato è con i corpi ritrovati a Pompei e Hiroshima è, in effetti, l'evento più simile a quello, con la differenza che duemila anni dopo la causa non fu naturale ma umana... Come considerare progresso il semplice trascorrere del tempo?
Durante quell'abbraccio non vediamo i volti dei due protagonisti (Emmanuelle Riva e Eiji Okada), ma le loro parole sono l'occasione per dare inizio a un documentario sulle conseguenze di Hiroshima (trailer).