M. Night Shyamalan adatta la graphic novel Castello di sabbia di Pierre-Oscar Levy e Frederick Peeters, e ingaggia un duello con lo spettatore, tra ironia, assurdità e topos televisivi, raccontando di undici vacanzieri che, durante un'escursione, si ritrovano inspiegabilmente bloccati su un'isola su cui i loro corpi invecchiano di ora in ora, da cui l'Old del titolo (trailer). Il sarcasmo del soggetto è confermato dalla navetta che li conduce dal villaggio turistico all'isola, guidata dallo stesso regista, che rimarrà ad osservarli da lontano.
Begood e Italy For Movies
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venerdì 30 luglio 2021
lunedì 26 luglio 2021
Coco (Unkrich 2017)
Ambientazione messicana, tradizione, famiglia e Aldilà, per questo lungometraggio d'animazione Disney-Pixar, che conferma l'altissimo livello delle produzioni della casa che, da Toy Story (Lasseter 1995) in poi, ha inanellato un film all'anno, collezionando tanti capolavori.
Lee Unkrich e il co-regista Adrian Molina mettono in scena una storia da teatro classico, con tanto di agnizione finale, che fa stropicciare gli occhi a grandi e bambini.
La Coco del titolo in realtà non è la protagonista, né una bambina, come ci si aspetterebbe, ma la vecchissima bisnonna del piccolo protagonista, Miguel Rivera, ultimo membro di una famiglia di calzolai, ad impianto matriarcale, con un passato musicale messo a tacere dagli eventi della vita.
martedì 20 luglio 2021
La famiglia Bélier (Lartigau 2014)
Con questa commedia familiare, il regista parigino Éric Lartigau ha raggiunto la notorietà, nonostante i cinque film precedenti tra cui quello a più mani, Gli infedeli (2012), in cui aveva diretto l'episodio Lolita.
La famiglia Bélier non è un capolavoro cinematografico, non ci si aspetti una grande regia né particolari movimenti di macchina, ma ha certamente due grossi meriti: una buona sceneggiatura, che Lartigau ha scritto con più colleghi (Victoria Bedos, Stanislas Carré de Malberg e Thomas Bidegain), e, soprattutto, la capacità di raccontare con leggerezza, e senza facili sentimentalismi, l'handicap (tranne Paula, la giovane protagonista, tutta la famiglia è composta da sordomuti), una caratteristica che lo colloca di fianco al più famoso precedente, di qualche anno prima, Quasi amici (Nakache - Toledano 2011).
giovedì 15 luglio 2021
Monty Python - Il senso della vita (Jones 1983)
Difficile scegliere tra i film dei Python, ma The Meaning of Life ha di certo un sapore speciale, anche perché arriva alla fine del loro percorso, che dall'epica serie Monty Python's Flying Circus (1969-74), li portò al grande schermo, prima con una sorta del "meglio di..." a sketch, in E ora qualcosa di completamente diverso (1971), quindi con una pellicola organica e narrativa, Monty Python e il Sacro Graal (1975), per poi raggiungere il massimo dell'irriverenza con Brian di Nazareth (1979), parodia sulla Palestina dei tempi di Gesù, non a caso uscito nelle sale italiane solo nel 1991.