domenica 30 marzo 2025

No other land (Adra - Abraham - Szor - Ballal 2024)

"Abìtuati al fallimento, sei un perdente".
Suona lapidaria la frase che Basel dice a Yuval, amici nati in fronti opposti che si sono uniti nella difesa di Masafer Yatta, piccolo villaggio palestinese, sorto sin dall'800 in Cisgiordania meridionale, che il governo di Israele ha scelto come terreno di addestramento per i carri armati dell'esercito. 
Basel è palestinese, Yuval israeliano. Il primo narra la storia con camera e cellulare in mano per riprendere, in condizioni di costante pericolo, quello che sta accadendo dal 2019 nella terra in cui è nato e ha vissuto finora. A questo aggiunge filmati di quando era solo un bambino, all'inizio del secolo, dal momento in cui, ripete, "è iniziata la nostra fine". Il secondo, Yuval, è un giornalista considerato un traditore dagli ebrei, perché crede che quelle terre debbano essere lasciate a una comunità araba che ci ha vissuto, ci ha costruito case, scuole, un ragazzo infuriato coi suoi conterranei, perché, dice ai soldati, "tutto questo lo fate anche a nome mio" (trailer).

mercoledì 26 marzo 2025

Noi e loro (D. e M. Coulin 2024)

Vincent Lindon è uno dei migliori attori europei e lo dimostra ancora una volta con questa intepretazione superlativa, che gli è valsa una strameritata Coppa Volpi come miglior attore protagonista.
Le sorelle bretoni Delphine e Muriel Coulin, al loro terzo lungometraggio di finzione (al loro attivo anche due cortometraggi e due documentari), scelgono l'attore come protagonista dell'adattamento di Quel che serve di notte, romanzo duro e struggente di Laurent Petitmangin (2020).
Alla notte del libro, che può riferirsi nel particolare a un padre che non dorme per i pensieri che lo attanagliano e, più in generale, al tempo buio che tutti stiamo vivendo, il titolo originale del film preferisce un piuttosto anonimo Jouer avec le feu, che è, come in italiano, frase idiomatica che designa chi affronta un pericolo con troppa disinvoltura (trailer). 

sabato 22 marzo 2025

Mickey 17 (Bong Joon-ho 2025)

L'irriverente Bong Joon-ho, che in film come Memorie di un assassino, Madre e, soprattutto, con Parasite, ci ha conquistato grazie alla sua ironia cupa e alla sua tagliente analisi sociale, viene sgonfiato da Hollywood. Mickey 17, prodotto e distribuito dalla Warner Bros, è un film di fantascienza che sa tanto di già visto,  in cui gli aspetti sociali e politici vengono trattati in maniera superficiale e si accontentano di una morale edificante disneyana (trailer).

domenica 16 marzo 2025

Anora (Baker 2024)

Pretty Woman
incontra Una notte da leoni in una catena di eventi di sapore tarantiniano...
Sean Baker ribalta l'idea del principe azzurro che "salva" la sex worker in una commedia politicamente scorretta che diverte e mantiene il ritmo alto per tutta la sua durata (2h30' che volano).
Anora è un bel film, ma inevitabilmente su quest'opera peseranno i cinque Oscar appena vinti, un numero che sembra davvero eccessivo (leggi ICSB sulla notte degli Oscar). La cosa più buffa è che li abbia presi Sean Baker e mai Quentin Tarantino, a cui la pellicola deve quasi tutto, come d'altronde dichiarato dallo stesso regista durante la cerimonia di premiazione al Dolby Theatre al cospetto del genio di Knoxville, che, è il caso di ricordarlo, ha vinto due soli Oscar come sceneggiatore in collaborazione con Roger Avary per Pulp Fiction e per Django (trailer).

lunedì 10 marzo 2025

Il mio giardino persiano (Moghaddam 2024)

Con un titolo poetico ed evocativo, ma non certo fedele all'originale, che invece suona Keyke Mahboobe Man ("la mia torta preferita"), tradotto correttamente nell'edizione internazionale in My Favourite Cake, è stato distribuito in Italia questo gioiello cinematografico iraniano.
Maryam Moghaddam, attrice, sceneggiatrice e regista, stavolta resta dietro la mdp e gira un film davvero bello da ogni punto di vista: ben girato, ben scritto, ben recitato e con un forte valore politico tra le pieghe di una storia che racconta con tenerezza gli anni della vecchiaia (trailer).

giovedì 6 marzo 2025

Notte degli Oscar 2025

“Registi, continuate a fare film per il grande schermo. Distributori, concentratevi sulle uscite cinematografiche dei vostri film. Genitori portate i vostri figli al cinema, saranno la futura generazione di cinefili, solo così potremo mantenere viva l’esperienza cinematografica”. Con queste parole d'amore per il cinema, e per il cinema in sala soprattutto, ha accolto il suo primo Oscar da regista Sean Baker, il vero trionfatore di questa 97° edizione della premiazione dell'Academy Awards, che però, per dirla con Gianni Canova, si è segnalata come una delle più conformiste degli ultimi anni.

lunedì 3 marzo 2025

Io sono ancora qui (Salles 2024)

L'Oscar al miglior film straniero racconta una storia poco nota al grande pubblico alle nostre latitudini, dove il concetto dei desaparecidos è soprattutto collegato alla dittatura in Argentina, come è naturale che sia, dati numeri di quel fenomeno. Questo non toglie che la stessa cosa avvenne anche in Brasile, dove la dittatura militare iniziò nell'aprile del 1964, durò fino al marzo del 1985 e colpì i dissenzienti in maniera durissima, bieca e sotterranea, come ogni regime.
La storia raccontata da Walter Salles è quella dell'ingegnere Rubens Paiva (Selton Mello), ex onorevole del governo brasiliano come membro del partito laburista, che provò a opporsi fino alla fine al cosiddetto "regime dei Gorillas", e che, dopo nove mesi lontano dal Brasile, nel 1965 riprese a vivere con la sua numerosa famiglia a Rio de Janeiro, in una bellissima casa a un passo dal mare. La sua scomparsa, il silenzio, l'incertezza spostano la centralità del film su sua moglie, Eunice (Fernanda Torres), e sulla sua grande forza, sulla sua capacità di resistere e di mantenere salda la dignità personale (trailer).