Al suo quinto lungometraggio (vedi il film), Pupi Avati, dopo alcune commedie ed una storia gotica, portò alle estreme conseguenze quel genere che aveva appena toccato qualche anno prima con Thomas e gli indemoniati (1970).
I titoli di testa scorrono sulle urla di un uomo appeso per le braccia e accoltellato...
L'angosciante prologo è un'anticipazione dell'antefatto della vicenda, che prende le mosse dall'arrivo nella campagna ferrarese di Stefano (Lino Capolicchio), un restauratore che deve intervenire su un affresco in una chiesa del piccolo centro della Bassa padana in cui è ambientata la storia. Il luogo, pur se non citato nel film, è Comacchio, come dimostrano le belle sequenze a cui fanno da sfondo i canali della cittadina sul delta del Po (trailer).