Installazione o film? Il lavoro dell'artista australiano-tedesco Julian Rosefeldt è un'opera da museo d'arte moderna e contemporanea, multischermo, e così è stata ideata, per poi essere trasposta, con le dovute modifiche e i dovuti raccordi, in un lungometraggio da distribuire nelle sale.
Un manifesto, come recita il titolo, che di fatto è manifesto di tredici manifesti artistici scanditi da altrettanti personaggi nei cui panni brilla Cate Blanchett, una delle interpreti più poliedriche e versatili del cinema degli ultimi decenni, spiazzante nel suo perfezionismo, algida nella sua figura, ai limiti del robotico, fatalmente kubrickiana.