venerdì 14 novembre 2025

Bugonia (Lanthimos 2025)

Yorgos Lanthimos, con questo remake del sud-coreano Save the Green Planet! (Jang Joon-hwan 2003), si conferma il regista più splendidamente "malato" degli ultimi anni regalandoci ancora una volta una distopia verosimile e calata nel presente in una società in cui la follia di alcuni può determinare l'incubo di molti.
Bastano pochi fotogrammi, come per i grandi autori, per capire che siamo di fronte a un'opera del regista greco, che racconta l'ennesima storia claustrofobica in grado di attanagliare lo spettatore, che però stavolta alla fine viene premiato con un twist che lo fa ridere tanto, trasformando un thriller/horror violento e oppressivo in un film comico e surreale (trailer).

lunedì 10 novembre 2025

Libera (Corsicato 1993)

Il ritorno in sala di Libera, dopo il suo restauro in 4k effettuato a Cinecittà, riporta sul grande schermo l'opera con cui Pappi Corsicato debuttò nel 1993 e che fu uno squarcio nel panorama cinematografico italiano del tempo.
Un film a episodi che ruppe con la tradizione; con una Iaia Forte straordinaria; con visività e cromatismo almodovariani trasposti nella realtà partenopea; con toni da telenovela del tempo conditi da frasi tormentone come "io sono tuo padre!"; con le immagini che narrano più delle parole, per stessa volontà del suo regista, poco sceneggiatore e molto influenzato anche da Jacques Tati, oltre che da Almodovar e dai melodrammi statunitensi degli anni '50, come quelli di Douglas Sirk.

giovedì 6 novembre 2025

Left handed girl (Tsou 2025)

ANTEPRIMA FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2025

Il film d'esordio di Shih-Ching Tsou, presentato nella settimana della critica a Cannes e vincitore della 20° edizione della Festa del cinema di Roma, è leggero, divertente e perfettamente orchestrato nella forma di una commedia capace di far riflettere, girata con classe, attraverso frequenti split screen naturali, ricavati all'interno della scena, e diversi surcadrage.
La regista taiwanese, finora affermata produttrice, soprattutto di Sean Baker, realizza così una pellicola che ha molto di autobiografico e che per sua stessa ammissione è stata "un atto di memoria e di guarigione"  (trailer).